Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

suo rapido sviluppo civile e del progredire delle sue industrie. Diritto, largo, ombroso, fiancheggiato da una comoda linea ferroviaria, da Torino a Rivoli si stende un magnifico viale, prediletta passeggiata dei Torinesi. D'altronde Rivoli non è soltanto la meta di fugaci scampagnate ; nei mesi della caldura essa pullula di villeggianti che il suo clima arioso e salubre attrae dalla vicina città senz.1 guari distoglierli dalle occupazioni quotidiane. In mezz'oretta di viaggio il torinese si ritrova fra i suoi cari a godere il refrigerio di qualche boccata di ossigeno prima di riprendere le sue cure di commerciante, d'industriale o di professionista. Così, all'estate, Rivoli accoglie una numerosa e distinta colonia di villeggianti e diventa qualche cosa di ciò che per gli antichi Romani era la temporanea residenza di Ostia : non precisamente una spiaggia balneare, ma una piccola Torino, una graziosa succursale del centro maggiore. La spianata che sovrasta al colle è occupata in gran parte da una costruzione a foggia di castello, di vasta mole e di età veneranda ma incerta, essendo stata fabbricata ed ampliata a più riprese ed in varie epoche da diversi architetti, uno dei quali fu il juvara, il cui stile seicentesco domina nei più cospicui monumenti di Torino, e fu perciò opportunamente riprodotto nei palazzi e nei padiglioni costituenti la Mostra torinese Internazionale. Il Castello di Rivoli, dimora estiva e qualche volta sede della Corte di Savoia, fu testimonio di feste principesche e di eventi storici, dei quali si hanno vestigie nelle sue fastose sale. Ma oggi i visitatori che vi accorrono in folla ubbidiscono ad un sentimento di curiosità, d'interesse, ben diverso da quello che può invitare alla ricostituzione ed alla documentazione del passato. - 86 -

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