L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ORA DEL COMPENSO llA so\cuuc: apoteosi 1 Il tardo auwnno bcu ad <:s:1a si addk-e. N<-1 lento ada- ~ia rsi delle cose nella g:ramk· calma inn::rnalcèlagradtà 011ustadcllafim:d<:'raceolti : è il premio dc\ sudato la\·oro campestre. Così <1ui, in <111cst'ora della premiazione. è il suggello della vittori:1 pe r le fatichc.durntc. per i capitali arrischiati, pN la sonmm di energia morale e tisica spesa pe r il trionfo di una idea. per 1111· affermazione di potcuz;-i, per il lxncfico risultato di <1ualchc: i11nova1.iom:: nel largu e padti<.-o campo d<:1l'industria. I•:d C ancora c1uc-sto tardo autmmo come un si mholo di ciò che è la nostra Esposizione in sul declinare dc1\a troppo cfiìmcra ,ma vita. J,'opulcm.a si vela di 1uc\auco11ia, come le tinte d'oro e di rame dcgli allx,rì si \·cl ano di ucbbia 11w.tt11ti11:i: e la mclanconi;1 si fa tanto più profonda, ripcm;.'lndo alla fine. (jllanto più frcqucutata cd ammirata e SU]>Crl>a d'ogni più s11pcrha l>cllc:r.:r.a ci si mostra l'Esposizione in questi giorni. E ciò d:l a <1ucstc cerimon ie so!<:nni dclk premiazioni. preludianti alla chiusura, un carattere st rano di csu\tam:a e di gr:wità ad un tempo, come di 1mn fanfarn imponente e fe,;th·a, pen..-or.;a <!i trntto in trntto da qualche fra,;c in tono minore, clic ci ri suona 11cll'ani111a ...-omc un monito di caducità, ditristc1.1.a. :\la 11011 ripc11sando al giorno. in cui i primi colpi del piC<..-one demolitore risnoner,umo 11cffa11ima nostrn. lasciandO\'Ì un vuoto non facilmente cohnabilc, pos..si:uno oggi scr i\'ere qu<.'ste poche righe, premcs,;.a dei vib ranti discor.;i, dH: echeggiarono frn il plnuso nel salone delle foste, e che dc\·ono andar<.' imlissolnbilmcntc uniti a quegli altri. che salutarono l'nlba della )lostra, tra 1111 trepidare di spcrnn:r.e e di desideri largamente soddisfatti dal tempo e dal successo incontestato cd im.-outcstabi!e. Piuttosto la nostra ,·occ, J><.'r quanto umile, dC\'C rnffor:r.nre il coro di plauso ,·crso tutli coloro che contribuirono a rcudere dci;:na di nltis;; ima rinomanza l'Es1>0si1.ione di Torino: \'Cr;;o coloro che. ouornndo sè stessi, onorarono la nostra citti1: che 11c\la feconda e pacifica gara seppero misurarsi con nmguitìca prcstanzn, tenendo nito. col loro, il nome delle Nazioui da essi rnpprcscntatc. Degli edifici. ,·erso cui salgono lente le nebbie mattiua\i del Po, come un incenso, che ad c,;si bruci lieto il \'ccchio padre Eridano: degli edilici. che il tramonto fa palpitare çol bacio infuocato. nulla. o poco relativamente, rimarr:'1. :\fa perdureranno negli auni i ricordi. E non s..1rà soltanto una fulgida pagina, che Torino a\'rà scritto U('Ì suoi annali. l'crchè lo ;;plcudorc di (_,;,sa si è diffuso per tutta It al ia, come un giorno ;;i diff11:;('TO i canti épici del uostro Risor• gimcnto. Da1\c loutane coste della TriJ>Olitania <' della Cirenaica giungono a noi voci di csultnm.a e canti di \'Ìttoria. Ed c,;si. in <1u(';;t'nuuo sacro ai ricordi della rcdem.ione d'Italia, ÙC'ne s 'intrcccinno con <1ue\1i, che salutarono l' alba della nostrnEsposizione,chc ne sa\111a110 c<>n moltiplicato fervore gli ultimi giorni. I.a nostra patria esce come rinmo\'ata e fatta più i;ra11de dal nuo\'o battesimo di sangue, cosi come dnl suggello di fiducia. che le nazioni di tntto il mondo civile vollero imprimere sulle :r.ollc erbose del nostro \'alcnti110. Onore e gratitudine ad esse! Dal cimento \cale i;:cm1o<Jliern11110 frutti di concordia e di recii>roca stima, cari certamente al labbro delle generazioni future. Oggi intanto inchiuiamoci rh·crcnti .11\'ingcgno, all'cu<.'rgia. alrardimcnto, di cui ad ogni passo sorge un esempio ucllc ~ate dcll'Es1>0si1.ione,c inncgg:iamo 11ou80!0 ai \·alorosi cui sorrise la sorte di un premio. mn a tutti coloro, che contribuirono a fare del 1911 un anno di tìem csultamm per 1,1 uo;,tm Torino.

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