L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ESPOSIZIONE DI TORINO dovrebbe essere tormento 1'insediarsi. Ma a una mania,; e chi si contenta gode. D'altra parte non conviene dimenticare che in questi casi molto si porta con noi, atto a supplire in qualche modo alla deficienza di quegli agi, che soltanto nella propria casa si possono av;re e pretendere. Ne a a trascurarsi 1'economia, sempre di gran lunga maggiore che non negli alberghi. Ma appunto per siffatte considerazioni pith grandi diventano le esigenze di coloro, che disposti a trattare con frequenti salassi il loro portafogli, secondo i precetti della medicina - d'un tempo - cosi larga nell'alleggerire di sangue i poveri mortali, vogliono che alla spesa non indifferente corrispondano igiene e coon/oy/. Ora - ed a questo che io volevo dire - troppo s'6 trascurata sin qui una fonte di guadagno, che altrove fu resa abbondante e continua„ E se anche sotto questo aspetto appaiono ovunque gli indizi e le prove di un notevole risveglio, questo risveglio a necessario favorire con ogni possa, indicando ai memo avveduti come sia possibile far bene senza pericolo di rovine, ed ai pid accorti quanti mezzi offrano i progressi dell'industria moderna, per rendere sempre pith proficui quei tentativi, che - salvo poche eccezioni - furono fatti sin qui da gente digiuna di ogni preparazione tecnica, igienica e sociale, donde mancanza di metodo con danno materiale e morale degli albergatori, tenuti in cont. di-gente assai riii`i intesa ad esercitarsi iiel1'arte di gettare il laccio al collo del malcapitato c`1iente che non ad offrirg]i quelle comodita, onde anche c`erte impiccagioni appaiono memo odiose e u-memo dolorose. Vediamo dunque brevemente che cosa sia, e quali siano le qualita veramente caratteristiche di questo r( albergo mode|1o alpino )t, sorto interamente armato dal seno del Touring Cl.ub come Pallade dal cervello di Giove. * ** I,' albergo modello tipo alpino quale punto di chiarezza e ad un tempo a quanta ricchezza di particolari, nel segnalare ogni luogo, giungano oramai i nostri istituti cartografici (la carta a dovuta all'istituto geografico De Agostini di Novara). I,'istituto geografico militare di Firenze presenta alla sua, volta un altro quadro della carta d'Italia, interessante per i diversi itinerari di gare, che ivi sono tracciati. A torno alla sala, appiccicati alle pareti, ordinatj nelle vetrine, diagrammi relativi al movimento dei soci, del capitale e dei servizi del Touring; pubb]icazioni del Touring, o da esso promosse, chiuse in eleganti vesti tipografiche; fotografie rievocanti qualche raro avvenimento nel campo del touring acqueo, aereo, invernale. In fine, oggetto di curiosita e di commossa meraviglicl per i visitatori, un grande plastico del Sempione, ove e segnato il percorso dell'areonauta Chavez nel viaggio, che gli cost6 1a vita e gli diede una non effimera rinomanza. Un passaggio di servizio, fiancheggiato da un gabinetto di teletta per ospiti che non intendono fermarsi all'albergo e da alcuni W.-C. per signore, per uomini e per il personale di servi7,io, immette in varie sale, destinate ]e une alla scrittura ed alla lettura. altre al servizio di amministrazione, altre al a?#c#,c¢ ecl alla portieria, altre alla dispensa e dalla cucina. F, quale cudna ! rifulgono i grandi CZ2.c"4 t` At6g2tsfcb u Plastico del Sempione e carta d'Italia nel saloiie del£Touring Fo€. Ubcrcofz8. c llJorsoJa.?a sorge in uno dei punti del grande parco del Valentino pith adatti ad infondere nel visitatore quel1'illusione di ombra e di verde frescura, che attribuiamo - ohime` non sempre a ragione - alla montagna. F il lion lonta,no e riuscito (( Villaggio Alpino n giova ad intensificare questa illusione. Di uno stile sobrio, che ha dello sviz7,ero c del t.edesco, solido nella`mole inspirata a linee parcamente movini(Jii_t{|tc, rna ad un tempo di una semplicita e di una grazia notevo]i 1'albergo offre gia. per il solo aspetto esterno quella attrattiva che iic=]1'armonia dell'insieme sembra un indizio della praticita e clel co77},,'``;'Z c`he troveremo all`intemo. Finestre larghe, che lasciando molto adito alla luce e all'aria sono come i polmoni dell'edificio; sobrieta di ornamentazione; di.sposizione dei locali quasi per intero a pianterreno ed al Primo piano gia prepara,no favorevolmente 1'animo del visitatore, per quanto preoccupatb assai pid del contenuto, che non del coiitenente. Ed eccoci,=non appena varcata la soglia dell'ingresso che prospetta il viale-, fiancheggiato dagli uffici della Commissione esecutiva e dalle Poste e Telegrafi, in un ampio salome: il salome del Touring. Intorno al chiaro soffitto distendesi la fascia degli stemmi delle cento citta d'Italia. A destra una grande e magnifica carta d'Italia, in 58 fogli - dono prezioso del Touring ai suoi soci - rivela a recipienti di_ rame sui capaci for-1iel]i, simili a tripodj, donde debba sprigiona,rsi 1'onda di ogni pith delica,to ecl. appetitoso 1)rofumo tra g]i jnni sonanti ai Vatel delta moderna c`ulinaria ; neL reggia, come strumenti di tortura irti di ingranaggi, di ruote, tutto cid che stritola, che impasta, che`macina, clie tagliuzza i legumi e le carni; gli spiedi attendono le loro vittime ; alle griglie tl.elle bistecchiere il sole che indugja da bagliori di fiamma; potenti ventjlatorj ronzano e russano dtn. ogni parte; ]e macc`hine refrigeranti aprono i loro sportelli; serpeggiano i tubi per il riscaldamento, o s'allineano come soldati in marcia. E su tutta la vasta e possente mostra aleggiflno un senso di praticita, un desiderio irrequieto di continui perfezionamenti, una cura d'ogni pith umile e pure utile congegno da far chiedere a noi stessi, come mai da una semplice esposizione di oggetti di cucina possa derivare in noi lo stimolo ad esamjnare, ad indagare, a conoscere. E dopo la cucina, 1a sala da pranzo, elegante, spaziosa, con certe tavole apparecchjate, che sembrano attendere nell'jntimita qualche coppia, cui 1'amore consenta ancora, di provare g]i stimo]i dell'appeti.to, eccitato da,lla frescura montanina e dalle solitarie passeggiate, piene di giuramenti e di baci; tavole, di cui le tovaglie hanno ]a freschezza e il candore della neve e odorano di lavanda e di timo,: tavole che non sappiamo concepire dominate dalle dita cal1ose e arrossate dal frecldo di qua]che ardimentoso alpinista, rna che sembrano fatte apposta per essere sfiorate da una, mano fine e delicata, come i fiori di montagna che languono nella tenuita vaporosa de' vast di c.ristallo sparsi per le ta,vole. F,d a una gioia degli occhi il godere la bellezza del vasellame, comodo, facilmente ripulibile, dai solidi bordi massicci, 1'eleganza delle posate, 1iscie, rna di bell`:ssima fattura; men/tre a torno occbieggiano altri sc3j'Li?.>¢. pith ricchi, pih artistici, fra le vetrerie e le ceramiche, che conferiscono al saloiie una cert'aria di signorilita. - 442 -

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==