Torino e dintorni

.. • . . . . - - 24 -· I' l'invitta bravura delle truppe e della cfttadinanza, vigilanti alla difesa di Torino, e per l'eroismo di Pietro Micca (pag. 114), l'umile soldato minatore da Sagliano nel Biellese, il quale la notte del · 29 agost-0-, per _precludere il passo agli invasori, si seppellì con essi sotto le rovine di -una , galleri·a della Cittadella. In aiuto alla città stremata giunse il principe Eugenio; e l'assedio ebbe termine il 7. settembre collà gloriosissima vittoria di ·Madonna di -- Campagna riportata dai due principi di Savoia, Vittorio Amedeo II . ed Eugenio, sui Francesi. - In .ad·empimento di voto, fu dal Duca eretta la basilica di Superga (pag. 154) sulla collina di Torino, ove i due Principi sabaudi erano saliti per osservare il campo nemico. - Ed ,a Madonna di Campagna (pag. /165) per la bicen- , tenaria commemorazione fu eretto sulla piazza della chiesa un eloquente monumento, nel quale Leonardo Bistolfi simboleggiò l'altissimo sentimento della << Patria >> ·che consacra a vinti e vincitori la terra che. ne accolse le salme. Nell'interno della chiesa, òve dopo la battaglia era stato tumulato il maresciallo De Marsin, comandante supremo delle truppe francesi, ricordatovi da una . \ . lapide, altra ne fu apposta in memoria degli ufficiali francesi cadu~i sul campo. ·- Similmente nella chiesa di Lucento (pag. 166) fu nel 1906 in?-ugurato un monumento, dello scultore Luigi Cal- . derini, inspirato al concetto dei tre eserciti commemoranti, · tra i - simboli della pace, l'aspra battaglia del 1706. . Nuove occupazioni straniere ed t1na lunga dominazione francese ebbe a soffrire Torino in seguito alle invasioni delle -trupp·e della prima Repubblica francese . Occupata dai F1rancesi nel 1798, fu presa dagli Austro-Russi ·nel maggio 1799. Rioccupata dai Francesi dopo la battaglia di Marengo, Torino nel 1802 . fu unita · alla Francia e fatta Capitale del Dipartimento del Po. _Questa do.- minazione cessò colla << Ristorazione >> del 1814; ed "il 20 maggio il re Vittorio Emanuele I entrava in Torino, abbandonata nel 1798 da suo fratello Carlo Emanuele IV, per rifugiarsi .nell'isola di ' , Sardegna. · In ·memoria del ritorno dei Reali di Savoia fu 4 • eretta la chiesa deJla Gran Madre di Dio (pag,. T 41 ). F Spiriti eletti ed animi virili, pensatori e poeti, patriotti tutti, avevano intanto yagheg~iato nuove forme di go~erno e gettato il seme di un patriottismo nazionale; da ciò i << Moti del Ventuno>>. Dal Ve1ztuno al Qua1~a1ztotto -il ·.germe attecchì; e nel 1848 re Carlo Alberto sostenne apertamente la << Causa d'Itali~ ». Da Tori1~0, il 4 ma~zo 1848, egli promulgò lo Statuto; ed· il -23 dello stesso mese bandì dalla Loggia Reale, in piazza Castello (pag. 40), la guerra per l'indipe11de11za italia11a. ' Dal 1849 al 1861 tutti gli sguardi dell'Italia furono riv'olti al Piemonte ove regnava V-ittorio E11za1zuele . Il, il Re Galantuotno, · e dirigeva la politica italiàna il conte · Camill9 Cavour; e Torino avvivò in un solò concetto il pensiero d'Italia e ne raccolse in un solo nucleo tutte le forze . ·· J ) ( / • I I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==