utilmente collocandovi un'officina tipografica dell'anno '400 in funzione. La .Mostra retrospettiva dell'arte tipografica. Quale ambiente sarebbesi potuto eleggere a sede della Mostra del!' Arte tipografica e del libro nel secolo XV meglio che il Castello Medioevale? Prumuovendo questa singolare esposizione, era conce_tto degli ordinatori non di presentare catalogati e chiusi in vetrine i materiali ed il macchinario in uso cinque secoli addietro, ma di farli vedere in funzione, per cui necessitava cercare e, in mancanza, creare una cornice adatta. Fortunatamente, il Castello Medioevale, col suo borgo, co' suoi bassi porticati, co' suoi addetti vestiti in costumi dell'epoca, era quanto di meglio si potesse sognare ; e infatti la Mostra, per il contorno che la circonda, ha tutto il colore del tempo, e ci illude complètamente che cinque secoli di storia siano stati ingoiati e che si viva ancora nei tempi in cui di libri se ne stampavano pochi e non si pubblicavano altro che opere eccezionali. Nell'antico Borgo la Mostra retrospettiva dell'Arte della Stampa ha turbato la quiete, che spesso è rotta dal martellare delle enormi mazze di legno che maciullano il cencio per fare la pasta necessaria alla fabbricazione della carta. I martelh hanno un colpo secco, ma il persistere continuo fa pensare che non una sola macina sia in funzione, ma che tu~to il Castello sia mutato in una cartiera del quattroéento. "'-. La cartiera comprende due reparti ; nel primq.. si maciullano i cenci e nel secondo gli agitatori mes~·; _ !ano la pasta nel tino, l'operaio lava la pasta colla vergella - una specie di setaccio dalla rete fittissima - forma il foglio e lo passa nella pressa, e ne risulta una carta filigranata che ha nell'interno lo stemma di Torino. Dalla cartiera si entra nella tipografia e si precipita -41-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==