L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I,'ESPOSIZIONE DI TORINO lucc`icare dell'oro, il motivo in rosa del damaseo alle pareti. Noto un palchetto di legno, d'un bel disegno; qualche bel bronzo; gli ovali dipinti sopra le specchiere; 1a Z`/'#¢.%g enorme di una signora, 1a quale dimostra cosi di voler essere piuttosto una girovaga cometa, che non una stella fissa nel fit-mamento dell'aristoerazia clel nome e del censo; fiori ovunque... E lascio il rifulgente salone pei-inoltrarmi con molta indiscrezione nei penetrali pit`1 intimi; f`To/. JJflJ J?t.a. || tt boudoir ,, per signorina. C'7c.c7.LI I1/cj66ai c FZo7'€.a. ...1a camera tutta linda udra le care confidenze... nei bo%do¢.7's, nelle camere da letto... Ed « honny soit qui mal y Pense ,,. M'e guida il Martinotti : il secondo della triade I,auro, Martinotti, Valabrega. Quale contrasto ! I+a superba fanfara si attenua, si ammorbidisce ; gli squillanti ottoni suonano e% so%7¢¢.%e ; intorno a un fruscio d'ali; una sensazione delicata di intimita; qualche cosa di fresco e di fragrante, che innamora. 11 passaggio a brusco, rna a piacevole, 11 nostro buon Settecento piemontese civetteggia, se a lecita 1'espressione trattandosi di un ZJo%cZoz,.y per signorine, che, come tutti sanno, non civetteggiano mai, specialmente ai giorni nostri. IliMartinotti s'e proposto evidentemente il quesito di raggiunL Cllche « Awvesta». Fra due danze (un angolo del salone da ballo). Nella sala da pranzo - I,'invitata. gere 1'eleganza colla massima semplicita di mezzi. Vi a riuscito, anche se non facile il compito. Perche la semp]icita a una gran bella cosa per chi sa comprenderla: rna a anche un grande pericolo per ehi s'attenta a farle la corte senza sapere quali siano i gusti della signorina. Perche essa ha ]e sue esigenze: quali e quante ! Anzitutto non consente la pit`i piccola stonatura. I,'accordo che essa preferisce sarebbe, per un musicista, quello di terza e quinta : cioe 1'accordo pith elementare, men ricco di risorsa e pith pericoloso. Poi, appunto perche di poco si accontenta (almeno in apparenza) questo poco deve essere gustoso e nutrito. Ogni linea deve avere il suo valore; ogni accento un po' forte deve avere -oltre ehe una sua intima ragione di essere - anche il suo equivalente altrove, atto a stabilire l'equilibrio. Infine la semplicita ama la grazia; 1a For. VZ7ercdrzc. e urorsoz¢.ra. Ne||a camera da |etto. C'7¢cfag J4ossa7 e j7'Zoris. ...si vuole qualche cosa dalla mamma. eleganza pura e corretta; la finezza del colore; 1a risonanza tentie; 1'eco -- in una parola - pih assai del suono, che la produce. Ora il ZJo"cloG.7 per signorina, dalle chiarissime pareti percorse appena da qualche leggiera gliirlanda dipinta in alto; ravvivato appena da qualche nota rossa di mobili, intonantesi col rosso del _- gi 7 _-

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