L'Albergo Modello tipo Alpino. Esposizione di Torino 1911

5` Varallo e poi al Mottarone sul Lago Maggiore e alla Riviera. A loro volta i Clementi hanno inoltrate le loro eleganti avanguardie fino a Santa Caterina in Val Furva (Valtellina)„a 16oo metri sul mare. E accanto a questi pionieri stanno altri audaci che spingono 1'attivita loro fino in mezzo ai ghiacciai: citiamo a titolo d'onor; il Buzzi che tiene albergo dinanzi al ghiacciaio del Porno in Valtellina e il Peraldo pur egli proprietario di un ottimo albergo al Breuil sul lembo dei ghiacciai del Cervino. Abbiamo avuto di fronte alle iniziative individuali quelle collettive; rna scarsissime e non felici. La nobilta torinese fece, alcuni anni or sono, un tentativo a Ceresole: societa venete e lombarde tennero aperti, con gravi sacrifici finanziarii, alberghi nel Cadore, a Misurina e a Borca: e una societa per gli alberghi di montagna era sorta sotto gli auspici dell'Associazione per il movimento dei forestieri, rna nulla ha finora potuto compiere di veramente pratico. Le Alpi nel confronto con la estesissima zona dell'Apennino si possono tuttavia ritenere una regione fortunata. Come spiegare 1'abbandono in cui a lasciata la dorsale apenninica che attraversa da un capo all'altro la penisola? Con la scarsa educazione di quei paesi, rna anche con i poco soddisfacenti risultati che gil gli albergatori italiani avevano avuto in luoghi non certo inospiti ne difficili, e cioe nelle stesse grandi citta mediterranee e costiere. Eppure non a chi non veda quali vantaggi per il viaggiatore e quali interessi per gli abitanti si potrebbero trarre da una diffusione, sapientemente incoraggiata, di buoni alberghi nell'alto Apennino. .,i Qui torna opportuiio ricordare quali siano gli ostacoli che si oppongono al fiorire d.€1.la nuova industria non solo nelle regioni montane rna in tutta l'Italia. Fra gli inconvenienti pih gravi a la difficolta che incontra l'albergatore per procurarsi il denaro occorrente fl far sorgere 1'edificio e a mettere in funzione 1'azienda. Le banche e le societa di credito italiane sono diffidentissime e negano pressoche costantemente il loro appoggio ad iniziative di questo genere. E cid a differenza degli istituti stranieri, degli svizzeri e dei tedeschi in ispecial modo, che sovvengono largamente i loro connazionali. Gli albergatori italiani pur essi sovente, ,quando vogliano far fronte ai propri impegni e non sian prowisti di denaro, debbono ricorrere al capitale straniero. Un altro inconveniente non meno grave a dato dalle condizioni di proprieta edilizia. Mentre in Germania la grande mag-

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