Turinetto Soprano e l'Esposizione Internazionale Alpina di Torino nel Villaggio del Club Alpino Italiano

-4co«I ruzioni mes ·l · li nell 'uspetlo c;,~1 1; 1 :~,?. orno nlla pia_z~clla: mn dalle flnc -1 . I , , no quello um,h ca~ucco di gll f " .''Il piccole e hassc. dal lo loggo llorilo don,;~: ut's e g~r11 !1ii , ,lui rozzi tlipinli di i\lad Il l r ,nnlr, ,., offrono una pura noia d'urlo . é n IH~onn tu·lo PiU"~ana - fra tulio l'um- ~;1:;s~ de~h enormi_ ed i_tlei hianchcggianli su ll e 1 el 1 0 e sfoggi,rntr pom1>osnmc11lo le loro cupo_e ~?raie. 0 l_o hnrocche i1,,eorazioni. F.d il no~_tr o , _,llaggro r1cord11 molli a ll ri ,·illnggi alp'.~' s~nza _es,;cre_ 111 copiit di 11lc11110, poichò lo ~~,'~en~c de,_ locnlr neccs~ari alla )loslra o lo conrz:on , parlrcolari del lcrrcno \ ·i s i opponevano . ~e, lume,~l e . fu opera genia lissima qnella degli •~gegnor, Giovanni Chevalley ed Alfonso i\lorelli ~•1Pop~lo d, aYer saputo. adallaro olle cond izioni e~ le, re_no a fori e pend,o il loro progello e cli ~, c.'.-e po, curai~ con rara diligenz;1 o disinlc1cs,,o la ?OS!ruz,one del Villaggio. ~e per·~ Tur,nello non ò In copia di nessuno d_el nosl n paeselli montani, in esso si cercò cli i·q>r?cJ.ur,:e laluna fra le rorme più carallerisliche dell ruch,teltura alpina nostrana . Così In chiesetta. - « che s i ,,esle d'ombra e di si lenzio• ~o) suo campanile fregiato di una hnroccn n1er1d1a~n! col lello forlemenle sporgente sugli 3:ffresch1_c,n,quccenteschi recanli un'impronta dcli, arte d,. G_auclenzio Ferrari, e r11pp1-esenlnuli I Annun_c,az,one, la l\"ati\'ità e l'adorazione dei Re hfag1, rammenta moltissime chiesetle valdos~ane ~ \'lllsesiane; così la rozza croce, che sor"'e ~hnanz1 alln chiesa, ci richiama ad nitre c,'O";:i incontrale su per le valli montane. La fontana della piazzeUa in\'ece, fregiala collo s1emma dei D_elflni, è la fedele riproduzione dell a fontana d r Jon,,enceaux (Oulx) . ln tulio il complesso insomma s i cercò di rie,·ocare sempre e nella linea e nelle Jli'Oporzioni me! riche ed esteliche le cos~ruzioni de~ nostri paeselli alpini. Ma dove più ~1 appre~za il buon gusto e la genialità degli ingegner, costruttori si è nella felice ricerca dei diversi particolari e nella fusione dj essi in un unico tipo, corrispondente alla realtà, percbè come d iceva Giuseppe Giacosa • la vita. civile non si manifesta. solamente nelle forme arcbitetfoniche e decorative degli edifizi , ma discende ai più minuti particolari dell'ordinan1ento interno della casa, della mobilia. e degli utensili • . Ed è per questo che s i provvide a far ,·enire espressamente da Ca lalzo i n1obili e gli allrezzi vari per orredru·e la. cuci na cndo l'ina, che si fece arrivare dall e Volli di Lanzo e d i Vallournancbe il mobiglio cbe doveva occupare la camera. cubicolare del tornitore di Viù e che ad animare ìl Villaggio, oltre che il t ornilore Yennero chiamali il paniera.io di Voca (Valsesia) e la piz1,eltoia di J7ohello (Va lsesial e le latti vendole di Cogne cd 1111 !Jel lipo di gu ida a riposo, racendo loro ,·h·c;;tire i pilloreschi _costumi locali. * • * Volei e che foccion10 ora. 11 na. breve scorsa per Jc viuzze del Villaggio\' S'intende che daremo solame nte uno sguardo ai fabbl'icali , cosi dall 'esterno. Ciò che di bello G di buono ossi cont engon o ci J'iservereino cli dire in un prossimo parng1·nfo. . Dallo sll'ndnle provi11ciulo (ohe in nitri lernpi o 1111 ,·ialo dol Vulonlino, cito corTO pi nncl(glnn lo n llnnco