L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I+'ESPOSIZIONE DI TORINO a ben inteso in tutte le sue forme ! Come pare vivo ! Quantunque ogni particolare, ogni arruffato ciuffo di peli sia reso esattamente, lion si pud parlare d'alcuna piccolezza nella concezione e si pud ben dare a questa pittura di animali il titolo di monumentale >). 11 quadro a firmato e reca la data 1649. Dei due paseaggi del Ruysdael diamo pure un'idea, riproducendone uno. Cosi niuno potra astenersi dall'ammirare la nobilta della composizioiie, 1a bellezza del disegno, il senso di poesia che emana dalla tela; qualita tutte che fecero giustamente dire come iiiuno, ad eccezione del Corot forse, seppe mai al pari del pittore olandese rendere la natura pith espressiva e pith toccante e riprodurre pith completameiite la trasparenza dell'atmosfera. Ma lo spazio incalza, ed io non posso trattenermi, nonche ad esaminare, neppure a ricordare altri nomi dirartisti iiisigni e tele, per un verso o per 1'altro, interessanti. Ac`cenno ap-/ pena al Netscher, di cui in (( 1'arrotino )) 1a nostra collezione ha una gemma ; al Wouwermans, che ha qui alcune delle sue bath taglie, ricche di movimento; al`Van 0: stade; alR1'altro Teniers, di cui a s`quisito un piccolo abbozzo di suonatore di ghiron- (1a ; al Ravefi=tein, un po' freddo, ida ndbile e corretto ; all#nterno di una chiesa gotica clel Saenredam, con figurine raggruppate intorno al pulpito, dovute al pennello di Adriano Van Ostade, (t quadro dei pii`i belli ed originali ed anche pit`i rari >t (Tacobsen). Giovanni Both na uno dei s`uoi paesaggi pieni ` \di sole ; ne mancano i pittori di I rutta e fiori, che fuS C U 0 1` A E invece meravigliosamente rappresentato il Van Dyck, che del Rubens fu allievo, mentre dell'altro allievo celebre, Giacomo Jordaens, non a traccia nella Pinacoteca. Del Van Dyck discorremmo a lungo quando furono riprodotti qui, su tavole a parte, due capolavori di lui : due opere che - come dicemmo cominciando queste righe - tutte le collezioni d'arte ci invidiano. Ma io non esito a porre alla pari con esse il ritratto a figura intera, al naturale, dell'infante Clara Eugenia, nell'abito nero di abbadessa. Opera austera, nobilissima, d'un sentimento profondo, di una psicologia intensa. E noto ancora un gustoso abbozzo a chiaroscuro d'una DeFIAMMINGA ARTTor`T|o \TAN DvcK (Anversa 1599 - I+Ondra 1641) rono anch'essi Or8O_ j7o!. /17.£3. Gr¢¢c/ie -z7c7i9c!mo. 91io d'01anda ....... SACRA FAMIGI+IA Passiamo dunque nelle vicine Fiandre, orgogliose anzitutto del 1oro Rubens. Ma del grandissimo pittore, tt del gigante che afferr61a iiatura a due mani e la baci6 sulla bocca sensualmente, senza darsi pensiero di esprimere 1'inesprimibile, ne la bellezza recondita delle cose )); del gentiluomo, che fu anche accorto diplomatico e fu familiare a re ed a principi; di questa magnifica, esuberante tempra di artista, di cui esistono pit`i di duemila quadri, e tutti di valore, mentre alcuni sono capolavori, 1a nostra Pinacoteca poCo Possiede, e quel poco non basta a rivelarci`tveramente la grandezza del Pittore di Aflversa (1577-164o). Basterebbe peraltro il movimentato e fantasioso e spiritoso abbozzo dell'apoteosi di Enrico IV Per lasciarci intravedere a quale artista ci troviamo di fronte. +® Aperitivo Savoia i9 Sf.ecialita Brevettata della I)itta C.TE CHAZALETTES e`,, C\. -Torino GRAN PREMIO ESPOSIZIONE MILANO 1906 i)ostzione., La Saowa F¢77¢}.g/a.a, che qui riproduciamo, e che, oltre alla virtii intrinseca del dipinto, appare interessante per lo studio dell'arte Veneziana e specialmen`te del Tiziano. Del Cadorese essa ha infatti la risonanza, 1'armonia prdfonda, il colorito succoso e caldo, inentre i` tipi ritraggono:della sensualita veneziana, per quanto qui temperata come conviensi ad un artista aristocratico, quale fu`sempre il Van Dyck. Non pud dirsi invece aristocratico Davide Teniers, il giovine (16Io - 169o), nelle sue tipiche e 8ustose scene di iiiterni e sovratutto di taverne. I+a nostra Pinacoteca possiede alcune tra le opere migliori di questo ar-. tista, che seppe elevare a dignita d'arte la trivialita voluta dei soggetti, ` conseguendo la fama di grande nell'arte sua. Spiritoso nel modo di dipingere, come czcc7{c! 4rc¢ a/]c!¢c7ic. aouto nella osserva-` zione, egli si com=i piacque di ritrarre. uomini volgari, resi da lui anche pii`i volgari per una certa tendenza a contraffare, ad acceiituare il 1ato comico delle cose, rasentando la caricatura. 11 quadro che riproduciamo pud dare un'idea della verita di quanto affermiamo; rna non pud rendere la gustosita del colore, della pennellata franca ed incisiva; del fare sommario, almeno in confronto con quello di un Mieris, di un Gerardo Dow o di un Van Eyck, rna bastevole per rivelarci un artista di talento, che osserva la vita serenamente e che col sorriso su] 1abbro, 1a coglie ne' suoi lati pith umili e pid pittoreschi, non lasciandosi andare all'acre mordacita di un Callot, od all'ironia feroce di un Goya. Assai bene rappresentato in alcuni dipinti di natura morta ¢` a,1tresi Giovanni Fyt, ricco di vigore, originale e succoso. Stabilimento Balneo-Idroterapico e Istituto di Cure Fisiche s£±!!±) "LA PROVVIDENZA„ t:£±!isi> TORINO - Via XX Settemb[e, N. 5 - Piazza Paleocapa - TORINO MEDICo DIRETTORE: Dott. I. JORIO - 266 -

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