Torino e dintorni

l I • 137 .- trono; la camera nuziale . riprodotta dal Castello d' Issogne; il grazioso oratorio privato della castellana, costrutto con elementi tolti dalla chiesa di San Giovanni di Saluzzo ; e poi la cameretta . . dello scriba. Segue il grande oratorio del Castello diviso in tre parti: la prima per i famigli; la seconda per i castellani, colle volte e le pareti coperte d'affreschi imitati da (1uelli della Sagrestia di Sant'Antonio di Ranverso (pag. 162); ·la terza è il << Sancta Sanctorum >> colla vtilta imitata dalla cappella del Castello di Issogne. - Dal· maschio si scende per una scaletta ai sotterranei dove ' Castello lv1edioevale. • sono le prigioni coi ceppi e le catene, riprodotti dal vero; dai sotterranei, per uno stretto cunicolo, si riesce al fossato, ove llna porticina segreta, o di salvamento, si apre al largo. · Nel castello è un Osserz,atorlo dell'Associazione _Meteorolog·ica Italiana (pag. 86). · ·Varcato, all'uscita dal Borgo Medioevale, il ponte levatoio, si addentri ciascuno, a sua posta, ne~ parco per ammirarne la varietà e leggiadria delle pitt9·i;~sche prospettive interne, la grandio- , . . s_ità · e l'artistico -senso dei palazzi, delle gallerie e dei padiglioni nei quali afferma.fii _1neravigli·osar1zente la ge1J,z·a1e lotta d'ogni produzione della mente e del lavoro umano. · Seguendo invece, appena varcato all'uscita il ponte levatoio del Borgo Medioevale, la strada lungo il Po·, questa costeggia la facciata principale _del Castello del Valentino a due branche di scalone esterno. Oltre questo, dalla grande strada, dagli spiazzi e dai meandri lungo il Po, lo sguardo spazia liberamente sulla collina, sul fiume, e sulla sponda destra di questo, ove l'architettura . . • J • •

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