Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

cupa sulle due sponde del fiume circa un terzo della vastissima superficie totale dell'Esposizione, è rischiarata in modo veramente splendido da un numero di fiamme proporzionalmente assai ristretto, mediante un modernissimo impianto di 205 lampade di cui : 188 della potenzialità di 1000 candele ; 15 di 2000 candele e 2 di 5000 - e così per una potenzialità effettiva di 228000 candele azionato da speciali compressori<~ Pharos Auer » ed alimentati da apposite tubazioni in ferro. L'accensione perfettamente automatica di quei fari e la luce calma, costante e dorata ch'essi forniscono, insieme con l'eccezionale economia di consumo che presentano, costituiscono la più assoluta garanzia di praticità e di convenienza di questo nuovo sistema di illuminazione al quale è riservato indubbiamente un grande avvenire, tantochè il Consiglio Comunale di Torino stanziò un'egregia somma per un esperimento stradale (nelle vie Arsenale ed Alfieri) con fari del medesimo sistema. All'Esposizione questa prova si compie per lodevole iniziativa della Società Consumatori Gaz, premurosa sempre di conciliare l'economia dei pubblici servizi col perfezionamento dei sistemi e con le esigenze delle grandi città moderne. Perciò i piacevoli convegni serali all'Esposizione, invece che chiamarsi << serate elettriche ", si àiranno più propriamente << serate luminose >>. l' UPO~lllOffEAl PllOffEIIO Dalle gallerie dei Lavori Pubblici, un solido po.Me in legno conduce al Pilonetto, sulla opposta sp8nda destra, sboccando in un primo vasto piazzale formato a triangolo e racchiuso dai diversi palazzi decorati di sei minareti, di una gra·nde cupola centrale e di colonnati che uniscono i diversi corpi di fabbrica in una sola massa artistica ed armoniosa che spicca sul verde delle colline retrostanti. Attraverso quei colonnati di congiunzione s'intrav- - 53 -

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