I,'ESPOSIZIONE DI TORINO Gli architetti Molli, Salvadori e Fenoglio seppero invece valersi di elementi n_ostrani, ed ebbero, nella scelta, quella virtti di sacrificio, che a di pochi. Restrinsero imf atti volontariamente il campo del cimento. E vollero essere simili a quei concertisti, che su un tema dato vanno improvvisando le pith ardite parafrasi. L'elemento primitivo, cui essi si proponevano di attingere, era gia per se troppo ricco, troppo sovraccarico di decorazioni per andare pith oltre. Ed essi seppero semplificarlo. Alla fantasia si era dato troppo 1'¢G.7'c7, per rinnegare di proposito una grande parte del passato. Ed essi seppero frenare certi slanci, per ricondurli entro limiti pith ragionevoli. Ricomposero ad unita organica mille disparati elementi. E trovarono armonie ed diamo non essere necessario il commento della parola, per dimostrare quale partito gli ideatori dei piani e degli edifici dell'Esposizione seppero ricavare da quell'infittire di maschere e di rosoni, di cartoni e di figure, di ghirlande e di festoni, dalla colorita vivacita di cupole e di balaustre, di atrii e di porticati, che c`;r;tterizzano il nostro barocco. Ma d'un altro elemento vuolsi tenere conto. Dell'ambiente. I,a nostra collina ha, nel profilarsi sul cielo, nel terreno e nella vegetazione (vari e movimentati) e nello specchio stesso delle acque `.del Po qualche cosa che richiama alla mente certi motivi delle nostre migliori costruzioni architettoniche. Di qui un'armonia diffusa, tina successione di accordi vivaci e vigorosi ad un tempo in cui I FASTIGI I)EI, PAI,AZZO DEI,I+'INGHII,TERRA accordi forse impensati : certo nuovi. Conviene infatti aggirarsi lentamente per i vasti locali, donde erompera domani una affermazione di potenza e di fede nel progresso delle industrie umane; conviene esaminare con attenzione i particolari architettonici, che oramai vanno disegnandosi nel candore degli stucchi, per vedere di quanta fantasia e di quanta ric`chezza pud ancora essere fonte uno stile, che appunto per la sovrabbondanza, che lo c`aratterizza, pareva doversi considerare assai piti come un'affermazione isolata di potenza e di audacia, che non, per la sua originalita sfrenata, una pietra miliare nella via dell'architettura. Niuno pens6 mai d'altra parte a negare al barocco quel caratteiedimagnificenzaedigrandiositachesonogloi-iadellaRomapapale del Seic`ento. E noi, riproducendo alcuni particolari degli edifici, ereRIUNI0NE AI)RIATICA I)I SICURTA £::. 4F=:_d,i.4ssi:uA::zi?,:: Cap. sociale L. 3.0ljo.000 Raxppresentanza ln Torlno Agenteprincipale: Cav. APNALDl geom. CARLO Via Venti Settembre, Nun. 71 - Telefono 7 - 51 ± Assu me d i rettamente : Assicurazioni di trasporti marittimi e terrestri su merci e valori per qualsiasi destinazione -Assicurazioni sulla Vita dell'uomo e di Rendite vitalizie ~ Assicurazioni contro i danni dell'Incendio per ntro il furto con iscasso. lj±_-_--_ _-_____ -_-__ '_ --------- _ ---------. ` -------.- `` 1'occhio gode e riposa. Cosi quello stesso senso di monotonia, che alcuni temono, quando anche si palesasse sensibilmente non sarebbe ad usura compensato dalla nobilta, dall'equilibrio, dalla ricchezza del1'insieme ? E poi ? Gli architetti stessi desidera,rono un qualche fugace ritorno alle tradizioni. E i palazzi dell'Ungheria, di cui riproduciamo la curiosa ossatura ; del Siam, della Serbia e forse qualcun altro infonderanno una nota di varieta vivace nell'armonico insieme. Intanto 1'attenzione del pubblico si fa pith che mai intensa di fronte all'arduo problema affrontato dagli egregi architetti. E quanto gia appare attraverso il fogliame delle verdi scolte del parc`o e gli assiti, a bastevole a farci concepire le pith grandi e fondate speranze. E. F. ESPOSIZI0tlE IUTERqHZI0uHhE 1911 I TORltlo RAPPRESENTANZE ESPOSITORI - ESCI,USIVITA I,OCA7,IONE TERRENI PER RISTORAZIONI ED ATTRAZIONI - COSTRUZIONI -SMERCIO PRODOTTI -PUBBI,ICITA F]agioniere CALLEF}l FELICE -Via Bellezia, 9 -TOF3lNO - 116 -
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