L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

La giornata d'esultanza '01u di fi<:rn esultanza, che l'ansia del desiderio e la coscicnr.a ddb. rcsponsabilitù facevano sembrare troppo tarda e troppo vicina ad 1111 tempo, risuonòJìnalmcutc. E lo squillo ;;i propagò di terra in terra: varcò le frontiere; ;;lìorò l'onda degli Oceani. accolto fcstosamcntcovunquc bnttcva1111cuorcperlapatria lontana ; salutato con simpatica a111111ira7.io11c dalle genti d'ogni pa<!SC. E questa simpatia non si limitò a vani auguri, od a lusinghiere, ma q1otc csprc;;,; ioni di plauso. Essa s i manifestò negl i nomini di governo e nei privati sotto la forma mi gl iore e più a111bita: colla collahornzionc, che è fiducia. Torino, scrh·cudo la data del 29 aprik 19 1L nel libro d'oro c\ei suoi annali, deve essere altera di avere saputo inspirare negli altri quella fede, che essa sentì sempre nei propri destini: questo deve essere il suo maggiore vanto. Già le grandi most1e del 188.1, del 1898, del H)02, e aggiungiamo pure ad esse <1uella fortunatissima del 18So, bench(., ristretta nel campo de1\e Belle Arti, avevano dimost rato quanto vigore di cncri::;ic. q11nnta ideal ità, quant o ardore di ini7.iativa fcrvc-s;;cro nell 'aninrn. della rude città cisalpina. E avcvauo provnto ad 1m tempo con quanto favore fossero eonsidC'rnti dal mondo civile tali ardui e nobili cimenti. li 188o aveva visto rnd1111atc per la prima volta in Torino le sparse forze dcll"nrt<: italiana: e llell 'affcnna 7.iOne gagliarda s'era ri\·c\ata alle ment i meraviglia te una uuo,·a. inuncusa lu<-e, rnggiantc sui destini futuri (!"Italia, <11wsi a completare con il risor gimcnto nrtistieo il risorgimento JJoliti<-o, mentre q11cllo e<::onomico do1·eva avere più tardi la sua com;acrnzionc nella mostra del 1884. :\fostrn che fu per la nazione - appena dn <1uattordici anni compo;;ta in forte 1111itl1 - stilllolo potente a progredire per <1 11clla via di fc(·ouda ope rosità. per cui si era 1ncssa l,"csposiziollc del 188.1 rivelò energie insperate: foo.e,- che, - fiuora latent i - si svi lupp,wano ad un tratto cou forme decise e gagliarde. E;;sa fu come un csa ll\C, che l"l t alia indnstrc cd agr icola cd artistica volle dare a se stessa. Per <1ucsto esame misurò le forr.c attuali e la potcnzialitù futura, muovcudo così il primo passo e sicuro verso quc!l'altrn snpcrba manifestaz ione industr iale, coll\mcrcia!c cd agricola , che fu la mostra del 1898. Fiualmcntc ecco di nuovo un sorriso più vivaccd "artc, nell'applicazi one d i questa :utc all"industria, colla non meno riuscita c;;pos izionc del 1902. Quattro tapp~ glor iose per Torino e per !"I talia. Quattro tap}l<', che nhmo. nella st oria del nostro risorgimento intclk:tt uale cd economico, può. nè: deve, dimenticare. Per ricordare poi con quanta universale simpatia esse furono accolte basti d ire che !"esposizione del 1898 richiamò fra le nostre mura oltre tre 111ilioni d i visitatori, dando un 11tilc, p~r le so!c entrate, di quasi due mi - lioni. e permettendo 1111 dividendo - cosa incredibile e certo non mai a\'Vcrnta;;i in alcuna fra le csp:;1;;izioni del moudo int ero - del cento per C<.'nto , oltre ad un margine come foll(\o per altre mostre fut ure . Conviene dunque ammettere che Torino, bandendo fra i po poli d'Europa e di America !"cspo;;izionc, che è ["attuale suo orgoglio. JJotcva con sicura fiducia contare sul!a fiducia e sulla pnrtcc ipa1.ionc altrui . Oggi, a torno al tricolore itnliano, S\'Cntolauo infatti liberamente al sole i vessilli di Francia e di Germania, dcll"U11gher ia e dcll"Iughiltcrra. della Sviz1.crn e dcll".'\11stria, della Russia e della Turchia, del Belgio e dcll"Olauda, della Repubblica Argentina e del Brasile, del Giapponcc clclSiam, della Persia, della Serbia, degli Stnti Uniti , dell'Uruguay e della repubblica dc\l"Eq11atorc.... Ed in questa maguilìca accolta di embl em i di popoli, che rivela il largo consenso di cuori; in questa co111partccipazioncd"operc che sehindouo all"auìma nostra l'nnima delle nazioni sorelle, od amiche, è: come un riconoscimento universale della potenza e della potcnzi nl ità di <1 ucsta Italia, che, così vecchia per civiltù, eppure cosi = 321 =

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