Torino e dintorni

• I I .... • • Secondo la cronaca Malleacense sembra che fin dall'868 su quella vetta esistesse un piccolo Santuario contornato da celle abitate da cenobiti., L'esiste11za di questi primitivi edifizi sarebbe avvalorata dalla scoperta fatta, nei sotterranei della chiesa abbaziale dal valoroso architetto D'Andrade, di ·una antichissima cappelletta scavata nel vivo sasso. Però l'origine vera della celebre abbazia risaie ai tempi di Ugone di Montboissier, nobile Alverniate, che la fondava nei primi anni .del , secolo xi. Il monastero edificato da Ugone doveva sorgere nella parte sud del tr1onte, nel luogo ora occupato dai PP. Rosminiani, ed · è ricor-dato da alcune. masse murarie semplici, severe. Gli edifizi che sorgono al nord della chiesa sono invece posteriori e vennero eretti nel secolo XII allorquando la nostra abbazia, avendo più di 200 case monastiche alle sue dipendenze, aveva acquistata tale importanza ' • • f da essere distinta fra le quattro prin1e d'Italia. Di quest'epoca si può considerare t Sagra di San Michele. l 'i111ponente edifiiio rettangolare, collocato a mano sinistra di chi sale alla Sagra; esso è rimarchevole per le sue finestrelle bifore di carattere schiettamente romanico, e doveva servire da foresteria ed anche da quartiere per· gli uomini d'arme. Alla stessa epoca si possono eziandio ascrivere i resti della cappella di un cimitero distante ·un 300 metri circa dalla Sagr':1 Ingranditosi il 11.1onastero e moltiplicatosi il numero dei monaci, si ser1tì il bisogno di possedere una chiesa più ampia. La vetta del Pirchiriano era già tutta occupata dalle costruzioni primitive; per costruire un tempio più vasto, ·i mon,aci d'allora altro mezzo non videro che quello di distruggere la chiesa di Ugone e di prolungarne il pavimento verso oriente, sostenendolo .sull'abisso sottostante con robuste fondamenta poggiate .,sulle roccie che si , i11:contrano a 30 metri al disotto . del suolo della chiesa. Sorser<;> perciò, intorno al cadere del secolo xrI, sulle rupi del Pirchiriano quei giganteschi pilastri e quei robusti muraglioni che reggono le volte sulle quali si posano ---l'e tre absidi ed il presbiterio dell'odierna chiesa. Fra quelle colossali muraglie, tutte formate in pietra da taglio, si apre il famoso scalone dei morti tortuoso, rapido, fiancheggiato dalla viva roccia, da a11tichi sepolcri e da ~n ossario. I 121 gradini di questo ~izzarro ed imponente scalone conducono alla porta dello zodiaco, vero gioiello di decorazionè del sec. XII, facente pompa di sculture ed ornati tagliati nel marmo con rara maestria, fra cui campeggiano i segni zodiacali ed ùn 'iscrizione rammentante un magister Nico(aus autore di questo interessante lavoro. ' ... ' • . . (

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