Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

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Le ESPOSIZIONI del 1911 . . • .. ~ 'I • ,, Roma ~-- Torino - Firenze • .. • . Rassegna illustrata delle Mostre indette nelle tre Capitali per solennizzare il Cinquantenario del Regno d'Italia, compilata a cura di GUIDO TREVES @ @ @ @ @ @ @ @ • .... . :-. .. • -~~ • • • • . .. • ..- MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI r9rr. • • Jt vi . . .. • •

PROPRIETÀ LETTERARIA ED ARTISTICA, I diritti dz· riproduzz·one e di traduz ione sono riservati per tutti i paesz: compresi· la Svez ia, la Norvegia e l'Olanda , Copyirght by Fra telli Treves, r9rr. Tip. Fratelli Treves. • -.. - ------------· -~ I ..11• I ' .- • "'

- I, • INDICE DEGLI ARTICOLI E DELLE INCISIONI. ESPOS1ZlONE Dl ROMA. Mostra di Belle Arti aValle Giulia. Testo: B1sTOLFI G. L'arte spagnuola, 178. CALZA ARTURO. Come nacque l'Esposizione di Roma, 2. - L'Esposizione di Belle Arti, 67. - Com'è ordinata l'Esposizione di Belle Arti, 94. CERVESATO A. Il tempio di Cossovo, 283. C1vrn1N1 GUELFO. L'arte giapponese a Roma, 132. LANCELLOTTI ARTURO. L'arte inter nazionale nel palazzo Bazzani: Gli Italiani, 332. - La Mostra di Antonio Mancini, 373. - L'arte internazionale nel Palazzo Bazzani: Gli stranieri, 428 . PASCOLI G. Inno a Roma, I18. PETTINATO CONCETTO. La Mostra degli Indipendenti, 298. QUADRI RIPRODOTTI. BAZZAR<' LEONARDO. I vecchi a Chioggia, r3+. BELLONI G10RGIO. Libeccio, 135. BRASS hALICo. Le maschere in Piazzetta a Venezia, +13. BuRNE JoNES EDWARD, Lo specchio di Venere, 428. L'amore tra le rovine, 429. CAMBON GLAUCO. Trieste nella notte d'aprile, 391. CAPUTO ULISSE, Il balletto, 232. CARLANDI ONORATO. A lba nova, 232. CAROZZI GIUSEPPE. La fine di un giorno; Mattino d' ottobre, 233. C1ARDI BEPPE. Alla fonte , 390. CoLEMAN ENRICO. Sul Gran Sasso d'Italia, 264. - Cavalli selvaggi, 265. CoRONALDI UMBERTO. L'ovile in montagna, 412. CosTANTINI VIRGILIO. Vecchia bretone, 334 . D1scov0Lo A . La casa dei gufi, 26+. - La voce del Centauro, 333. ERULI ERULO. L'alba del 23 ottobre 1867; Gli ee>i di Villa Glori, 247. Gwu FRANCESCO. La processione del Sabato Santo a Pisa, 135. MANCINI ANTONIO. Antico costume olandese, 373. - Ritratto; Autoritratto, 374. - Costume rococò, 375. - Innamorala, 376. - Suonatrice, 377. - Il brindisi, 378. M1n ZANETTI GIUSEPPE. Acqua stagnante; Tranquillità, 3.j.7. ORTOLANI AUGUSTO. Campagna lombarda, 13+. PENNASILICO GIUSEPPE. Marina, 265. PIATTI ANTONIO. Olandesina, 185. STELLA GIUSEPPE, Vecchia orante, 334. STUART 5IND1c1 FRANCtSCA. L'età dell'oro, 390. Tosi ARTURO. Poesia campestre, 247. ZuLoAGA IGNAZIO. Autoritratto; Lucienne Brévol nella Car111en, 430. La 1Wos tra degli i1tdipe1tde1tli: AGAZZI ERMENEGILDO. Le sorelle, 299. - La famiglia del pescatore, 300. BoMPARD L. Ritocco, 299. - Ritratto, 300. FERRAGUTn-V,scoNn AooLFO. Confidenze ; Donne Iagana lavoratrici di cestelli, 298. STATUE RIPRODOTTE. APOLLONI ADOLFO. La Scoltura che trae dalla roccia la forma e la vita, 3q. BENLLIURE MARIANO. Il magnifico gruppo del Toro, 278. - La Gitana; Ritratti, 279. Ci.LORI Curno. Resurrezione, 412. DANTINO NICOLA. Signora, 365. MAYER GIOVANNI. Scherzosa; Bimba, 365. MoNTEVERDE GIUuo. In alto l'anima, 177. SoRTINO SAVERIO. li mozzo·, 365. ZoNZAR BRIANO PEDRO. Il pensiero ellenico, 412, PROGETTI E PADIGLIONI, Progetto del Palazzo Bazzani, 67. - Planimetria; dettagli e ritratto dell 'architetto Bazzani, 68, 69. - Panorama generale (disegno di Aldo Molinari, 85-92. - li Padiglione della Germania, 70, 84. - il Padiglione del - !' In'gh ilterra , 70. - Il Padiglione dell'Ungheria, 70, 84. - Il Padigione dell'Austria, 70. - Il Padiglione della Serbia, 283. INSIEME DI