L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

[,'ESPOS I ZIONE DI TORINO che ;;'affaccia alle porticine. che varca la penombra degli anditi E quali fotografie! Quale preludio alla mirabile ser ie di opere, spinta dalla curiosità; che si inerpica per le vinne. sorridente e che più tardi ci si svolgeri1 i1111anz ' nelle suptrbe rievocazioni delle commentante, ci richiama iuesorabihncute a qualche cosa di fit- sco11fiuate distese di ghiaccio polari; delle immensità della cateua tizio, di artificioso. ;\la la colpa (: forse del villaggio ? o non del Gu;;h<:,rbnm asiatico, o della p ::miposa e strana vegetazione piuttosto di quella stessa condizione di cose, ond"esso trasse la clcl!e fa!de del Ruwenzori ! vita ? Come !"anima nostra sembra farsi piccina riguardando pavida Perciò, <-'Ome g ià il borgo mcdicva!e, (: nelle ore in cui il pari:o q11esti h1o<Jh i, che l"arte d'11u Vittorio Sella e l"ardimento e l"arte non (: aucora affollato, o quando g ii1 la folla urge verso i cancelli d'un Duca clegli Abr111.zi ci rivelano come per ,·irtù r\' incanto, dcl1"11scita.chc le casucce riprell(\ono il loro carattere, la loro uatura; con 11ua evidenza, con una nitidezza di particolr1ri, con una sguiallora 11elb 1x1ce fattasi più gra. nde intorno, rocchio corre verso sitcz%a di chiaroscuri ,·eramente meravigliosa! !\unile campanile, come chiedendo p :.,rchè mai non rechi :mcora Più in!:\ troveremo ancora pacs:iggi d"alt:1 montagn:1; e ,;ari\ alla camp.1gna circostante il saluto cieli" .-l i·c ; e sembra allora che con um'\ forma di espressione più g:ig:liarda e complessa: ci()(: nelle dalle finestrelle strette e ba,;se debba, tra la rossa fioritura dei pitture :id olio (li v:ilorosi artisti it:iliani e stranieri. E di (111csta g:eranii e dei garofani, fianuueggiarc un'altra nota vi1·a.ce: quella mostra diremo p ::ii, cou quella ampiezza che bene le,:, dovuta. del fuoco, schioppctt:111\'e sotto il capa.ce p.1i110l0 della cena. Piuttosto, s:ilutati p:.,r ora - e non S<:nza commoi.ione - la :'lh il ,·illaggio ora è deserto. tcuda e il canotto. d1c videro col Duc:1 dc<.;li Abrnn.i le regioni Sulla piai.zetta - la pian.etta ricordante un uomo di Stato, ip :.,rhorce, e dato uuo sguardo rtlle raccolte di p:1bblica%ioni de! Club che beue conobbe !e fatiche delle aspre a.scensioui, ed allo sdlupp :> Alpino. :ii bellissimi modell i di rifugi nell"alta monta.gna ed :illecollcdel!"a.lpiuismo diede vigorosamente l"opera sua, Quintino Sella - zio11 i ricddssimc di Horn e di fauna alp:.,stre, ritorniamo all'ap:.,rto. ~ulla piazzetta la gr:mde vasca sonnecchia . J,"a.cqna vi ~tagna, J,"ora s "(: fatta tarda. Cc ne a.vverte la. me ridiana, dipinta chiusa. nell'ampio cerehio dei pietroni, o,·e app.1rc ancor:1 qualche accanto al!aCasa coimma.le: la meridiana <.-olla sua bra,·a iscrizione: segno di la.voro in ba;;sorilie,·o, esa. ll':mte l'impresa di 1111 ,·esco,·o... « tempu~ tcmpcrnt tempore ». I . di fronte. la chiesuola ~i veste d"o111brn e di silcui.io J•:d i11fatti l'ombra che s"inquadra nelle p :>rticinc ba;;,;c e strette Umil e e cara chiesett a! è ora illuminata da deboli bagliori di !Ìr11mua, che animano di Sotto il tetto sporgente un anonimo pittore del Cinquecento quakhe g:11in.o impron·iso i tersi rami appesi alle pareti, e i piatti, recò in 11n affresco un"impronta delrarie di Ga.11de11zio 1-'errari, lucenti e fieri delle i11gen11e <Hpintnre di <1 uakhc ceramista da rievocando del grande ma.estro di Valduggia un"Anmmcia.i.ione. strapa%w. E due altri a.fireschi, a. lati della finestrata a semicerchio, che E l'osteria, cotl"ine\"itabilc richiamo della bottiglia, donde il so,-ra.stn alla. parta. raflì gurano la Natività e l"ado rnzionc <k:i re ,·ino spri7.z:1 ad arco nel bicchiere :1.ccanto, v::i a.nimandosi :\fog i, con altre visibili tracce d"a.rte pìemontcsc--lomba.rda i•: d1111(1ue tempo di rincasare... Forse, compulsamlo le vecchie cron:iche del Comune, potremmo La mcr:1vigliosa cittil cflìmera ci riafferra