I,'ESPOSIZIONE DI TORINO 1'incrociarsi di motti e di ¢/o¢os de £¢ZJJe. Vari signori, in abito di societa, bevono, fumano, e tra le spirali azzurre del dolce veleno intravediamo una sontuosa camera da pranzo - cui pure andra unito il none del I,auro -in istile del 16oo, o giti di li. Evidentemente c'e festa a palazzo. Ed eccoci infatti nella grande sala da ballo, ove un grande concerto preludia alle danze. Cia il maestro, che raffigurera un qualche celebre virtuoso, a al pianoforte : ed al suo fianco ecco un'altra celebrita che si accinge a cantare. Intorno a cessato il fruscio delle ¢o¢.Je#es superbe; 1o stesso scintillio dei diamanti sembra attenuarsi colle ultime risatine d'argento, con 1'ultimo bo7¢ 7#o£. Nel grande raccoglimento d'ogni principio di concerto (in sul finire il raccoglimento non a pid lo stesso: se c'e ancora non a prodotto dall'attesa, bensi dallo sbadiglio) rifulgono soltanto gli specchi e le grandi cornici dorate, in una profusione di motivi decorativi, in cui aiicora una volta vibrera la fantasia, del Lauro. I+a camera da letto della signorina, che ci apparira, in abito mattinale, ed una "¢47seyy, tutta gioli; ed i 774¢#"eg"¢."s, tra i quali non a affatto impossibile che abbiansi a trovare visi ben conosciuti, dovranno essere cosa veramente artistica, tale da produrre un'illusione di vita. Ma alle difficolta si va incontro col sorriso sul labbro. Nel periodo di preparazione il Ceragioli ebbe compagni il Giani ed il Pizio. Artisti del mobilio come il I,auro, il Valabrega, il Martinotti di`.edero ormai tale saggio del 1oro valore, da indurci soltanto a pensare a nuove meraviglie; quanto poi all'opera di abbigliamento a una falange, che comprende tutti i pith bei nomi dei nostri sarti e sarte e modiste, quella che Gli schizzt di Ceragtold Per i diorami.. ST]T+LIL SRTA:I iorAL. gioiosa dei giochi e dei trilli di dieci o dodici bimbi, che invano uiia ZJo„%e inglese cerca di disciplinare, mentre due balie si pavoneggiano Ira quella ricchezza di nastri e di trine, che da qualche tempo va diventando cosi caratteristica, completano, nel nome del Martinotti, questa mostra, cui un solo Dio deve presiedere : il buon gusto. tl tl A Ora a facile 1'immaginare quante difficolta debbansi superare ; quanto lavoro si debba compiere, quanto si debbano scervellare coloro ai quali fu affidato 1'arduo compito di preparare quest'esposizione. Sono circa centoventi i disegni, che dovra fornire il Ceravoile contribuire volenterosamente ad attuare 1'idea. Dal De-Gaspari al Finzi, dai Rosa e Patriarca al Beraud, dal Righini al Sapelli, dal Cauvet alle sorelle costa, dal Gioberge al J esurum, dal Bounous al Calligaris, dal Carosso al Norzi, alla Conso1a,ta, al Miedico, al Gaidano, al Barabino, al Bajetto e via via tutte le grandi case, ove sgorga quel torrente di eleganza, che corre per la citta, che invade la provincia, che tocca paesi Iontani, e ci a giustamente invidiato, furono concordi in quest'opera di grazia e di eleganza. £e gy¢74d cgr¢. dell'ultima moda dira qui pith alta che mai la magica parola, che fara sussultare ogni cuore di donna. E voi, signori mariti, abituatevi sin d'ora ad essere un po' compiacenti, se forse troppo a lungo vi si tratterra nelle gallerie del palazzo fatato, e 91i occhi delle vostre donne si fisseranno troppo avidi su questo paradiso terrestre accendendo desideri e speranze. Dio mio ! pensate che ogiii cosa ha il suo lato buono ed ha la sua parte cattiva. Eva, a vero, si accontent6 di una foglia di fico. Ma vedete un po' quanti dispiaceri ebbe ugualmente il gran padre Adamo ! E. FERRETTINI. I la,vori di finimento agli edifici dell'Esposizione Lavorandc> alle arricciature. _- i ;I Z -- Fra capitelli, medaglioni e mensole. i.i
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