SALE (INTERNI). LE SALE DELLA GERMANIA: Kel/er, Resurrezione; Rocltling, Sbarco in Cina; Otto Marcus, Ballerina; Von Bartels, Lavatoio bretone, 168. LE SALE DELLA SvEZIA: SALA ZoRN; SALA ORVERMANN; Sala dei vari artisti svedesi ; li bronzo di Milles nella sala Zorn, 169. • LA MosTRA DI ETTORE Tno (3 inc.), 2181 219. LA MOSTRA DI MARIANO BENLLIURE (5 inc.), 278, 279. SALA DELLA MoSTRA DI GIOACCHINO SoROLLA, 330. SALA DELLA MosTRA DI JosÉ BENLLIURE, 330. NELLA SEZIONE SPAGNUOLA, 331. SALA DELLA MOSTRA DI ANTONIO MANCINI, 331. SCENE INAUGURALI E FESTE. lavori della Giuria per la Mostra di Belle Arti, 71. - L 'Ambasciatore d' Inghilterra ali ' inaugu razione del Padiglione Inglese, 94. - Il Re inaugura il Padiglione Austriaco, 97. - l naugurazione del Padiglione Francese, 109. - Visita dei Sovrani e dei Granduchi al Padiglione Russo, 145. - Inaugurazione del Padiglione Russo, 146. - Inaugurazione del Padiglione Spagnuolo, 178. - Inaugurazione del Padiglione Giapponese, 132, 133. - Il Padigl ione della Serbia, 283 . - Il commissario Duca di San Pietro e gli artisti dell'Accademia Spagnola, 179. Mostra Retrospettiva a Castel Sant' Angelo. Testo: CoLASANTI ARDUINO. La Mostra topografica, 124. PETTINATO CoNCETTo. Alchimia e medicina, 342. DE Rossi Sc1PIONE. Curiosità alla Mostra Retrospettiva, 378. INCISIONI. Pianta generale, 21. - Castel Sant'Angelo, 38. - I Sovrani visitano i padiglioni, 93. - li Re si reca all'inaugurazione del Congresso fotografico in Castel Sant'A ngelo, 116. - La Mostra topografica, 124, 125. - · Il treno del Papa, 202, 203. - Sala delle arm:, 301. - Alchimia e Medicina, 342, 343. - Il corpo di guardia del 600, 367 . - Le oliare; La gh igliottina, la man - naia, ecc., nei sotterranei, 379. Mostra Archeologica alle Terme Diocleziane. Testo> CALZA ARTURO. L'Esposizione Archeologica e le Terme Diocleziane, 34. PETTINATO CONCETTO. Una Mostra imperialista, 410. INCISIONI. Le Tenne Diocleziane, 34, 35, 36, 37 . - Veduta generale delle Terme Diocleziane, 205. - Un raffronto fra la donna antica e la donna moderna, 241. - La Sala della Grecia; Foro romano di Thugga, 407. - Ricostruzione dell'Ara Pacis; Una delle sale principali, 408. - La Mostra dell'Austria; La sala della Spagna, 409. - Una Mostra imperialista, 410, +u. - Il ·corteo storico, 42r. Mostra Etnograficae Regionale di Piazzad'Armi. Testo : BIÀDENE GIOVANNI . I Congressi di Roma, 98. - Il Congresso internazionale della Stampa, 146. - li Congresso degli Italiani all'Estero, 242. - Il Congresso feminista, 274. BISTOLFI G. li Padiglione delle Marche, 356. CALZA ARTURO . L'Esposizione Etnografica e l'Esposizione Regionale, 171 122. - La musica a Roma nel r911, 138. - L'inaugurazione del Monumento a Vittorio Emanuele II, 199. - Il Padiglione Piemontese, 214 . - La Mostra del Risorgimento, 386. CIVININI GUELFO. Un viaggio attraverso l'Italia alla Mostra Etnografica, 156 . CmuNDINI A. (Giorino). Che cosa gli Italiani commemorano nel 191 I1 3o. - Le feste per il Cinquantenario, 82. - Il Natale a Roma, I14. - Correndo dietro alle inaugurazioni, 159. - Lo "Stadium,, inaugurato, 210. CoRSI MARIO.• L'Arte Toscana a Roma, 290. CuccHETTI GINo. L'Arte Veneta ali' Esposizione, 309. DAMERINI GINo. Il Veneto a Roma, 101. D' URIO NINO. Il Padiglione Lombardo d'Arte Retrospettiva, 77. - · T esori d'Arte Lombarda, 188. GizzI RmIOLO. Il Torneo Storico di Roma, 206. LABBATI ALFREDO. Il pubblico a Piazza d'Armi, 306. - Capodimonte e Santa Lucia, 388. LANCELLOTTI ARTURO. L'Arte internazionale nel Palazzo Bazzani: Gli Italiani, 332; Gli Stranieri, 428. LARCo RENZO. La Sardegna all'Esposizione Etnografica, 266 . LUCATELLI LUIGI. La Mostra delle Scuole per l'Agro Romano, 236. MAMTEGAZZA VIco. Le Esposizioni . ... attraverso i secoli, 1+. MoRASSO .MARIO. Una corsa attraverso Roma e al "Foro,, delle Regioni ,,, 180. INCISIONI. PROGETTI E LAVORI (prima delle inaugu razioni), 3, 4, 5, 6, 17, 18, 19, 20, 33, 39, 40-41, 51, 158, 346. GRUPPO LmIBARDO. - Il Padiglione Lombardo, 77, 781 188, 189, 190, 307. PIEMONTESE. - Il Pad iglione del Piemonte, 122. 