L' Esposizione di Torino: Giornale ufficiale illustrato dell'esposizione internazionale delle industrie e del lavoro 1911

I,'ESPOSIZIONF, DI '1`ORINO Mummia - Testa di vecchio. Orecchini, anelli, eec., eec. premio zille ]uiighe fatiche. . . La tomba era intatta. . . ricca, di nale. Perche c[ui'.gli oggetti er.alto oggetti ...- F,h I no I Ma s'era trovato in un eorridoio, ehiilso ol-dillarli, metterli ill evideitLza, th uiia pc>rta, e nel cori-idoio erano gia alcuni oggetti -ad esempio Donde la necessit:`i di uiio spazio un ]etto ~--- ehe inducevano a grfliidi speranze. Allora s3guilnmo il capo. Impossibile aprire la stretta porticina. G]i I,giziani avevano un sistema. di chiusura, per cui ci fu giuocoforza segare il 1egno. F,d entr.|mmo nella tomba. Ah! questa volta ci trovavamo veranieiite di fronte ad un luogo intatto ! I,a tomba era quella clel signor Kha, sovraintelideiite ai lavori nella necropoli di Tebe. Carica importante, come ella vede, data la rnagnificenza, 1a vastita del 1uogt> e il culto straordinario per i morti, praticato dal vecchio F`g.itto. F, con Kha, Myrit,h... - Un none di donna dolce al 1abbro. . . e pieno di poesia aiiche per iioi profani . . . ~ 'l`ra(1otto vorrebbe d].re presso a poco tt 1'`q.mata jj. CioJ:I 1a moglie di Kha„ seppellita accaiito al marito, con tutte le suppellettili della casa. Avremmo dovuto las:iare, per le conveiizioni speciali con 1'Iiighilterra e c`on 1'F,gitto, meta dei lii~imerosi oggetti ririveiiuti al Museo del Cairo. I buoni uffici di quelvalentjssimo egittologo, che t`: il Maspero, - iioii mai dimentico della sua patria ~ fecero si che 1'Italia potesse avere per intero la preziosa messe. A lui quindi dobbiamo grande riconoscenza ed a qualoun altro. Di un oggetto soltanto ci privammo, ed era dovere il farlo, senza nepNecropoli di Tebe -Valle di Deir el Medinet: punto dove fu scoperta la tomba di Kfe¢. alla rinfusa; conveniva iiivece catalogarli convenieiitemeii.te. maggiore. Vuole riveclerli? . . . 11 racconto a finittt. Ed io, costretto ad affidarmi alla memoria, poiche ogni nota presa sul mio taccuinQ potrebbe eccitare i sospetti dell'uomo illustre, che gia sc-mbra temere un'intervista, non giuro affatto che esso sia scevro da inesattezze. Ma che farci! Lo Schiaparelli ha inviato la sua relazione al Ministero. Cid bast6 a lui. 11 suo dovere era compiuto. Non troverete infatti in alcuna rivista del tempo una relazione di questa scoperta, che oggi ancora desta tanta curiosita non solo nei dotti, rna tra la folla domenicale ; quella folla domenicale cosi simpatica che, dallo studente liceale alla sartina, dal soldato alla fantesca, dal contadino c`he s'inurba, all'impiegato di stato, rec`a una nota di vita, tutta infiorata di iiigenue esclamazioni di meraviglia, nei nostri musei. 11 prof . Schiaparelli mi accompagnaallastanza mortuarifl di Kha e mi lascia a meditare e ad ammirare: cioe mi ]ascia solo coi miei spi-opositi. Ma, iiel congedarsi, sembra alicora rivolgermi una muta preghiera. tt E sovratutto, per carita, non parli di me,1asc`i da parte l'idea dell'intervista ! . . . ji. Come vede, io 1'ho semplicemente obbedito. Ma che farci ! Forse egli, compulsando i vetusti papiri iionhamaisaputochel'(tonn'est j amais trahi que par les siens j>. ::u€se::aj:eL: :::i:C i:::raed:S:;:: :::tsr:o:T,:[[i:::u::1 C:i'ueitL ::;1,:1: r::s:1;iLeqcLi:1:L1|i:1:rs:t:1; :toor]:¥ce%r]L:`To6;::e:v:c:i: :o°Lnrt:r¥::::r:a:nTetLa::i]: n£::Lnn°c: r: dE:Lp: ]a,mdsoe:: te::tno: - I,),t) -

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