Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

confezionatura il pubblico assiste incuriosito e attento, in un'ammirazione a ll a quale forse non è totalmente estranea la grazia de lle giovani vezzose operaie; però, con encomievole antiveggenza, la Direzione delle Gabelle ha fatto apporre ovunque un cartellino : << Si prega di non toccare ». Annessa all 'Esposizione è una grandé aiuola dove si coltiva la pianta del tabacco per uso dei fumatori. Il Vadiglione della Turchia. Tra il colossale Pa lazzo Inglese e la severa costruzione russa sventola la bandiera della Mezzaluna sopra un edificio di piccola mo le, che col suo stile orientale mo resco rompe con un'eco nostalgica di esotismo l'armonica intonazione del barocco. È un padiglione graziosissimo, tutto roseo, con una fronte superba ed un maestoso arco d'ingresso. La Nazione Ottomana non ha una grande industria ; grandi però sono le riserve naturali de l paese, che si potrebbero con maggior profitto coltivare; l'agricoltura vi è produttiva, ma anche più rimunerativo riuscirebbe l'esercizio delle miniere di piombo, di argento e di rame che si trovano nei monti de lla Turchia, se più facili fossero le vie di comunicazione. Vi regna però attiva l'industria tessi le ; in diverse provincie vi si fabbricano stoffe di seta e cotone, di seta, lana e oro ; oltre che per l'industria delle armi, Damasco brilla per . i suoi bellissimi variopinti scialli ; ricchi tessuti di seta ed oro a . disegni arabi e ottime stoffe di lana escono dalle manifatture di Andria ·è Bagdad ; sono rinomate Smirne e Salonicco per ~I-e mantilerie ; Costantinopoli per i pizzi e pei magnifici tessuti di seta; Smirne, Damasco, Beyrouth mandano i loro tappeti per tutto il mondo ; in Arabia si cesella mirabilmente il rame. La Mostra offre uno specchio fede lissimo dei caratteri dell'industria t ù~rca- in queste quattro sale pavimentate di tappeti, ove sp lendidi scial li e stoffe d'oro - 4Q -

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