214, 215, 216, 217. VENETO. - Venezia a Roma, 100, 101, 103, 156, 309, 310, 3I11 3121 313 , 314. ToSCANO. - Il Padiglione Toscano, 277, 290, 291, 292, DELLE MARCHE. - Il Padiglione Marchigiano, 225, 277, 356, 357, 358, 359. DELLA SARDFGNA1 1811 182,227,266,267,258,269. DI SULMONA, 157. FAENTINO, 157. MAREMMA TOSCANA, 157. DELLE PUGLIE, 181. DELL' ABRUZZO E MOLISE, l 82, 22 7· DELL' UMBRIA, 225. CAMPANIA, BASILICATA E CALABRIA, 322, 323, 324. DELLA LIGURIA. - Il Padiglione della Liguria, 321, 424, 425. DELL' EMILIA E ROMAGNA . - Il Padiglio1re del- !' Emilia e Romagna, 133. NAPOLETANO. - L'intero gruppo napoletano, 388, 389. SICILIANO, 180, 394, 395, 397 . ALPINO, 289, 396. STADIUM. - I lavori, 76. - L'inaugurazione dello Stadium alla presenza dei Sovrani; li corteo delle scuole elementari, 209. - Veduta generale dello Stadium sulla via Flaminia, 293. PADIGLIONE DELLE FESTE. - I giovani delle scuole in attesa del Corteo Reale; 11 Corteo Reale entra nel Salone deile Feste, I17. - I Sovrani _;naugurano la Mostra Etnografica, 120- 121. PANORAMA GENERALE (disegno di A . Molinari). Mostra delle Regioni in Piazza d'Armi, 85-92. - Veduta Generale dell'Esposizione Etnografica, 315. FESTE, INAUGURAZIONI, CONGRESSI, ECC. Sovrani si recano alla solenne seduta in Campidoglio, 81. - I Sovrani arrivano in Campidoglio, 82. - La seduta Reale in Campidoglio, 83. - La visita dei Sovrani di Svezia, 127. - Le staffette dell'Audax, portano l'omaggio di Roma a Torino, 151. - Il 1Torneo storico, 207. - Il Corteo storico, 421. - Gli operai montano la colossale statua di Vittorio Emanuele II, 7. - Il Monumento a Vittorio Emanuele II, 187. - Davanti al Monumento mentre si attende il Corteo Reale, 199. - Formazione del corteo dei Sindaci; Le bandiere dei reggimenti italiani intorno ali' Altare della Patria, 200, - La folla dopo l'inaugurazione; Intorno al gruppo " del!' Azione ,, di Jerace, 201. - I Sovrani inaugurano il Padiglione Veneto; I Sovrani inaugurano il Padiglione Emiliano , 152. -- Il pubblico è ammesso dopo l' inaugurazione ali' interno del Padiglione Veneto; I ~ovrani si recano ad inaugurare il Padiglione Lombardo, 153. - Il Congresso a r tistico, 961 98. - Il Congresso dei Sindaci, 99. - Il Congresso Goliardico, I14. - li Congresso internazionale della Stampa, 147- - Il Congresso feminista 242, 273, 275 . - II Congresso degli Italiani all'Estero, 243. - Le reginette di Roma e la proclamazione, 3801 381, 399. - li giardino zoologico nella Villa Borghese, 19. - Gli ambasciatori Tittoni, Barrère e il sindaco Nathan in attesa della Missione Militare Francese, 115. - L' Esposizione musicale al teatro Costanzi, 138, 139 . - Il corso dei fiori ali' Esposizione di Piazza d'Armi in omaggio ai Sindaci italiani, 210. - Inaugurazione della Mostra delle scuole per i contadini dell'Agro Romano, 212. - La Mostra degli stranieri, 296. - Il pubblico domenicale in Piazza d'Armi, 306. - La Mostra del Risorgimento Italiano, 387, - La Medaglia commemor;,.tiva de l Centenario, 206. - I manifesti artistici, 13, 114, 382 . RITRATTI. Angelo Guazzaroni, Augusto Ginssini, 52. - B. Stringher, Bentivegna, C. Sa!varezza, 24. - Enrico di San Martino, 1. - Ernesto Nathan, 2. - Ettore Ferrari, Ferdinando Martini, G. Potenzani, 24. - Giuseppe Pagnani Rusconi, 52. - Guido Baccelli I 2+. - Marcello Piacentini, 52. - R. Lanciani, Riccieri, Scialoja, 2+.

