L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

L'ESPOSIZI0NE I)I '1`ORINO Un,ora Vi presento con piacere il signor Ernest Pourtauborde. 11 nome ce lo dice oriundo (1el] 'aspra e pittoresca regione cle' Pirenei. ed egli lo a infatti. Ma E. Pourtauborde nacque in Algeri. Con quella sua aria d'uomo corretto e abitua,to assai piti a vivere tra le conversazioni di vita d'Oricntc all'Esposizionc La, gra,nde " Kermesse „ concessionario generale di tutto il difficile e vasto c`6mpito di trovare novelle forme di diq vertimenti; di eccitare con nuove foggie la curiosita dei visitatori; di istruire anche; di completare insomma, con ricchezza di allettamenti quellagrande opera di educazione civile e quella ponderosa e ardita indagine del proprio valore, 1umeggiato dal valore altrui, che 6 una esposizione interna,zionale. '11 Pourtauborde intui tosto quale partito si poteva 1-icavare dalla divisione del terreno affidatogli sulle due r;ve del Po. E quella a siiiistra pens6 di ridurre ad un (( parco di attrattive meecaniehe >), ad una speeie di grande tt Kermesse occidentale )), destinando la pal-te a destra del fiume ad una magnifica evocazione degli usi, de' costumi, de' metodi di fabbricazione, delle industrie, de' piaceri, di quanto costituisce -in una parola --1a civi]ta orientate, od almeno di una buona parte dell'Oriente. Perche se 1'Indi`a, 1a Persia, il I;ahore ed altre regioni non potranno figurare in questa spec`ie di mostra etnografica colta nel vivo de]1'a7,ione, Una veduta dell'insieme. :iastao[°otgt:i Cohr:ann°£:ztartao:: fda£St::::Sd°± £em£:::::::t:,tT;amvoafc::dsef e6 aftait°,L=; ::t£:]o a::]£go£:cn££,d'[=`::tttr:' dd:it:g;:i:;£;rTau:::i c:#€r::I;s;uvofv:-:+g;:'ntda`°i;i Fot. CctI.acctolo Citc}ie « AngustoN ERNEST POURTAUBORDE teristici : ]'Egitto, ]iord africano; il Ma,daga`scar, il Congo, il Senegal, il Dahome}T, i| Ni_ ger, 1a, Colonia eritrea per 1'Africa de] centro; 1a China, il Siam, il Giappone,1'IndoCiiia per 1'Asia. Ora immagiiiate voi la vasta area di cinquemila metri quadrati in un fermento di vita, ricco di pittoreschi e di caratteristici contrasti ; immaginate, al1'ombra dei palmizi, le 1)ia,Iche casette raecolte intorno al minareto, (Ion1. c I a voce cl] ioccia del muezzin i]ivitera 08ni giorno i fedeli al raccoglimeiito e alla preghiera ; i brevi angiporti e le bottegucce ricche di stoffe, di amuleti, di oreficerie, di babbucce, di mobilucci, di pitture, che burelli giunge e si diffonde per le strette viuzze` percorse dai gravi e dondolanti cammelli, dai picco]i asini trotterella,nti, e piene di acuti gridi eccitatori di mercanti e di monelli ? Ed ecco pith in la un'altra visione, piti melaiiconica forse, rna non meno caratteristica. Una selva di capannucce protette da strani feticci, sotto le quali si svolgono ancora i segni di una c`ivilta ancora in gran parte quasi primitiva: all`e figure nervose ed agili di Tunisia, di Algeria : agli occhi pensierosi, ove sembra concentrarsi un pensiero costante, che a come il fatalismo della razza; ai c`andidi sciamma, istintivamente gettati intorno alle flessibili musculature con tale intuizione del pjttoresco da rendere invidiosi i migliori nostri artisti ecco succedere le faccie larghe, nere e piatte, illuminate spesso da due occhi stupefatti e da uiia bianca chiostra di denti, atteggiata ad un riso infantile, idiota eppure simpatico, degli uomini del Congo, del Senegal, del Niger, dcl Dahomey, dai corpi spesso tendenti alla piiiguedine e ricinti appeiia da una fascia intomo alle gambe, quando ::.:;:i..P;e.r ,::Tfjrjo_j utna mquqn.tita i,'?1+tri luoghi interessanti e carat- pure le foggie del vestire europeo lion riescoiio a dare uiia ;en]n-;-1i;-i; 1a Tuiiisia e l'Algeria per la vita orientale del di grottesco a questa primitiva barbarie. Esoiio alti: ;=;i:-,-o-=;~i;i;: EGITTO I,a Scuola I+a Gran Moschea - 246 - I,a Sala degli spettacoli 1a vita intima vi si palesa piL`1 sinceramente ed` anche pii`i brutalmente ; ed aiiccjra ulla volta, assistiamo a s|)ettacoli 1)o|)olari, a giuochi festivi, a ftmzioiii religiose, tra 1'irrompere assordalitc- (lei tan-tariin e dei tambui-i, iiel1' esasperalite alteriiarsi di iieiiie 8utturali con lo stridulo clamore dei rozzi fl-auti.

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