r;r(SPOS IZ:I O NE D ! T O RI?-O lc dirtìdeuz( <ldl"impcratorc, cd i11 seguito, pcr l"arditcu.a rihdlc, la fugace corona. Cadde Arduino. Sulla sua memoria pesò la s,.;omunica di \" ar11111mlo Arborio vescovo iporegicuse: \"impero tornò colle armi formidabili cui la Chics.1. ;1 secol!(la, aggiunse o to lse le sue. Gli !1 Ponte Romano. nrduiuici: Valpcrga. Bian<lratc. Sanmartino furono conti in Canavese; inca citt.ì lib<:rn <ld l'impero. Corrado il Salico le coufcrrnava il privilegio col drino d1 moncta , pur ma ntenendo al vescovo le ,:scmioui. o:~;,;ia privilegi òi impcr:o: eocentc origim, dd hat - tag!iare cli Arduino. perenne inquictudiuc e molestia alla cillit, f.,·Torrison:osta;,tialla(.'attcdrnl,:: ;;:ra\·c minaccia al tempo delle contese per le investiture. Pertanto Ivrea . immemore ciel cavallo di 'l'roja, offerse !a cittadiuauza ai signori dd C:inavese: alla di eta di Rouc.iglia la su.i ntppresentanza fu c;tpitanata dal vccd1io :\lard1cse G11glielmo IV cli ,\fonfcrrato. Con i 111arit:1gg i, 1c succession i, le permute, le com:essioui imperiali e, ad opportuno tempo, con le armi, i di s,.;e11dc111i di Alcramo crauo penetrati iu Cana\·esc. Immediati vassall i dell'impero. trassero alla pitrt(: ghibclli11a i Valp,::rga,:: più si striuscro coi 8iandrate, amki degli S\·e vi. Stclkro coi Guelfi le casate dei Sa11m,1rti 110,:: per tal modo si ruppe la potente consorteria dei conti Canavcsani. giit l'iaz,a Vittor io l·:manudc Il . superba del motto : s1111$ dr$p/lrfir. Poggiando su Bia11drate e Valperga, il \·ccchio Harchesc tcutò di mutare iu signoria il ,;110 dritto di cittadinanza . ~la in tempo sali all' episcopato 1111 1·csco1·0 di casata S,1um;utino d1e scoperse: k, sue: trame e: le fece bilir<:. ~li - gl ior fort una ebl)c un Bia udrat c; passeggt·ra però:e tosto fu cacciato. J.c Torri antkhc di Piana C:istdlo ~lo\·en<losi ,:,gl i a \"Cn<licarc: l'offesa, ,;'i ntromisero !"imperatore e 'l'omaso. t·ontc di Sa\·oia. Questi, fedc\e alla politica dc\ carciofo, sta \· a pcr,:;uad,:,udo Fede rico I l di consegnare alni la cittit d' I\·rca e i! Cauavesc in feudo imperiale, quando l'imp,:,ratorc mori. Int a nt o la guerra <l'Alessandria Ìn\·clen iva i Ghibellini coutru i Gudfi: n~ d i certo potc \·ano intiepidire i rancori dopo l'ingiur ia ddl'onibile troko: la gabbia che fu prigione al sett imo Guglielmo di (l!onferrato. Coi Guelfi. che parevano buou baluardo contro i cugi ni Savoia, consentì Aca ia e, d'accordo, eont,:,stMouo certi dritti che . gi.ì dai g iorn i elci vc:cchio ~l;nchcsc. )lonferrato vant;w;l sul castcllo d' fvre:i . = 301 =
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