Salone delle feste: [programmi dei concerti sinfonici]. N. 1(4 maggio) - n. 31(31 ottobre)

-ita, che r ideva e da nz ava « sui ve rd i p ra t i, all' o rl o della fore sta, ot to i l cielo azz urro, n ell a campag na so leggiata. Lagg iù, a ll'o mbra Ielle piante , al mor mor io del le frasche, allo zampilla re della so rt ent e, egli st abili coll a na t ura un acco rdo, si senti uomo capace . nco ra di un ingenuo godi mento » . Ett o re Berlioz commenta non men o poeticamente la Sin fon ia e I arra le visioni che l'audizione di questa provocava in lui: IO T DIPO. _ . Lo svegl iars i di sentimenti lieti e sereni all' aspetto dtlla campagna . - I pas to r i s i ag girano per la camp agna suomdo le pive, st ormi d 'uccell i passano in alto fr usciando, grosse n ibi velano a tratti il sole, poi si dissi pano, e su i pr at i e sui b ischi pio vono to r re n ti di luce . 20 TE~(PO . - 111 ri va al ruscello. - Se nza alc un dubbio il maest ro ha com post o qu es t'andante me raviglio so, men tr e, ad agiato s ~ ll ' e r ba , cogli occhi al cie lo e le o recch ie int ente, inebbr iato dei mille echi di suoni e dei m ill e ri flessi d i luce, g ua rdava ed asco lt ava , e le p iccole onde del r uscello, limpide come cr ista llo, go rgo · gliavano sommesse co ntr o i ciottoli . . , " e 4° TE~IPO. - Rit rovo di campagnuoli. Temporale. - Si rlJ e e si balla al suono d i una corn amusa; l'arrivo di una comi , tiva di alpigiani dagli zocco li fer rati, che coincide col cambiamento del ritm o da tre a due te mpi , dà una maggiore animazione alla festa. Si g ri da, si co rr e, si salta, si ba ttono le man i, le chiome volazzano a l ve nto , quand'ecco il bro nto lio lontano del t uono getta '? ~pa ven to nella folla. El' ur agano si a ccos ta, ing rossa, scoppia t erribile, sconquassa, sconvolge. ) 0 T EMPO _ Canto pastorale. Gioia dopo il temporale. - L'uragano è cessato, la natu ra so rride d i nuovo , i pastori r ito rn an o e si chiamano l' un l'al t ro, il cielo ridiventa se reno, r in asce la calma e colla c?lma tornano a ris uon are i ca nti ag res ti dalla dolce melodia ch e riposa e pac ifica l'animo scoss o dall' orro re della scena pre cedente. •Ton pag o di quest o, il Berlioz ra ffron t a la Sinfonia Pastorale C?lIe egloghe di Teocrito e di Vi rgi lio, e con ch iude all a superiorItà del Beethoven : « Oh ! il poem a del Bee th ov en I i suoi lun ghi periOdi col o ri ti, i su oi profumi, i suoi ragg i, i suoi s ile nzi eloquent i, I.s uoi vast i o ri zzo nt i, i suoi n as con digli n e' boschi , le sue mes s i d oro, le sue nubi rosa t e, le sue pianu re immense!... E que l r iposo profondo di t ut t o ciò che vive, e qu ella vita deliziosa di tutto ciò fihe riposa ! Il ruscello bambino che sal tella ga r renJo inco nt ro al U1ne ! Il fiume, pad re delle acque, che maestoso scorre incontro a l ~are! E l'uomo compa re, l'uomo de i campi, ro busto, se mplice, reli - ~I?SO, colle sue ga zza rre interrotte d rl la t empesta, coi suoi te rro r i, COI : uoi inn i d i riconoscenza ... Velate vi la faccia, o poveri g randi poeti : la lingua che parlate è pura ed a rmon iosa , ma vo i non

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