ESPOSIZIONE DI FIRENZE. Mos t ra del R it ratt o I tal i ano. Testo: CAPRIN GIULIO. La Mostra del Ritratto italiano sizione Internazionale di Floricoltura, 6r. chiusura dè lla Mostra del Ritratto, 406 . QUADRI RIPRODOTTI. e l'EspoAvanti la DOLCI CARLO. Ritratto di, Fra Arnolfo di Bardi cavaliere Gerosolimitano,· 154. FABRE. Vittorio Alfieri e la contessa d' Albany, 263. IL PuLZONE (Scipione da Gaeta). I figli di Paolo Giordano Orsini,• 184. KAUFFMANN ANGELICA. In famiglia, 263. LoNGHI ALESSANDRO. Dama veneziana, 63. Ritratto di. Alessandro Dal Borro, già attribuilo al Velasquez, 66. RoTARI PIETRO. Principessa Elisabetta di Sassonia, 2Sr. SusTERMANS. Francesco 11 figlio di Cosimo II de Medici, 63. Mostra Retrospettiva di Belle Arti. QUADRI RIPRODOTTI. BELLONI GIORGIO. La vita nel porto, r 73. G10L1 LUIGI. Baroccio Pisano, 173. JoRJS PrERO. Figlie di patrizie e figlie di plebe·e, 170 . MARIUS P1cTOR (Mario De Maria). Notte a Venezia, 172. VnRr PAOLO. Le mummie, 172. INCISIONI. Palazzo Vecchio: Quartiere di Leonora da Toledo, 62; La prima sala del quartiere, 64. - li Grande Tepidario, 62. - La Loggia dei Lanzi all'arrivo del corteo; Il duca di Genova col si ndaco di Firenze, 65. - Una delle sale; Sala con i busti di Cifariello; Reparto scoltura; L'ammirato nudo dello scultore francese Ber, 14r. lVI os t ~ a d i Fl or i eo l t ura. Testo: CAPRIN GIULIO. Arte e fiori a Firenze, 170. INCISIONI. Le Ninfee; Un viale; La grotta delle Ninfee, 171. Gruppo delle bande e fanfare di tutti i reggiment i del presidio di Firenze, r 55. - li manifesto artistico, 22. RITRATTI. Marchese Filippo Orsini, Ugo Ojetti, Marchese Carlo Ridolfi, 6r. - Nello Tarchiani, Vincenzo Valvassori, 62. ESPOSIZIONE Dl TORINO. Testo : ARCARI PAOLO. La Germania a Tori no, 354. - Il Palazzo del Giornale, 414. - Concludendo: 1898-1911-19 .... 43r. BASSI MARIO. li Padiglione del Siam, 220. - La Mostra dell'Uruguay, 234. · - Dal Castello Medioevale al Palazzo della Stampa, 294 . BERRINI Nrno. Una visita a ll'Esposizione che nasce, 2 7 . CASTELLINI GUALTIERO. La Mostra della "più grande Italia '! , L La Marina, 284; II. La Guerra, 316; III, Gli ltaham ali' Estero, 348 . CoMANDINI A. (Giorino). Le ongm1 de l[' Esposizione 10 . Il fallito sciopero operaio· all'Esposizione, 75. -' "Se io fossi Re,. J I 42. - Le nuove inaugurazioni, l 75. - Sempr_e inaugurando!. .. 19r. .- Continuano le inaugu• raz1on1, 194. - Dal risveglio torinese al tramonto del torne :> romano, 238 . - Da Torino a Roma e.... viceversa, 252. - Coi Turchi a Roma e con ali Alpinisti a Torino, 269 . - Il Palazzo della Stampa a Torino, 276. DEABATE GIUSEPPE. Dove sorge l'Esposizione, 26 . - Ai Portici di Po, 126. - La Mostra del!'Arte Tipografica, 196. DE Amcrs EDMONDO. Torino, 130 1 148. D1 SAN ~!USTO LUIGI. Bambole e donne all'Esposizione, 326. D'URIO Nrno . Il Padiglione e l'Arte decorativa · Ungherese, 165. - Il Padiglione del Belgio, 228. - Nel fa• diglione della città di Parigi, 260. - La Scuola degli artieri milanesi, 426. · FRACCAROLI A. L'Esposizione d'Arte umoristica, 254. MoRASSO MARIO. Il programma sportivo, 46. INDICE" PONTI GIAN GIACOMO. Nella Galleria delle esper ienze elet- •triche, 282. SAVORGNAN DI BRAZZÀ F . L' Industria ali' Esposizione di Torino, 79. SoBRERO MARIO. Impressioni notturne al!' Esposizione, 258. - Divagazioni sull'Esposizione, 370. THOVEZ ENRICO. Nel Padiglione della città di Parigi, 162. - La Mostra Retrospettiva della Francia, 250. - Il problema dello stile moderno, 350. . ToGA-R.,sA. Il Villaggio Alpino a:!' Esposizione, 197. Ritrovi preferiti all'Esposizione, 244 . - I Moretti ali' Esposizione, 302. PADIGLIONI 1TALIANI. Esterno: AI Pilonetto: Veduta gt•nerale dei Padiglioni del- !'Agricoltura e degli Italiani all'Estero, 12. - Il Palazzo delle Feste, 27. - Il Palazzo delle Industrie Artistiche, 42. - ll Palazzo stabile del!'Arte della Stampa e dei Giornali; I Padiglioni delle Ferrovie e dei Lavori Pubblici, 43. - Lo "Stadium ,,, 47, 136-137. - Il Padiglione della Moda, So,· 270. - Panorama generale delle Espo· sizioni dell'Industria e J'el Lavoro, 53 a 60. - Il Gran Piazzale d'Onore della Mostra degl' I.taliani ali' Estero e delle Industrie,; Il Palazzo delle Industri e Manifat. turiere, 73. - li fillaggio Alpino, 108 1 197 . - Il gra n Ponte Monumentale, r 19 . - Il Padiglione della Stampa, 196. - Il Padiglione della Fabbrica dei Tabacchi, 204. •- L'Albergo del Touring, 270. - Il Padiglione della Marina, 284 . - Facciata del Palazzo del Giornale e della Stampa, 295. - Il