Guida Pratica della Esposizione Internazionale di Torino 1911 (Ajassa & Ferrato)

stria manifatturiera ed artistica, mentre il secondo è destinato all'agricoltura ed alle industrie minori ad essa attinenti. La ricchezza _della prima Mostra è una superba affermazione dei progressi conseguiti negli ultimi anni dalla nobile Nazione magiara nei campi del lavoro meccanico e dell'arte. In vetrine ed in -compartimenti variamente disposti, e tutto intorno alle pareti, è una visione di bardature ricchissime, di cuoi lavorati, di armi, di stoffe di pregio, di metalli foggiati a martello in lampadari ed in vasi, di mobili inestimabili per valore intrinseco e perfezione di fattura. Una curiosità di questo padiglione sono le due fontane - e più propriamente << corti d'acqua >> - ove l'acqua cade dall'alto in grandi vasche di eosin, nel cui centro sono forti nudi in ceramic.a dorata. Nel padiglione minore e nella sovrapposta galleria, che per tre lati lo circonda, sono raffigurati plasticamente esemplari de.Ile razze equine, bovine ed ovine di allevamento dell'Ungheria, ed hanno sede esposizioni forestali ed agricole, di industrie casalinghe, di trasporti, di prodotti minerari, di opere pubbliche di irrigazione, di arginatura. di drenaggio e simili. Di fronte ai _due padiglioni, appiedi al Castello del Valentino, la Mostra forestale dell'Ungheria riproduce bizzarri tipi di costruzioni in legno, alte ed aguzze, di carattere locale. In complesso l'Ungheria partecipa con vere entusiasmo, con ragguardevole e cospicuo concorso al glorioso certame indetto in questo anno dalla Nazione sorella. Uno scampolo di 0landa. . Fianco a fianco all'Esposizione forestale ungherese, e come attratta dalla comu·nanza di tipo, un'esile costruzione in legno con le quattro braccia spalancate in alto richiama in mente il brumoso paese dei mulini a vento e dei pescatori di balene. La slanciata torricella non occupa precisamente lo spazio e il sito - 20 -

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