N. 4. - WAGNER. P RELUD IO E :\IORTE D 'boTTA dall 'opera Tristano c Isotta, (' -... ~.. ~ICCARDO \V agner nao:que in Lipsi a il 22 ma ggio 1813 e mo rì :~in Venezia il 13 febbra io 188,. In ordine di rap presentazione, Tristauo e Isotta è la sesta ope ra del Wagner e segu e il L obengrin , con un inte rvallo di 15 anni. L' impulso a scriverla venne al Wa gner dall a lettur a di una ero- 'la';'1 di Gottfried di Strasbu rgo . Nel 18 57 il maestro int er ruppe la composizione di S ieg fri rd per ded icar si a Tristano t lso tta. Il secondo atto fu. nella massima parte, compos to a Ven ezia dall'est at e del 1858 alla primavera de l 1859. L' op er a, fini ta nell'agost o dello :t esso a nno , non fu rappresentat a che il IO giug no 186 5 nel Feat ro Rea le di Monaco, sotto la di rez ione di Han s von Bùlow, protagon ist i i coni ug i Schn orr. Trista no e I sotta r imase l' ope ra prediletta del maestro, appu nto pe rch è fu quella che g li diede maggior tr avagl io pe r far la esegu ire . Per sommi cap i l' argom ent o dell 'opera è il segu ente : Isotta, moglie del re Marco di Cornovagl ia, per vend ica rsi di T rist an o che ha ucciso in batt ag lia il suo prim o fidanza to, Mor old, g li dà a bere un filt ro di morte . Invece, per uno scam bio oper at o da Rrangania, la fida compagna di Isott a, T ristano insieme con l otta t raca nna un filtro d' amore. Un del ir io strapotente invade l'anima ed i sensi dei due giovan i che, dime nt ich i di t ut to, son o SOrp resi nell e braccia l'uno de ll'a lt ra da re Marc o e dal tr aditore Melò. Ne segue una breve lotta. Trist ano è ferito ed è truspor - :.1to nel suo ant ico castell o dal fido scudie ro Kur ven al do. Colà è raggiunto da Iso tt a e da re Mar co al qu ale Brangan ia ha r ivel ato lo scamb io del filtr o. T roppo tar di. T r ist an o è g ià fatto cadavere ed !so tta spi ra in un ult imo inno d'amo re bac iandogli le labb ra e animi. AI dr amma si potrebbe applica re come ep igr afe la celebre canzone del Leopardi : Amore e morte. Il. preludio, tessuto sul t ema prin cipale dell'opera, che espri me Un intenso desid erio amoroso , è qui r iattaccat o al finale dell'op era -tessa con felice tr ansizione, t anto più felice in quanto, come è n.oto, il preludio non ha un a vera ch iusa e pe r eseguirlo sta ccat o Il uole richiamar e a mo' di conclusione la frase dell a mo rte di SOtta. Qu ale mi zl iore conclusione inv ero dell'inter o br ano dell a lllOn e, in cui, dopo g-Ii sp asimi della pass ione terrena, Isot ta asSOrge alla contemplazione dell' amo re eterno che le irradia da lle
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