Padiglione della Guerra, 316. - Il Padiglione degli Itali ani a ll 'Estero, 348. - Il Palazzo delle Feste, 405. Interno: La grande galleria delle macchine, 28. - Il Salone delle Feste e dei Concerti, 4 2 . - Veduta interna dello " Stadium 11 46. - Decorazioni per il Salone delle Feste, 110-r t r. - Cimelii del Ministero del Tesoro, 186. Nella Galleria delle Macchine in azione ; Galleria Internazionale di Elettricità, 222 . - L'ingresso principale al Pilonetto, 246. - Chiosco della Manifattura dei Tabacchi, 237. - Padiglione del!' Industria delle Lane; Padiglione del!' Industria della Seta, 248, 249. - Galleria delle Macchine, 248 1 249. - La Sezione della Co - lonia Eritrea, 253. - Padiglione degl' Italiani al!' Estero, 280. - Villaggio Medioevale, 281. - Galleria dell'Agricoltura, 297. - Nel grande Salone del Libro: lo Stand della Casa Treves, 3o5, 414. - La Galleria della Mostra collettiva del!' Indust ria del Lavoro, 308 . - !llarina: Galleri e dei cannoni, 327 . - Galleria dell'Elettricità; Padiglione della Stampa e del Giornale, 344 . - La Mostra dell'Italia nella Gall eria dell'Elettricità, 345. - La Mostra della Somalia Italiana nel Padi glione " Italiani all'Estero,,, 349. -- La navigazione fluviale e aerea al Pilonetto, 360. - Padiglione della Marina Ita liana : La corazzata '4 Roma,,; L'incrociatore II Ga ribaldi,, ; La corazzata u Saint-Bon 111 285; La corazzata ' 1 Vittorio Emanuele 11 ; Il 111oderni ssimo incrociatore "San lVlarco 11 ; La corazzata "Lepanto.,, 286; 360; 371. - Nel Padi• glione del Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio (3 inc.), 426. PADIGLIONI ESTERI. Ester110: Il Palazzo del!;,. Francia, 8, 23, 74 1 123, 1 36. - Il Palazzo della Germania, 8, 23, r37. - Il Palazzo del Belgio, 91 108. - Il Palazzo dell'Inghilterra , r 1 1 3281 403. - Il Pa lazzo dell'America Latina, 72 1 235. - Il Palazzo della Repubblica Argentina, 72. - Il Padiglione dell'Ungheria, 741 165, 230, 329. - Il Padiglione della Città di Parigi, 162. - Il Padiglione della Turchia, 204 1 404. - li Padiglione del Siam, 221. - Il Padiglione della Russia, q3, 253. - Il Palazzo del Brasile, 319 . Interno: Nel Padiglione della Città di Parigi: Una delle grandi .Sale; Una collezione di Ventagli, 162. - li primo Salone; La Sala dove sono esposti i famosi "Gobe• lins ,, ; Salone Impero; Sala dei SèHes, 163. - Sezione inglese delle Macchine (2 inc.), 229. - Nel Padiglione del!' Ungheria (2 inc.), 23 r. - Nel Padiglione dell'Inghilterra (2 inc.), 27r. - Galleria delle Macchine, 36r. - Interno del Padiglione della Repubblica Argentina, 280. - Una sala del Padiglione T ede• sco, 28 1. - Il Gran Salone d'Onore, 353. - Nella Galleria dello Sport, Sezione Francese e Tedesca, 308. - I prodotti della Tripolitania e Cirenaica, 4or. - Giar• <lini francesi al Parco, 405. - Il Gran Salone d'Onore nel Padiglione della Francia, 417. . , RITRATTI. A. Badini-Confalonieri, A. Bianchi, C. Ferrero di Cambiano, Costa _di Polonghera, D. Orsi, E. Campredon d'Albaretto, E. Daneo, E. Royer, F. Bocca, F. Rignon, 2 5. - Frola, 1r. - G. Albertini, G. Gazelli-Bruco, G. Sacheri, 25. - G. Salvadori di Wiesenkofl~ Pietro feno• glio, 28. - R. G. Cattaneo, 25 . - Riccardo Braida, 28. - S. Casana, 25. - Ste :ano Derville, rr 2 . - Stefano Molli, 28. - Teofilo Rossi, ro . - Tomaso Villa, r. QUADRI RIPRODOTTI. BoucHER. Scen e campestri, 262. C1ARDI BEPPE. Cavallo a l sole, 423. CRESSJNI CARLO. Dal Col di Marjelen, 423. FRAGONARD. L'abbandono; L'amore coronato, 261. GoBELINS. Le quattro stagioni, 260-6r. INAUGURAZIONI. La so lenne ir~augurazione dell'Esposizione, t r3, 120- r 2 r. - Inaugu razione del J:'adiglione dell a Città di Parigi, 129. - Inaugurazione del Padiglione del la Francia, 161. - Inaugurazion e del Padiglione Russo (3 inc ), 174. - Inaugurazione del Palazzo della i\locla, 191. - li Padiglione del Belgio inaugurato dalla principessa Laetitia, 21 r. - Inaugurazion e del Gran Salone del Giorna le e della Stampa, 276. - Inaugurazione del Nuovo Ponte Umberto I, 385. CONCORSI. Il grande Concorw Internazionale Ginnastico, r67. - Il Concorso Internazionale di Musica (3 inc .), 138-1 39 . - Il Concorso Ippico internazionale (4 inc.), 195. - l i Concorso mondial e dei Pompieri (3 inc.), 340-34 I. VARIETÀ. La planimetria generale delle Esposizioni del!' Industria e · del Lavoro, 8-9. - I manifesti artistici, 13, 22, 142. - La sponda sinistra del Po con vis ta del Castello llledioevale e del Valentino ove sorge l'Esposizione; Il Valentino, 26. - Nel cantiere degli scultori