Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

nelle sue linee generali esteriori Una città moderni ssima, cn1ara e luminosa, creata dalla fantasia degli arti sti e sbocciata dalle nevi d'un lunghissimo· inverno, sorride tra i boschetti di conifere, i viali ombrosi e le aiµole del romantico Parco del Valentino, e getta gli archi di due nuovi ponti improvvisati da una riva all'altra del Po, meravigliato di specchiare nelle sue acque un a se lva così fitta di cuspidi, di edifici dalle facciate linde e bizzarre, adorni di attici e di statue, sormontati da min a ret i e da svolazzanti bandiere. Gli edifici di questa città, che si chiama l'Esposi7ione -- e che, apparsa così rapidamente, rapidamente disparirà, ma non senza lasciar vestigie di gloria e di progresso civil e - racchiudono in seno tutte le meraviglie create dalle svariate attitudini degli uomini, tutti i tesori che il suolo d'ogni paese h·a saputo p.rodm;~e: essi sono museo e campo di gara dell'industria e dèJle arti applicate ai bisogni della vita moderna. In generale questi effimeri palagi, pure onusti di grazia e di varietà, rivelano fra loro una certa unità decorativa che trae partito dalle linee . ampie, snelle e movimentate di quel barocco che negli edifici del seicento -in Torino scrisse non poche .delle sue più belle pagine.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==