L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ESPOSIZIONE DI TORINO bella ragazza, ovunque, attraverso le lucide cinghie e il rombare de' volanti., a un indizio che la macchina vibra e vive - anche se questa sua vita non si risolva in qualche cosa di produttivo -; ovumque al di fuori della esistenza nostra cittadina a un richiamo vivente verso costumi d'altri paesi, ivi la folla si rinserra„ e guarda curiosamente, e pit intimamente gode. Ed a interessante 1'osservare con quanta assiduita individui che conoscono i principi della meccanica come 1'arabo conficchino lo sguardo tra i congegni della macchina in movimento, quasi per sorprenderne i segreti dell'anima nei suoi complica,ti meccanismi. Ed a naturale. Se, per esempio, tutti coloro, i quali avvelenano gaiamente i loro polmoni e viziano 1'aria, intorno col dolce veleno della sigaretta, passassero per una lunga corsia . ove fossero bellamente disposte UBA VISIONE ORIENTAI.E - 11, SIAM E I.A SERBIA nelle vetrine le foggie pith varie e pit preziose di sigari, voi vedreste che un altro veleno sottile si insinuerebbe a poco a poco nelle loro arterie : il veleno della fatica. Ma, conduceteli nel padiglione delle Privative, inna,nzi alle macchine, ove il breve e candido e leggero quadratello di carta s'awolge attorno al pizzico di tabacco, sapientemente preparato dalle mani di ragazze, che la Regia, ahi ! memore forse del verso del De Musset : (t 0 veleno, tu mi sembrasti dolce poiche fu una mano fine e vellutata di donna a porgermelo j> ebbe cura di scegliere con un certo gusto; ed ecco cessare per incanto ogni senso di fatica, e gli occhi correre con compiacenza dai congegni della macchina a quegli altri congegni della civetteria femminile, che sono gli occhi delle lavoratricj , con almeno questo risultato: di imprimere per un certo tempo nella mente 1'immagine del modo con cui sono messe al mondo le povere creature, destinate ad andarsene in fumo. E non a la stessa, cosa se dinanzi ad un padiglione estero un algerino, o un soldato eritreo di guardia, sonnecchiano, o mostrano sorridendo una magnifica chiostra, di denti ? In essi noi riassumiamo allora la vita, de' 1oro paesi; di quei paesi, di cui nei prodotti esposti nell'interno de' padiglioni vedemmo le fasi nella ricchezza di prodotti naturali, nel progresso della civilta, e via via. E ci I+A FOI,I,A I>AVANII AI,LA MOsrRA DEGI,'ITALIANI . AI,I,'ESTERO L. STORERo -GAFtAGES STORERO -L. STOF!EPo AGENZIA GENEF?ALE AUTOMOBILI Daimlerc::.E:=Driy Aquila ztist " SENZA VALvOLE„ ` fA"RioA AuioMobiLi TOH"E§[ uEiooLl "nu§"iALI TORINo RonIA MmANo GENovA Piazza s. Giov. in conca 9 Piazza verdi -Via Edera Via Mndama cristina 55 Vie siciLia ristiamo a gua,rdarli con uno strano senso di curiosita; quasi fossero dessi un simbolo vivente di gagliardie, che ci sono ignote; mentre probabilmente se ci passassero accanto in altro luogo ed in altro momento fermeremmo appena su di essi lo sguardo, pid per domandarci come mai costoro siano tra noi, che non per esaminarli con particolare interesse. DDD 11 solerte Comitato pens6 anche a questi visitatori. Vi pens6 quel tanto bastevole a non isnaturare il carattere generale della Mostra, che doveva essere sovratutto ed essenzialmente una grande manifestazione della produttivita ; una sintesi della potenzialita nostra in diversi rami; un indice di cid che a il lavoro all'estero. E diede a costoro il villaggio eritreo e la faey7"esse orientale; 1' (( otto volante J) e il (( tapis roulant )t; il palazzo della moda e 1'¢g%¢y¢.w7w; la t( couveuse » e la. guidovia aerea; i vaporini sul Po, 1e serate elettriche e via via. Ne trascur6 il 1avoro in azione. - 391 -

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==