L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I,'ESposlzloNE DI 'roRINo Gil Armmiffagli del Po (t ..... Allcor nel 1781 si faceva lnolto commercio sul Po di mertt canzie, 1egnami, fieno, equipaggi e consimili, come dice il DerQssi, (( provenienti da Villafraiica, dove il fiume comificiava ad essere tt navigabile. F, cid i tanto pii`i credibile, poiche, avvei-te il mar- >t ehese Du Pezay, che sul Po lion v'era a quel tempo a.1cun ponte (( sicuro eccetto c`he a Torino ..... (( Alla destra del fiume nei tempi andati vi esisteva uii.a specie (( di porto, del quale si ricorda,no ancora alcuno dei nostri, ed il (( signor Gal]ino, attuale ba[caiuolo, mi fece vedere dove esisteva, (( spiegandomi come per un portoiie si avesse adito alla salita per 11 Po ed il Castello del Valentino (183o). tt recarsi sul ponte, su cui dovevan passale tutte le mercanzie ehe (( entravano in citta; notando anc`he il Derossi, ehe nel borgo vi (( abitava il capitano delle barche, il quale si incaricava alti-esi tt dei trasporti delle merci per tutto il corso del Po siiio a Veiiezia; tt rna in oggi, a forza di dighe, si tolse tale comodita ..... j>. E il eronachista di altri tempi, rassegnato, evide.Litemeii`te ignaro dei benefizi della « naviga7,ione interna )>, no=i dice di pii`i e accetta le dighe e ii`o:1 prevede certo che il problema, dopo qualche generazione, distratta da altre cure, ritornera a preoccupare g.Li abitanti della gran valle padana, i quali natura,1mente - vi ha di mezzo 1'amor proprio della generazione - crederanno di affrontar e#-"ot;o 1a gran questione della naviga,bilita del Po ..... Fra pochi giorni, quando si aprira la grande mostra del lavoro, delle industrie, della modernissima attivita italiana, sottili vaporetti solcheranno le acque del Po in orarie gite di andata e ritorno tra le estreme case di Torino e parra, ai Torinesi di oggi, una gran conquista sul placido fiume, una passeggiata in barca, mossa o dall'impeto del vapore o dallo scoppio della benzina o dalla bobina elettrica. . . " E ai novissimi, anzi futuri navigatori del vecchio Po spuntera immediato il sorriso alle labbra e la facile ironica allusione alla montagnosa Svizzera, quando il cronachista d'oggi accennera al suo desiderio di parlar dei tempi in cui il Po aveva il suo ammiraglio ed in cui barche e barconi ne seguivano o ne rimontavano la corrente, con lena costante, cariche d'uomini e di cose - quelle che oggi con vocabolo commerciale e tariffato si sogliono chiamar 7„c!yc¢. Pot;e7'e e dan la ricchezza alle genti ed alle citta - in un movimento ordinato che oggi non a ancora che un desiderio, in uiia corrente di saiigue buono che sale alla c.itta apportatrice di vita, di calore e di forza. I,a navigazione dell'alto Po ? del Po torinese ? Un problema degno degli studii pith diligenti e scrupolosi, un problema che non si risolvera mai abbastanza prestol E lo studioso,1'economista della fine del I9Io, dando questa franca, ponderata lisposta, non sospettera inai che, vicino a lui, sogghignando di compassione, con un gesto largo di compatimento, potrebbe dargli ammonimenti e trattarlo da scolaretto lo spirito reincarnato di qua,1cuno degli tt ammiragli del Po )), di cui la carica nella burocrazia e nella etichetta di qualche secolo addietro non fu completamente e sempre 1'uso semplice di uri` tito]o onorario. Agli tt ammiragli del Po ed altri fiumi navigabili )) era riservato 1'ufficio di soprassedere al servizio che ..... il titolo loro ufficia,1e indica chiaramente, rna 1'(( Ammiragliato del Po )) non rappresenta che un periodo della iiavigazione del Po, periodo in cui la Casa dominante sulle terre dell'alta valle padana aveva compreso e intendeva si riconoscesse ufficialmente la grande importanza che anche come mezzo di traspoi.to rappresentavano le onde del gran fiume ..... ` Ad una navigazione sul Po - scrive Giuseppe Prato in L¢ uG.£¢ economica in Piemonte a mezzo il secolo Xvlll, a.ccerirLa.no decretl della fine del Cinquecento, e sappiamo che con risposta al memoriale a capi 2o giugno 1637 Sua Altezza lle accordava la privativa ad uri.a, societa di barcaiuoli, proba,bilmente ben presto fallita, rna di un regolare servizfo Ira il Po e L'Adriatico lioii si ha notizia prima `` ;:i[e]7b3a2r'chqeuaandc:6aaiedrett°tec::gffa;nsi£:r°ancreeda:e:£Cf::aprdefs;::.1.bedr::: con una sola barca fino al 1755, anno in cui apparisce il piano di un tal G. 8. Cesati inteso a stabilire quattro barche a ca,valli permanentemente iiaviganti da Torino a Venezia con recapiti e scali nei varii paesi del percorso )). Ma se la navigazione, diremo cosi, di lungs corso langui sempre, secondo il Prati, per ragioni ch'egli non ci spiega?. pare che invece costituisse negli Stati del Duca di Savoia un mezzo di locomozione e di ti-asporto cosi largamente adottato da rend;re necessario il disciplinarlo sotto un magistrato speciale, precisamente come, non 6 molto tempo, facevano Governo e Par]amento italiani coll'istituzione del magistrato veneto delle acque. Colt. patenti ducali datate Io gennaio 1638 1a Reggente Maria Clistina di Fraiicia, sorella di Enrico IV, istituiva la carica di Ammiraglio del Po e degli altri fiumi navigabili, chiamando a coprirla il conte Aimo Gontery, Generale delle Poste, conferendogli I,'AU'1`OSCAFO autorita e giui-i+-,dizioiic su tutto quanto coiiceriieva il commercio e movimento fluviabile dello Stato, e rivestendolo di ampie prerogative ed estesi privilegi, ritenuto che (secondo si esprimeva Carlo Emanuele 11 in successivo Editto 23 marzo 1649) tt era 1'officio di tt Ammiraglio non memo considerabile di un Principe, anzi pit che -- 314 ===-

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