I.'ESPOSIZ!O~E DI TOR ! XO pensiero, da Vittorio Avondo, co!l'aiut'o tli Anselmo Sacerdote . udire qt1 i <1 ualcuno (li q11ci gridi dcll'animn, che cbbc lo statista E cosi troppe piccole opere, specialmente dc\ De-G11bernntis e lo sc ri tto re. Timidamente essi \"Orrebhero erompere da q11a!chc (1873-1837) csul;-irouo altrove. 'l'aedo, pc:r necc,isit/1 di spazio, hrcvc st udio: ma so:u1ness i. q11nsi c11 sourdi11c..• E noi non sapdi qualche altro lavo ro - tra cui una lìgurina in gesso dc! piamo di ;;ti nf; uerli, e lasciamo d1e l'ol~hio corrr1 alla parete di Tr1bacclii , simbolc<,;giaute « la \"Otai,ìone "· cd eccoci nella fronte, 01·c, fantr1:.;ioso, fastoso,~scenogrnfico. domina Giuseppe ~onda sala, che 1>0trcbbc intitolarsi a ) las.simo d"Ai:eg\io. La Comino, cou due g randi pacs.--iggi di maniern. ricchi di qua li tà grande parete ccntrnle, e una p:utc de\lc laterali sono infatti inte- in\"enti\"e, nutriti di colore, farrngginosi, supe rficiali. ma magniramcntc ded icatc a (luad ri storici (come « la morte del Duca di lìcamentc composti e rh·clanti dav,·e ro una anima di artista. )lontmorencr • d i1 )inta nel 1825) e acl una infiniti, di bozzetti. Un altro artista e soldato, come il d'Azeglio. fu Felice Cerutt i, che, asimi meglio dei (t uadr i di <.:Omp-0sizione,ci rivc\ano nel d"Azcglio operoso e sill(_'(: ro pittore di battaglie, cui l" epopcn del no,;tro att itudini di osservatore non superficiali, come troppo si dice , e Ri sorgimento deve, dal 184S a! 1866, una scr ie 11011 interrotta di che sono come i segni di una lotta intima, comhnltnta trn 1"11omo, grandi quadri , che h:umo valore d'arte e di documento storico. il quale sentiva o intuiva t11lt'a la bc\lezza cie l vero, semplice, Di lui trovo qui un ritratto, abbastamrn gustoso ne\ fare lc, ·igato <iuasi umile, e il pittore schiavo dc\la maniera, carico di pregiudizi dc\ tempo, del Sala. E ci ricorda un l'C\crnno dcl\"artc piemontese - - tanto più strn11i in dii scrisse / miei ,iro,t!i - e rk-crcante il G. B. Biscarra - la scena medic\"ale dell"in\"èStiturn di un Ca\"a\iern, succe,;,;o in <tlmdri art ificiosi. co111·enzio11ali. anchc se uon pri\"i mentre ci fa rimp i:u1iere 1111a es istenza ])romettente, c troppo pres to di facoltù immagi na t i\"a, e di quel certo gusto aristocratico, che troncata dalla morte, il (tuadro di Dionigi Fa,:onti, Arrigo d11 - ii111r1to 11el\"11omo - si afferma in ogni cosa sua . Certo. per un Sdtimdlo. nomo, che senti tanto la vita e tanto seppe vh·cre, i; st rnno il non Una gusto~n maqudfc del cavallo, chc il ) !arocchctti plasmò = 370 =
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