e decoratori, 29. - La seduta del 27 marzo 186 1 nella prima Camera Itali ana in Torino, 3r. - L' opera di difesa contro gli incendi (3 inc.), 44. - L'Esposizione di Torino sotto la neve (4 inc.), 45 . - li banchetto della Lega Franco -Itali ana di Pa r igi, 49 . - I bersaglieri di guardia nel recinto durante lo sciopero, 75. - La visita al l'Esposizione dopo il banchetto; L'imponente corteo passa in Piazza Castello, 95 . - I lavori al grande Ponte i\lonumental e s ul Po, 104-105. - La vita orientale e la grande Ker· messe (5 inc.), 106-107, 383. - Ved uta di Torino con l'Esposizione, 123. - I giornalisti ita li ani ed esteri intervenuti al banchetto, 144. - Veduta del Monte dei Cappuccini, q8. - Omaggio dei ginnasti france si al monumento di Vittorio Emanuel e (2 inc.l, 166. - Gli ospiti della Francia ali' Esposizione (2 inc.), 183. - l ritrovi favoriti all'Es posizione ' (2 inc.', 193. - Fantasia di guerra nel Villaggio Soma lo, 194. - La pia zzetta Quintino Sella, 198. - All'Esposizione Canina, 213. - La Mostra delle Campane, 223 . - Aspetti caratteristici dell'Esposizione (2 inc.), 239. - li Ponte Monu - mentale presso il Padiglione della Musica, 244. - I nuovi abitanti del Valentino, 244-245. - Un pomeriggio nei viali ombrosi, 2+5 . - Uno dei viali prefe1;iti, 246. -- L'Esposizione di notte, 257. -- Torino e l'Esposizione, 259. - Presso la bottega del " Bibliopola.,: La via degli Artieri, 294. - La casa di Alba e di Bussol eno dove è collocata l'officina tipografica, 295. - Il Ponte Isabella affollato, 297. - Villaggio Somalo, 302. . - La vita al!' Esposizione (2 inc.), 325. - NuoYo panorama del!' Esposizione dopo la sua completazione, 328-329. - Nel Giardino, 337 . - La commemorazione forense del Cinquantenario d'Italia, 366. - Il Caffè Algerino, 369. - Ponte Monumentale e il " Chateau d' Eau .,, 385. ' - Un pomeriggio domenicale ali' Esposizione, 392393. - I nostri soldati della Soma· lia, 402. - La Giuria internazionale in sessione, 418. - Gruppo della Giuria, 4r9. - Il Raid Milano-Torino, 427. ESPOSIZIONE INTERNA DI UMORISMO A R1voLI. - Manife• sto, 254. - L'inaugurazione, 255 . •

.. I· Presidenti delle Esposizioni di Roma e Torino. C ONTE E NRICO DI S AN M ARTJ NO Presidente del Comitato Esecutivo dell'Esposizione di Roma. Se la scelta degli uo1111m che devono dirigere ha un'importanza decisiva sull'esito delle imprese, bisogna .riconoscere che le due grandi esposizioni di Roma e di Torino non potevano essere affida te a migliori guidatori, del conte Enrico di San Martino e del senatore Tomaso Villa, l'.uno e ,l'altro per temperamento, posizione sociale, esperienza, adattatissimi a dare vigoroso impulso a cosi complesse iniziative. Il conte Enrico di San Martino, di antichissima illustre famiglia siciliana, sebbene poco più che quarantenne, è da anni l'anima delle grandi esposizioni cli belle arti che si tengono a Roma ; a tutte le grandi manifes tazioni artis.tiche · è mecenate ; lia rappresentato più volte all' es tero degnamente l'Italia nella organizzazione cli speciali esposizioni; artisÙ d'ogni scuola, interessi àrtistici d' ogni specie, pel teatro lirico come pel drammatico; lo hanno avuto propugnatore e patrocinatore generoso, illuminato efficace, e la grande Esposizione di Roma, dedicata prevalenti- · vamente a tutte le svariate e più alt~ manifes tazioni d'~arte , ha. in lui il presidente naturale, designato per i suoi gus ti , la sua cultura, le sue attitudini e la sua esperienza. Egli ha sposata rece ntemente a Parigi una bella e distintissima dama. Il senatore T omaso Villa, antico g iornalis ta battagliero, avvocato eminente, uomo politi co, educatos i alla scuol a cli Angelo Brofferio, di cui sposò la figlia, salito nel parlamento e nel gove rno ai sommi gradi , emerse sempre come spirito vigorosamente organizzatore nell e grandi espos izioni susseguites i con prospera fo r tuna in T orino, e nell a organizzazione dell e sezioni italiane nelle grandi espos izioni internazionali all'es tero. La sua scelta come presidente del Comitato esecutivo del- · l'Espos izi one Internaz ionale in T orino avvenne per accl amaz ione.. Toi:ino ha piena cosci enza delle proprie forze, ma non è esageraz iol).e dire che sull 'entusiasmo col quale fu deliberata tre anni or sono la grande iniziati va che ora si esplica, inl1ui per un tant o il poter dire: abbi amo T omaso Vill a che ci condurrà, come sempre, al successo !.:. .) S ENATORE T oMASO VILLA - Presidente ·del Comitato Esecutivo cl ell'Esposiziorie 'cli Tor.irto.