del Po) 1111 comodo ~onllcro, i11lngliu lu rrn ,·<•ce hie co11if1•re ed 1111 h1•l vl\'nin di loncr·o pinnlicello, risulo dolccmonle ulln pinzzol 111 ilo\'o hn_ $CdO ,il M111_1ielpio od_ /Jjll'O i s uoi bnllo;1li In c hu,\:si:l. Nl'l stl hro o:sscrvwmo, nllu nos tra s ini s lt'n il Hirugio Al1>i no. 1111n lwlln <·oslruzionc in )(•"no tipo dei 1•if11gl di olla monlng1u1 o cito, po ria l~ più lardi a cunt dellu Seziono l,igure dt'I C. A. J a! ~olio di Pugo1-ò, ser,·ir:iL di ri covero ngl i 11li>i~ n,s 11 cho s , 1·ochernn110 ,n ([Uollu r·ogiono delle Al1>ì ~lm·ittirne; poi, ~boccnndo su ll a pi azza inti lolnla a Q11iolino Sella, ci I1·0Yinmo di fronte alla Casa del Comune, precedulu dll 1111 soltoporlìco, nel qunlo slllnno esposi i gli ulbi e gli tn•_,•isi d'aslo; uccunlo ò il negozio della 1i iz1.ctlarn. In nito, di llunco al )[unicipio slu un grande Cabbriculo, che rico1·da eslernnmen lo i grundi caso,ii delle Va ll i Cadorine: atl esso si accede per una porla angol111·e o se ne 1>uò nsci ro dalla pnl'lo op1>osta ~u di un altro stradone n mezzo di unn grad innla. Completano il !alo ;u. pcriore della piazzelln alcuni piccoli edifici, ùo,·o appnrentemenle trovano poslo l'oslerin « co11·;. ne,·itnhile richiamo della bottiglia, donde il ,·ino sprizza ad arco nel biccllie1-e acca nto •, la ,·ivcndila dei lubacchi, il « Bureau cles Gnicles •· Alti-i due fabbricali, dislacculi dul r imunenle, al di lì, della stt-ada s111ieriore d'accesso, contengono In latle1·ia e le abitazioni di alcuni monl.ana,·i di Culalzo. Giil in basso invece, nl disollo della chiesa, sorge un casolare costruito cli lronchi d'albero, separalo dal suolo per mezzo di can1l.- terislici sostegni di pietrami, quali s·i ncon tr·ano di frequente in certe vallate d'Aosta. Dieh'o 111111 Chiesn, nitre casette ancora, copia te pii, s1>ecialmente su esemplari delle Valli di Lanzo, ro,·- mano la Via alla Cascala, che s i sonlo rumoreggiare nel fondo; nell 'opposto lato vecchi cnsola1·i, colle povere lobbie guarnite dei caratieristici flori rossi, coll'orticello ch iuso dalla s iepata primitiva, prospettano il gronde stradone proyinciu le. L'insieme di lutle cruesle costruzioni copre un'area di circa 1200 mq. Il selcinto della piazza, i muriccioli di pietrame, i sedi li costitui ti da semplici tronchi d'albero, il rustico apiario, il caratteristico gar/Jin delle Va lli di Lanzo, In slitta invernale ed nitri modestissimi accessori vnlgono ad inlegrru·e il carattere emi nenl.emenle alpino del Vi llaggio. Qua e lii poi, alcune iscrizioni nu,- rali noi viottolo recondito ci fanno conoscoro che anche las!!i1 tnlora lo loti.e e le passioni umane turbano la pace .l ocalo. Un fega toso mulconlento, ad esempio, ha h'occialo un: • libo~" il Sì11diclt ! • col cnrhonc nero. che in p/Jrle s i ò tentato di cancellare; dall'allro lato un s uddito fedele. l, a invece lun cialo un evv ivn nl Jl o ed alla classe del 1884. Con linnando poi noi v ioUolo , vi polr/i copilnl'o di leggere lnnlo nitro acl'ifte cd illconli cd intcressunti , ll nchò 8bocc,herete alla grad inalo. o<l ullu sl,i·ndolla, cito sollo· passando alla Cascato, vi cond11 r rlt 1111on11ncnlo ulln provinciale, ripio111binndovi nollo vila lurhinosn e fohhrile dell'l~sposir.ione, 111ont1·0 In voi s i fn strada uno s trano senso di noslu lgiu dolio lontano vello scinl ill anli o venunenle quiolo, paciflcho o solenni sollo l 'alto so le di agost,o,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==