L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

Il trionfo della Moda nel suo tempio 1. grnudc su~-sso ('ra tl':tltrn parte fadlmC'11tc presumibile. Mettete infatti i11sicmc nr t isti come il Ccragioli, il Gi;mi. i! Pi1.io e maestri ndl':nte del 1noliigl io conic il Vaklbrcga, il I.auro. il :\fartinotti: fate çhc all'app<:llo di una commi,;sionc ordinatrice. composta <ki sigg. ca,·. F('rdin:rndo Bcrtola , t':l\". I.oop,oldo Bou11011s cav. rng. ),:ino Caimi cd :.\Jfrcdo Patriarca corrisponda con islancio tutto 1 ciòchc Torinovantad"ccccllcnt(', nell'arte nell'addobbo d'una cas.'\: m:,ll'cleganza raftinata <kllc sartorie: nella virtù h1-si11gatrice delle pettinature: nel gusto in ogni eos,."l, dalle argenterie alle to,·aglicric, dai cappdli alle scarpe. dai ninnoli ai fiori artificia li . E ditc:mi se mni ì: possibilo:: i! dnhitarc dc-I plau;;o t!cl pubblico! di <1uc,,;to pubblico, che - volere o 110 - ama la piazza, ma ama as,;ai più la casa, cd accorre. con adda curiositl1, lù dove dhra 1111 qualsiasi :1<.'<.-e11to di ])('llezza. che a questa casa inneggi, 11011 pe r cantarne ancora una volta. con maggiori o con minori voli retorici, l'intimit:ì dolce e la virtù suaden te alle virtù pacifiche dei d0111('Stiei la ri, ma vibri. come una ,;trofo alata, n<.'lla materia , nei kgni e n<'gli intarsi dei mobili, nella ricchezzn delle tnppczzcric, nello sfolgorìo dc' lampadari, ne' luccichii delle argenterie. in tutto ciO, insomma, che per il rie«> costituisce un allcttam(: nto nllo spendere, e per gli altri è sempre 1111a fonte di osservazione. un'cduca1.ione del gusto, un eccitamento a dare anche alla camera più semplice pe r valo re e pe r quantità di arredi del proprio /101111:, un'impronta di cosa gus tosa. Non altrimenti la sa rtina con poco riesc<: a dare un suggello di d iscreta el<'ganza al p roprio \'estito, o:s:scrvaudo ed educando il suo occhio a ciò che wde nei grandi laboratori, 01·e la sua pallida vita corre tra J'agucd1iarc e la maldi C<' nza innocua e allegra che i: il s.1lc indis1x·nsabilc a l pane di ogni giorno. !u uno dei numeri passati noi abbiamo detto che t·osa :1vrebbc dovuto esse re <1ucsto • palazzo della moda ,.. ('iù che esso è, oggi, v.i anche al di l:ì del sogno, citi c'<"ravamo ahb.imlonati allora. Dalle quindici sale, dietro le grandi vetrate che le dividono dall;l folla, ~nlgono incensi alln dea, cd un ;;cnso di lusw ra lìinato :ci sprigiona dn ogni co,,:'l, attra1·crso le: foggic: più cli\'cr~c del \'CStito moderno e gli stili più 1·ari nella cos1ru1.ione degli ambienti. li vestibolo è inspirato al ;;cicc11to; domina il Lo11is sciw nella biblioteca: col lmflcl ci troviamo in pieno Rinascimento. ritorna il Lo11is ~ei:e nel sa lone da ballo; il buon Scttecc1110 piemontese attenua la sua mcrnvig lios.1 ricchezza per adattarsi alle esigenze di un boudoir 1>er signorina ; inspirato ad un concetto di g11stos.'\ modernità i: la N11rscr ,v; cd ancora una 1·0Jta - e giusl'amcnte - dalle inesauribili ricche1.1.c dello stile Luigi x1·1 traggono copia =357=

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