nel vortice della attribuire con discreta sicurezza gli indoviuat i dipinti a certi fra- vita moderua.; vita agitata e pensierosa, grande e <1uasi terribile telli Pa.rachini, dì cui il nome figura su una parete della chiesuola, nelle multiforme attfrità, ehe esige il sacrificio di ogni più superba p~r essere stati costoro gli auto ri di un"opera di restauro della energia sull"a.llare della civiltil. E <1uesta ci,·i!til creando ognora. chiesetta, opera compiuta. nel 176o. i\Ia lasciamo queste indagini nuovi bisogni ci spinge non sappiamo dove: certo 11011 vcr,;o la sulla paternità ai futuri storiografi di Turinetto, ed entriamo. dolce quiete che si diffonde dai p:>veri casolari a.lp:.,stri, sn cui Oh strano, inatteso spettacolo! S<..-cnde S<:re11a la sera. J,"intcrno (: un intero b«wr alpino. l'up:ittole vestile alla foggia Addio, borgo tranquillo, ;;u cui sembra a.l eggi - come 1m mont:iniua. vasi, bicchieri, ricami, vesti, ceste, figurine scolpite genio tnte!are - lo spirito di don Gnifetti, il pa.storc d'a.nime, in legno, lavori al tornio, picozze, corde s'allineano bella.mente che per tanti anni tentò a11da.ce le ,·ctte dei monti, e discese ud nelle vetrine, e sovcute è i11 questi oggetti il segno di un"arte cosi cuori de' suoi semplici parrocchiani. lasciando 1111n uon fuggevole gustosa nella ro7.za e: ingenua. ~empliciti1 da fa.rei pwsarc a certi impron ta dell"opera sua sugli uni e nc<,;:li altr i ! piccoli la.vori di hclle7.7.a antichi,,;;1ma, che sembrano riannodarsi Lo salutammo tcstè - nel bel dipinto del pave ro Gilardi - al presente per un non so qua.I remoto senso atavico, che s"annida roseo. sorridente, il ,·olto tutto improutato ad 1111a dolcezza e ad 11c1\a coscien%a popola. re e resiste a tutti g li assa.lti di una ci\"1lti1 1111a serenità , che sembrano ormai fatte dominio di pochi uomini più raflì11ata, 111:1. anehe meno intima.mente sincera. cui non gi ungono le temp~ste (lella ,·ita e(l hanno il fronte cretto Al di fa delle finestmole occhic<_;giano ripide scalette di legno, verso il ciclo. rustiche balconate fiorite, angiporti oscuri. Addio, Yillaggio che ti addormenti a! re7.zOdelle annose pi:inte, Ed ceco 1111a nuova sorpresa.. ignaro della. sorte che ti attende! Lungo le p.ueti cli un 'altra camera corre una lunga e duplice Poichè gli uomini , che crea110 le Esposizioni, sono Saturni. che serie di fotografie. Trionfano, nel hK-ore delle lincslre, i diap::,sitiYi di,·orano i propri figli procreati co11 tanta fatica. E te non i! furore una ga lleria, che gira in alto, è auche cs..~a tutta dedicata all'arte della ,·alanga minacda, beusì il picco11e demolitore cli chi ti del Daguerre. costrn;;,;e. .Ed è 1111 succedersi vertiginoso di cime aguzze e tormentate, i\ra smi1 proprio questo il tuo destino? O il buou gusto dc" di mari di ghia.ccio, di p:mrosc rràit1ssts, di nubi in tempesta su nostri cdiii 11011 ti lascier:l, segno sereno di dta, ma<:d1ia pittoresca deserti di ue,· c. Tutta la poesi:1 dell":ilta. 111outag11a, (bi Dente del 11el pa.rco, ricordo di <1ucsto a.nuo glorioso, come lasciò il castello Gi gante allo Zc:rmatt. dal i\Ic:j ie al Cerdno, cbl mo11\c Ros:1 al e i! villaggio mediev:i le ? :\l'Jnte Bia11co.. . Speriamo! L'ARIISIA MDilfRNil :•,::;•,;;,,:;~;:~·;,:•;:,:.·::;::.;;;;'.,;,~:::::,'.::;;;~::,'. at dntd\>, eba11;.u, ta,,p~u,cri, alle Scuole l'rofossio11nli, cc'<:,-L·A,tista Mod,rno p ubblicn aotì~ic riguar~auti !l m,wimcnto ,kll'nrte, C<}ltoorsi. ccc, - J,Sc,,ogni '.'.'itiorn i , iugraud, fasc1oolidilusso. - Abbo11mneut<>l,.8co11 <liritto n ricthi p r~111 i. - TOR I NO . Via Garibaldi, N. 41. D<>m Bndnt<t n u m .,r/ ditlB{}{JÌO {J rQ.1/.,. =345= FRANCOBOLLI p e r COLLEZIONE f-1:: ~lff'!"'oU ~::.."'Il•~ o Colonlo 1"<)1"1<!:1,o,1 l: \•g :. l'":IO tg I~ : j~ 0l'•"'1 ".....:11 1:.1;..1·..;....: : t~ =: Z:l~ ,1.,..n,i<il~ •-•,••l·.,,,,,1a,1r,,,/mi•f!p<Ji- a ,;l,,.JI_, A. 80L!~1f ~7:~!:~~-:;·."::::: 1 ::~E:~tRl~O

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