Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

tività industriale, artistico-industriale, commerciale ed agraria de l nostro Paese, e vale come dimostrazione e promessa del rapido e continuo perfezionamento delle maestranze operaie. Uscendo da questa Esposizione e dalla Galleria dell'Elettricità per visitare il Salone del Macchinario, seguiamo la linea curva del maestoso colonnato che fronteggia l'ingresso del Corso Raffaello decorando di un armonioso sfondo architettonico ed accrescendo rilievo e vigoria plastica alle bronzee figure modellate dal Calandra pel monumento ad Amedeo Duca di Aosta. Galleria delle Macchine in azione. A destra del monumento ed in direzione parallela al Corso Massimo D'Azeglio si protende il salone immenso (circa 30 mila metri quadrati) aperto alla Mostra del macchinario - precipua attrattiva delle Esposizioni industriali - alla quale hanno largamente partecipato l'Inghilterra, la Germania, la Francia, il Belgio, l'Ungheria e gli Stati Uniti d'America. Questa Galleria, nella struttura delle sue possenti capriate in ferro, è anch'essa opera di una primaria Casa italiana, la Società Officine di Savigliano. Sullo sfondo di detta Galleria campeggiano i giganteschi gruppi di motrici a vapore della Franco Tosi di Legnano e delle stesse Officine di Savigliano, azionanti ciascuna altrettante potenti generatrici elettriche destinate a produrre la massima parte dell'elettricità utilizzata a scopo d'illuminazione e di forza mot,ice entro il recinto dell'Esposizione. Ed è veramente consolante per la nostra industria nazionale i1 constatare come queste due potenti Case reggano con vantaggio il confronto con le più importanti Ditte forestiere del genere. Un'occhiata genei:ale alla distribuzione degli Stands dà tosto anche all'occhio del profano l'impressione della enorme importanza che ha assunto in questa - 32 -

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