LE: E:SPOSIZIONI DEL 191 t COME- NACQUE -L ESPOSIZIONE 01 ROMA L'idea cli celebrare con una grande Esposiz ion e internazionale in Roma il cinquantesimo anniversario della proclamazione del Regno d'Italia era corsa per i giornali più volte, a lunghi intervalli, assai prima che se ne parlasse ufficialmen!e _in Car~1pid?glio. Ma - diciamolo pure - non aveva suscitato eccess1v1 entus1asm1. Roma, in generale, no_n è città di gran9i inizi3:tive: nè i ~omani si accendono facilmente per unprése ardue, d1 complicata attuaz10ne, e la cui buona riuscita dipende da ·una preparazione lunga e laboriosa e da energie multiple e assidue e sopra tutto - per ripetere una parola che ha avuto il suo momento di fortuna - limgimiranti. Nè in verità si potrebbe farn e giustamente rimprovero ai cittadini dell'Urbe. Essi hanno per tradizione atavica ben lucido e chiaro il sentimento dell'ammirazione univérsale che la loro città suscita soltanto col nome gloriosissimo, in tutto il mondo: nè vedono che ci sia opera o industria di uomini moderni che - valga a rendere questa ammirazione · o più intensa o maggiore. Essi sanno e sentono e ripetono volentieri che il Campidoglio e San Pietro sono per gli stranieri tali meravigliose attrattive che è vano pensare di aggiungerne altre - quali che sieno - per rinforzar quelle: e non amano di farlo nè di tentarlo. Di tanti nobili e magnanimi versi con cui il Poeta civile della terra Ital ia ha celebrato Roma, 'ques to, forse, più che ogni altro i Romani hanno apprezzato : Chi le farfall e cerca sotto l'arco di Tito? O sia, chi può pensare a piccole cose moderne entro la cinta dei sette colli ? Così che l'idea di celebrare con qualche cosa di visibile e di tangibile la data memoranda acquistò favore solo quando fu attribuito ad essa un significato politico; quando abbandonato, o almeno messo in seconda linea, il proposito di far delle fes te, grandiose sin che si vuole, per chiamar gente, si proclamò che degna cosa ers1 soltanto quella di dare alla commemorazione un significato civile e patriottico. siglio Comunale cli Roma seppe non essere inferiore alla nobiltà dell'_argomento, e le parol e furono deo-ne del luogo in cui erano pronunCJate, vale la pena di riferire le pa;ole con cui il consigliere Trompeo, a nome dei suoi colleghi, propose la grande Esposizione del 19n 111 Roma. . " La universalità dei consensi sull ' opportunità della solenne commemorazione cinqua ntenaria dei memorandi av_venimenti nazionali nella storica primavera del 1861, ha p erfetto nscontro nella una111mità dei sentimenti convergenti ali' idea nazionale, che moveva gli eminenti uomini d'ogni parte d'Italia convenuti in T orino, e che hanno preluso ai detti avvenimenti o li hanno compiuti , "Ed è debito di gratitudine ricordare qui sul Campidoglio alla vigilia del cinquant enario, la classica ovazione pronunziata da Ricca rdo Sineo l' 8 ottobre 1860 in una delle ultime sedute di quel glorioso Parlamento subalpino, che stava p er trasformarsi in primo Parlamento italiano, quando a proposito del progetto di legge sull'annessione d_i nuove provincie, esordiva esclamando: E dato agli uomini dei tempi nostri di assistere al più grande al pi l1 sublime fenomeno sociale che la Storia abbia mai potuto r egistrare. Sollevato il marmo che copriva il suo avello, l ' ltalia risorge colla sua aureola di sapienza e di gloria, innalza ndo _que lla face che sparse sul mondo intero cosi vividi raggi di luce. E concludeva dicendo: Vi sono delle verità nell'ordine morale come n ell'ordine fisico che non hanno bisogno di dimostrazione. T a le è l'unità nazi onale. A questa verità non solo l'Italia ha dichiarato di assentire, ma a quest'ora ha assentito l 'Europa intiera. "Ed è debito di gratitudine ricordare la esecuzione cosi eloquente nella sua semplice espressione data da Camillo Cavour a l detto voto, quando pochi mesi dopo, durante la prima legislatura del primo P a rlamento italiano, il 14 marzo 186r, presentava il famoso progetto di legge , o sia un articolo cosi concepito : Il Ne Vitto,-io E111-anue /e II assume per sè e per i suoi successori il titolo di R,1 d'Italia; pro- . getto di legge che il Parlamento ita liano votava a lla unanimità dicendo colle pa role del venerando Giorgini, g lorioso superstite della g loriosissima falan ge, che in tal modo n · convertiva in legge un grido di entusiasmo nazionale. "Ed è anche debito di gratitudine ricordare oggi sul Camp idog lio che Camillo Cavour, pochi giorni dopo quella memoranda ed unanime votazione, il 2 1 marzo dello stesso anno 1861, rispondendo all'Audinot al