Torino e dintorni

• • ., I • • • • · Moncalieri, di-Chieri, di Asti, di Valenza e di Casale. Essa si innàlza da una parte, . verso Moncalieri, prima con dolce e poi con pjù rapida falda, al così _detto « Bricco della Maddalena >), che è il punto culminar1te della collina ed elevasi a metri 716;. dall'altra - parte, yerso Gassino, s'innalza allo storico colle di Superga, che misura metri 672 alla base della Basilica. . Il Po - .· chiamato Eridanos· dai Greci, Padus dai .Latini - ha le sue primi ·origini nel ghiac.ciaio esistente sulla falda nord-est del Monviso -(quella sui cui ergesi in elegante piramide la punta che vedesi da Torino) e nel torrentello _che più a nord scende dal monte Granero e dal monte Meidassa. Ma il nome di << Sorgente del Po.» è comunemente dato ad uno zampillo nel sottostante - · Piano del Re, a metri 2041 sul mare, .. ·.. La Dora Riparia, chiamata Duria minor dai Latini, scende dal Monginevro e sbocca nel Po a nord-est di Torino·, dopo un percorso di circa . 96 chi_lometri. ~ . Il suolo qella pianura torinese ha una maggior pendenza verso il Po ed una minore verso la Dora Riparia; il sottosuolo è terreno alluvionale, ghiaioso, permeabile. · · Struttura ed_aspetto della città. - Da Emanuele Filiberto (r562-r58q) e più specialmente ·da Carlo Emanuele _I (1580-1630), ebbero principio quei successivi ampliamenti, che - molto lenti dapprima, rapidi poi, quasi febbrili ai tempi nostri, con mutevole vicenda di sost~ e di riprese - sconfinarono oltre le mura, tutto · attorno alla vecchia cz·ttà, per dare origine alla cz·ttà 1zuova ed alla città 1zttovissi1na. Lo sviluppo edilizio di Torino nei vari tempi -ha J questo di notevole: che la città nuovissima si collega ·a scacchiera ' - co·n la città nuova, .cotr1:e questa si collegò colla città vecchia ( r). Salvo la n1aggiore ampiezza delle vie, la varietà delle linee architettoniche adottata invece della severa uniformità della fronte di ' intere vie ~- piazze, la leggerezza dei · portici a colonnato ed un (r) Della città romana - .1' Augusta Taurinoru1n (pag. 22),-costruita sullo stampo quadrangolare degli accampamenti legionari romani da Giulio Cesare, ampliata ed abbéllita dall' imper~tore Augusto - si può segnare approssimativame11te la cinta perimetrale delle mura con. i nomi delle attuali vie. · Lato Nord, per _via Giulio, .da via della Consolata, e per .via Bastian Verde, sino al Giardino ·Reale; lungo questo lato aprivasi la < Porta Principalis dextera » ora Porta Palatina (pag.r25); all'angolo di via Consolata e Giulioèrin1essain piena vista la base della Torre angolare Nord-O .vest delle n1ura (pag. r24); presso l'angolo Nord-Est, lungo via Venti Settembre (Giardino Reale) era il Teatro Romano (pag. 128) . ..:__ Lato Est, dal Giardino Reale alle Torri Occidentali del Palazzo Madama (fra cui aprivasi la Porta. Decumana, pag. 38) e, per una linea mediana tra vie Roma e Accademia delle Scienze. - · 1 Lato Sud, da questa linea, per via S. 'feresa e Cernaia, al corso Siccardi; lungo questo lato aprivasi la Porta detta Marmore a nel Medioevo. - Lato Ovest, da via Cernaia, per. corso Siccardi e via della Consolata, a via Giulio; lungo -questo lato apri vasi la ( Porta Praetoria », detta Se g usi ria nel Med.ioevo. . I lati Nord e Sud, i maggiori della cinta romana, misuravano circa m. 770 ciascur10, i lati Est ed Ovest m. 710 ciascuno; lungo lo svolgimento perimetrale sorgevano 29 torri,. oltre le 8 delle- quàtt1-'o porte principali nominativamente indicate. La Torino medioevale, spopolata, immiserita (pag. 23), non si ampliò oltre la città romana, della quale conservò la planimetria. - • • .. - , . • •

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