Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

quattrocento al settecento, ed insieme alla signorile sobrietà dell'arredo e dell'addobbo si ammirano l'ordine e la sagace distribuzione di tutta la mostra, cui invigilò in persona il presidente de ll a relativa Commissione cav. Luigi Crapon ne, il vero trait-d'union fra la g rande indust ri a serica ita li ana e que ll a di Franc ia, fra Torino e l' operosa Lione. Con ot timo intendimento egli volle che quest'esposizione riuscisse interessante ma anche utile ed istrutPALAZZO DELLA CITTÀ DI PARIGI tiva: ond'è che in essa si coglie in tutte le fasi il lavorìo di trasformazione del bozzolo nel tessuto splendente di riflessi metallici e di mutevoli iridescenze. Accanto alle stoffe multicolori, agli arazzi, ai velluti, ai diafani joulards ed ai damaschi, ec:cò le materie ., ~ prime - i bozzoli di tutte le specie, greggie ed in:. crociate - ed il prodotto intermedio : sete greggi .,. trame, organzini. Poi il macch inario pe r la stagionatura del le sete, gli essicatoi, i te lai, tutt i gli ordigni inerenti a l candeggio, alla tintoria, fi latura e tessitura. Sei grandi diorami, composti con maestria d'arte e con pieno risultato d'illusione dal pittore Giovanni Carpanetto, sintetizzano con espressione di evidenza perfetta la storia di questa nobilissima industria, gloria - 55 -

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