L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

!,' E~POSI7.IONE DI TO RINO :1pparc, cd è quello :1dott:1to dai maestri dcll'arlé dcll:1 sc t:1: 1111a port:1 chiusa con chia\'Ì,;tèl io, cd a torno una corona di quercia. Ri(.-osti t.tzion<: d'ambiente e nulla più. .\l :1 (1un11tc L"OSC ci dicono <ldb Fir<cnze del Qu:1ttr<1L-<,nlo <1u<·i gra\'i 111<::;s<, ri dK· stanno J)(:r entrare nel pnbz:w. e s·:1 ttnrd:1110 a diS(.;orr<crc forse dc' loro privati i11tc,r('ssi, o di <1udlì tlc!!'imlu,;tria: assai più prohahilmtnk tkl 1mxlo cli condurre llUU\' C: lc:ghc: con .\li!ano e: cn11 V<:nczia, p<:r la 111a~iurc: p,r.;..,anza dc:lla loro dtt:1, gra\'atn da una dok'e tiranni ,k. piì1 o me no lar\'ata. Lione dt\'c un;1 gr.mde p:1rte della sua ricchezza all'iudust ria della so:,tn. Ed era naturale il 11011 tlimcntk,1rc io <1 t1<."St':l se rie di diorami storil·i <1 uci maestri 11e\l'arte del tessere: che andarono ad cseH·itare 1:t loro arte in Franda, e più specinlm<:11\c, llartolom<.'O :\"ari1.io e Stefano '!'archetti di Chcr:1,;,;.·o. Rec:1tisi (.'OStoro a I.ione p<:r pr<:s<:ntare a i Conso li tiella dtti1 i saggi dc' loro tessuti in S<:ta. 11011 solo si <:hhero grandi lodi, ma al tresì \'i (lc::ro ;1tlid:1to a sè \'iuca rico di impiantarl'. una p ri ma fahhrk:t tra \e mur:t della citti1. Ed il è\ lus<.-o di J,i on<: \·ant:i appunto una pr<.i;:è\'0le tela del !~oniro llc. 0\'e sono raflìgurati i due :1 rtctici 11 <: tratto di far es:1mi 11are i loro prodotti ai Consoli. Cr.-,do inutile suggi ung<:r<: che nd riprodurre tale momento storico [11 curn d<:i 11ostri artisti di e\'itare ogni anche più lontana :tccusa di plagio. Ed <'<.'<.'Vl.'i :td un':1ltr.1 st-cna, eh.-, ci tocca dappr('SSQ. Da quattro secoli e più l'industria della ,;eta tri onfa iu Italia. Quale meraviglia se la fonte di ricchezza, chc d:t eS$1 si sprigiona, non isf11ggc a ll'OL«:: hio acuto di Ema1111cl<: Filib<:rto? Prcs.w la V<:11:ui a sono vasti campi di dominio priucipeS(.;o. • Ebbene - dic<: il principe - si provi ad i11i1.iaH' in essi la coltura del gelso •. Chi ot4,:.i, :'lsg:iramlosi per In t~mp:1gna soJcsg:iata. tr:1 i lunghi simmetrici !ilari di gebi, su cui gra\'a il si \c11zio. o fr ini st-c ;1ppc11:1 11 uakhc cicala. pensa cht:: fu il vincitore di San Quintino :1(l introdurre in l'i cmonk (1u<csta pianta al trctt :mto pon:ra di linea per il paes.aggist:1, <1uant o ricca di p ros1x:ri ti1 1x: r il nostro comm<:rcio ? li ricordo<cra do,·eroso (: saggio. ], 'uomo , cllt' rarte esa lt :'l sulla nostra piaz1.:1 S. C:nlo nel magnifico bronzo del Marocchctti, è <'sa ltato 11011 m<:no tra i sudati solchi dall'umil<c fila re di gelsi. E noi :1ssist ia1110 appunto ad uno di <111<:i mnmcuti. in cui i! Duca S..'l\'OÌ:ml o cura . tr::. i L'Ollladini, le prim<c piantagioni. mentre intorno a lui sorridono inc reduli - e stolti , com<c <111asi s<:mprc - i<.'Ortigiani. Tre: s<:t.'{)li sono tr:tSL'Qrsi. I progressi della ntC<..'C:rnica hanno permesso ad 1111 umile eroe, di in\'entar<: il telaio, che tra• maml<'rà il nom<: di Gi11st::ppe .\foria J ac<1uard all:1 posh:riti1. I.a fama ddl'inuo\'azion<·. che <.'OnduL~ al ri,;p:u mio di ,·arii opcrni, <e, pure semplifi cando , dà. ad 1111 tempo. il modo di compiere lavori dianzi rikm1ti impossibili. è pen·tuuta n1\ 'ore(.«:: l1i,, di Napoleon<c I. Eg li s: reca cou akmii gcuer: ili ncll'otlidna dell'in\'entor<:, e :1 titolo cli incoragi:.i:um,nto e di kxk·. g li assc<,pm un premio d i lire ci 11c1u:111ta 1x,r og:ni tdaio , d1c lo J :'lc<1u:ml fahhrichcrl,. I due sta11110 di front<'. 11clla 1x:11ombrn della pm·cra ùflìciua. ~la da qubta 1x,nombra cu1a11;1 1111a l11c~• ,;loriosa. Chi ,Jci du<:. per i destini dcl1'11111anit:l. più i;rnnde ? li seminatore di stragi e di ;:loria: o 1':1rl<'IÌC<'. di<c procu ra nuo\·a rkd1<·1.1.;1 :il mondo? Finah11<cntc ceco l'apokosi. 1,a piaan \' iuorio Ema1111e\c in Cun<:o. i11ondat:1 di lu<.'C mattinale. bella nella si mmetria dei suoi palau.i. che: fanuo corona :11 mo1111mento al Barh.1ro11x. :\l1:1 ~· ill:l, dil'. conobbe le for tuno;;<: d,;.x,ll(lc di uumerosi a~,;edi, or:1 spctl:l il primato in It alia uel cou1mc:reio dei bozzoli. fai è spcttat~lo <1 ua11to altro maic:1r:1tteristi<.'O. ll;1ll'alha alle 110,·t (;1quest'ora si chiude il m<'rcato) un fiume di dta si rin·r$1 sulla parte sinist ra della piazza. Tra i bianchi ,;;1cchi rigonti tli bozzoli 111<.'t'nti : t ra le ampie c..uupat<', o,·e sulle lenzuola s·a<.~mnula, si di stende. trionfa r o1x·ra d <'i li lui;<cllo prez ioso iu un so11t11oso e \'i\':1('<' ac- <.'tlrdu di giallicci tcn(•ri. di gialli d'oro. di ~·a micini delicati, di hiaud1i luminosi. di \'Ndi \·ellutati, è per uu p:tiu di s<:tt ima11c 1111 fervore di csi st<: 111.a. hcn atto a ri1·cl are t11lt:1 l'importnnz :1 del mercato c1111('('11s,:,. E uon ~ 1':mim:1zio11e chi:1ssosa. e <1uasi turbuk,nta, la eoufusion<: c..101ic!I e st-onclusio11ata delle solite: fi<'rc. I.e <.'Q11t r:1tt ;11. io11i si fanno :'l b;is,;.1 \'()(.'\', scnz:'l richiami. seuza h.1mlirt al to la lxm111 nr- AJ?.~!:~.t!.Y.~... ~.~Y.?ia >li TE C HA z ALETTE S e C. - Torino GRAN PREMIO ESPOSIZIONE MILANO 1906

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