L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I,'ESPOSIZIONE DI TORINO una (( Deposizione )) che ricorda assai nella composizione 1'affresco del santuario di Varallo e che, ritenuta per opera del Bramante, esul6 a Parigi nel famoso saccheggio operato dai Francesi nella nostra Pinacoteca (saccheggio di cui dicemmo nel numero di dicembre u. s.), e finalmente il quadro che qui riproduciamo. Esso raffigura la Vergine col bambino, cui un Santo vescovo, Martino, off re una mela. A sinistra un altro santo -probabilmente S. MauEooo-°°°ouq I:l]T`)„„,:;(y. nita della Scala in Casale Monferrato. E certo tra i quadri del grande pittore di Valduggia questo a dei pith interessanti. Non occorre in fa,tti essere dotati di uno squisito senso d'arte per comprendere di primo acchito tutt; 1a nobilta della composizione, persino forse eccessiva in certe euritmie; tutta la dolcezza espressiva e la bellezza dell'insieme e dei pa,rticolari di questo dipinto. I+e testine paiono immerse in un'atmosfera di sogno. Le figure GAUDENZIO FERRARI (1484-1550) I,A MADONNA FRA SAN rizio - e ai piedi del trono della Vergine un puttino, c`he suona 1'arpa. 11 quadro, dipinto in legno, misura in. I.98 d'altezza per I,24 di larghezza. Le figure sono quindi grandi al naturale. 11 conte Baudi di Vesme, direttore della Pinacoteca, ci avverte, nelle diligenti note che illustrano il catalogo, come 1'opera nel 187o fu venduta alla nostra Pinacoteca dal pittore Orlandi al prezzo di lire ventimila, e che appartenne primitivamente alla ConfraterMARTINO E SAN MAURIZIO sono come estranee alla scena, di cui soil parte; aiizi quas-i estranee le une alle altre. Certo siamo lontani dal vigore di espressione drammatica, dal movimento, dalla ricchezza di atteggiamenti delle due altre vaste opere dj Gaudenzio Ferrari, esistenti nella Pinacoteca : tt la Crocifissione Jj e (( 1a Deposizione )). Ma se anche la compostezza dell'insieme, e la caratteristica, cui accennai, potessero costituire un difetto (e sarebbe errore il crederlo, dato anche il soggetto) basterebbero la dolcezza quasi - 212 -

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