I,'ESPOSIZIONE DI TORINO Gtta e Monumenti del Piemonte ed 1e memorande guerre nelle quali Vercelli doveva scr].vere a caratteri d'oro il suo none nella storia gloriosa del nostro riscatto. E di quelle giornate, quanti ricordi ! Sono le memorie della patria che assalgono 1'animo eiiti-ando fra quelle mura, contemplando quelle irrigue campagne, guarVERCEI,I,I - I,A BASII<ICA DI S. ANDREA dando allo storico ponte della Sesia, 1a dove le truppe piemoiitesi scacciarono sul finire del maggio 1859 91i austriaci dalla linca dcl fiume, passandolo a guado in due colonnc, attaccando il liemico al Torrione, respingeiidolo \Terso Vinzaglio, Casalino, Palestro e rendendo libera la via per Novaia. E£ EE E] Ma moll sono solameiite i ricordi di gesta guerresche, sono altresi quelli del peiisiero politico che salgono vivi e parlaiiti dall'agro vercellese, poiche soiio pur di quelle terre I+eri e Saluggia, dove maturarono i meditati consigli ai magnanimi ardimenti ; dove Camillo Cavour e Luigi Carlo Farini a braccetto si rinfrancano fra le risaie e i boschi vercellesi e a Torino consultano ed operano insieme per fare 1'Italia - amo dirlo con una vivida immagine di Giovanni Faldella. 11 quale, in occasione appunto di quel solenne omaggio alla gloriosa memoria di Galileo Ferraris, a cui ho da principio accennato, ricordava pure altri insigni vercellesi, e rievocava il 1ibro della fede pura di Gersenio Esposlzloi\'E h'TEP\NAzloNALE TORIl\'O 191[ IMPORTANTE ANTICA DITTA RAPPRESENTANZE IN TORINO (ITAI,IA) ASSUMESI INCARICO EREZIONE CHIOSCHI, PADIGI,IONI E DIREZIONE AFFARI - REFERENZE DI PRIM'ORDINE - CORRISPONDESI CON CASE DI ASSOI+UTA IMPORTANZA. -ScyG.oGye.. E. SCHh'EEBERGER & FIGI,IO -TORINo (Italia) ~ accanto alla spada eroica ed illuminata del generale Eusebio Bava, vincitore a Goito ; rievocava i fratelli Laviny ed i fratelli Savio iiitreccianti i ric`ordi di quattro campagne dell'Indipendenza nazionale ; la filologia patriottica di Giacomo Lignana, che si coltserta alla teologia patriottica di Tommaso Mora ; il garibaldino clottor Adamo Ferraris, che da eroe della patria assorge a martire cavaliere clell'umanita. Tutto uno splendente serto adunque di glorie vercellesi, alle quali a dovere aggiuiigere quelle dei pittori insigni, i cui iiomi un po' dimenticati sembrano ora riaccendere d'entusiasmo i loro concittadini, grazie a mecenati, critici, studiosi, innamorati della loro 1-egione. Soiio le glorie dell'arte pittorica, onde aiid6 famosa la Scuola vercellese, sorta verso la fine del Quattroeento per opera di Bonifacio Oldoni, la quale cliede all'arte le opere mirabili di Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino I,aliino e Giovan Aiitonio Bazzi, detto il Sodoma. a noto infatti, come nel rifiorire dell'arte italiaiia la pittura iiel nostro Piemonte abbia avuto la sua pit`l potente manifestazione in quella celebre Scuola che prese nome da Vercelli, iiel tempo stesso c`he uii'altra arte, alloi-a apPena iiata, veiiiva iniziata, diffusa cd illustrata da figli di quelle terre, 1'arte della stampa creata da Gutenbei-g. Tutto questo, ripeto, i noto. Ma per quanto e da scrjttori iiostri e stra1iieri si sia scritto, altri studi ed altre documentazioni intoriio a quel superbo periodo dell'arte nostra non mancheranno questo anno, quando Vercelli, che ha 8. I,ANINo - I,A DEPOSIZIONE DAI,I,A CROCE (Chiesa di S. Giuliano -Vercelli).` accolto il felic.e peiisiero di un giovane critico valoroso, innamorato dell'arte non meno che della sua terra, Guido Marangoni, celebrera il quarto centenario della nascita di Bernardino I,anino. E sari quella ben propizia occasione, a chi si rechera a Vercelli, per ammirare le opere pittoriche di quei grandi, dei quali i tre nati a Vercelli (Bazzi, I,anino e Giovenone) abbiamo voluto qui ricordare, eon una riproduzioiie di un loro quadro, tralasciando - per non dimenticarlo per6 in altra prossima circostanza - Gaudenzio Ferrari, il quale, se a Vercelli ha dato i mil-abili affreschi di San -46-
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