L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I,' I;SIJ'OSIZIONlj I)I '1`ORINO Mostra degli impianti fissi e meccanismo di segnalamento delle Ferrovie dello Stato. nessun'altra sei`onda, e capace - coi suoi quattro cilindri e i due distributori, 1e tre sale accoppiate, il Bissel posteriore ~ di percorrere comodamente centotrenta kilometri all'ora,, nasce in noi la speranza che andando di questo passo (non per nulla siamo tra, i diretti e i direttissimi) si giungera fra qualche anno a svegliarsi a Torino, a fa,re cze'7.w„ey a Roma, ed a pranzare a Reggio Calabria. E quali progressi nelle comodita e nel 1usso ! 0 dolce e lontano sovvenire di carrozzoni di terza classe, spinti a velocita pazzescamente formidabili se si fosse trattato dj una, corsa con premio ai pii`i lenti; carrozzoni, che rappresentavano per noi una gioia ed un dolore: la gioia, di poter passare qualche giorno di vaca,nza colla famiglia lontana, il dolore di vedere sfumare nell'a,cquisto di una vile tessera ferroviaria le ultime lirette della mesata di studente, che avremmo spese con ta,nta allegria di sentimentalismo con Musette e con Mimi; carrozzoni polverosi, ove si trascorrevano le ore del viaggio nel pensare se era pith delizioso 1'odore del funio delle pipe o il contatto dolcissimo colle panche, incomode come tanti letti di Procuste ; carrozzoni dalle finestruole basse, filtranti l'aria fredda da un ingegnosissimo, per quanto non voluto, sistema cli commessure ; poveri veicoli, che oggi sembrate esposti allo scherno... o dolce e lonta,no sovvenire, dicevo, come vibri iiell'aninia iiostra in conspetto di questi cimelii, chehanno appena varcata,1a i`inquaiitina e sembrano vecchi di secoli ! Del resto, il movimento relativamente vertiginoso (non dimentichiamo rna,i che siamo in Italia !) delle nostre ferrovie appare benissimo da alcuni quadri gra,fici, che raffigurano lo sviluppo di esse dal 1861 al I9og. Ed ancora si rivela meglio da questa piccola, osservazione, che il mio Cicerone mi scodella innanzi attendendosi da me una naturale esclamazione di stupore: (t 11 treno - egli mi dice - che per il suo mezzo secolo di vita, figura cosi bene in queste feste cinquantenarie, consta, di due locomotive e di cinque veicoli. E fra le due locomotive e i cinque {Appe:,Eatfr¥.gata§]9¥tgaa€ C.TE CHAZALETTES e C. -Torino GRARI PREMIO ESPOSIZIONE MILANO 1906 veicoli eguaglia appelia, 1a lunghezza di una locomotiva moderna e di due veicoli a carrelli. La carrozza di terza classe conta 45 posti : 1e carrozze nioderne ne hanno otta,nta, con uii peso di ventinovemilatreceiito kilogrammi, iiientre questo povero carrozzoiie aiitico lie pesa appena, seimilanovecento. E poiche tutto oggi - forse persino 1'amore ~ non sembra avere valore se non a ragguagliato in sterline, in lire e in dollari, aggiunger6 che mentre il veicolo di terza classe cost6 cinquanta aniii fa lire IIo per posto, il veicolo inoderno rappresenta una spesa di almeno lire 5Io/, sempre, naturalmente, per ogni posto. Concludendo: mezzo secolo fa un carrozzone di terza, classe costava all'amministrazione ferroviaria quatti-omila novecento cinquanta lil-e ; og8i lie costa quarantamila e ottanta. Guardo meravigliato 1'amico. Chi mai avrebbe detto che i nostri... posti sarebbero cresciuti tanto di pregio ! i fQ,,`Faturalmente il mio cortese cicerone, dato 1'aire, mi infilza ancora una quantita dj cifre per dimostrarmi come, malgrado le maggiori comodita offerte al viaggiatore e la crescente velocita dei treni, le tariffe di trasporto sono diminuite. Insomma, una bazza tale da fa.rci proprio battere il petto in segno di pentimento se qualche volta abbiamo osato lagnarci dei ritardi dei treni e di qualche altra cosa ancora. Che di meglio, infatti -per farci gustare la, bellezza di un paesa,ggio -d'un diretto, che si ferma inopinatamente per qualche mezz'ora sulla linea ? Conosciamo troppo poco la, nostra bella Italia. E le amministraVeduta d'insieme del Padjglione delle Ferrovie dello Stato. zioni dello Stato, pedisseque fedeli delle trovate delle vecchie societa private, voglioiio la, nostra coltura. Esse soltanto sanno quali frutti di una profonda ela,borazione mentale pub dare I"6 spettacolo di uiia fila monotona di gelsi digradanti per il piano non memo inono- - 454 -

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