Boncompagni al Bixio al P epoli e ad altri eminenti parlamentari che volevano l'affermazione su Roma Capitale naturale del Allora soltanto Roma comprese e approvò l'idea dell'Esposizione: la quale si volle che fosse non ERNESTO NATHAN, Sindaco di Roma. - - nuovo Regno, diceva: Ho detto, o s ignori, e affermo anco ra una volta cl,e Roma, Roma sola deve essere la Capitale d'Italia. un' impresa che si proponess_e un qualsiasi scopo di pratica utilità o privata o pubblica, ma una festa nazionale con cui lennemente la più gloriosa dèlle sue date politiche. * l'Italia celebra soE nell'autunno del 1905, essendo sindaco il senatore Cruciani Alibrandi, fu presentata dal consigliere comunale, avvocato Eugenio Trompeo una mozione cui aderirono gli al tri consiglieri Scialoja, Ballori, Coretti, Galassi, Cagli, Gìuliani, Vanni, Sereni e Postemski. La mozione diceva: "li Consiglio Comunale di Roma , memore della data solenne in cui il primo Parlamento italiano convertendo in legge il g rido d'entusiasmo nazionale, proclamava il Regno d'Italia con Roma capitale ; · " delibera di celebrare con a deguata solennità il So,0 anniversario di quella da ta, che r icorrerà nella primavera del 19rr ; invita l 'onorevole sindaco a fare le opportune premure presso il Governo del Re perchè sia assicurata nella fausta ricorrenza , l'inaugurazione del gran monumento che la riconoscenza nazionale ha decretato al Padre della P atria sul Campidogli o, ed a costituire e presiedere un Comitato di eletti cittadini al fine di avvisare t empest ivamente alle modalità e ai mezzi per la celebrazione deliberata i '' stanzia una som111a a cominciare città di Roma nelle spese occorrenti alle dall'eser ~izio corrente, qua le contributo della solenni manifestazioni. ,, In ques ta mozione non si- parlava ancora esplicitamente di Esposizione. Ma l'idea di celebrare la data solenne con una serie di grandi mostre nazionali ed internazionali cominciava a farsi strada nelle conversazioni private nei crocchi politici e più che tutto nella stampa: ond'è che quando, sei mesi dopo, e cioè il 5 febbraio ' 1906 la mozione fu discussa in Consiglio com1Jnale , , l'idea dell'Esposizione parve ·così. matura da non meritar più discussione. E poichè in quella sera il ConE la Camera a immensa maggioranza votava l'affermazione su Roma Capitale. 11 E deves i ancora ricordare che l'Ita li a inti era p er mezzo di innumer evoli rappresentanze riunita in Torino nella primavera del 1898, quando la vecchia e gloriosa Capitale subalpina commemora va il cinquantenario dello Statuto, acclamava con indicibile entusiasmo la rappresentanza di Roma, quando questa si presentò reverente sotto· la storica loggia, dalla quale fu promulgato lo Statuto e fu bandita la guerra dell'Indipendenza. " In quel g iorno al rappresentante di Roma sorse l'idea di proporre per il 19II la solennità di cui si • tratta : e . di qui ha orig ine questa mozione . ,, La quale dopo eloquenti discorsi di altri consiglieri fu approvata a grandi ssima maggioranza. Volle poi anche il municipio di Torino accogliere il medesimo proposito, portando un significativo contributo, e quasi il necessario completamento, all'idea che era partita dal Campidoglio. Le due città infatti sono unite indissolubilmente nella storia nuova della Grande Patria comune: ciò che nel!' una politicamente si inizia con mirabile virtù di prudenza e di ardimento, nell'altra si compie tra fortuna di eventi e sapienza cli popolo. Fissato concordemente il proposito, nessun modo parve per attuarlo più degno che quello di indire 'delle grandi Esposizioni, le quali riassumessero; quasi documentandolo, il cammino fecondo percorso dall'Italia nello spazio di tempo in cui essa è ridiventata una Nazione. _ Unico dunque era lo scopo, e unica la meta; ma nettamente separata dovev_a essere l'opera, perché all'iniziativa felicemente rispondesse l'effetto. E par_ve logico cl}e a Torino spettasse di accogliere la prova del progresso compiuto nelle industrie : a· Roma di preparare e di ban-

dire, più chè ' ùn·~ EsposizioQe, i.Ina grande fe,ita .. dell'arte, anzi di tutte le arti: poichè tutte ugualmente a traverso i secoli , hanno tratto da R oma esempio inspirazione e conforto. I Sindac i di Roma e di Torino pubblicarono, il 15 genna io 1908, il seguente manifesto: .' Italiani! Il 27 Ma rzo r86r è data tra le pit1 mèmorande ne lla ·vita della Patria nostra. La · te rza Italia, n e lla balda sicurezza de i suoi fati, nell'audacia d'ineluttabi le volontà, di fronte a l Mondo intero, per bocca dei suoi rappresentanti sol ennemente affermava l'essere suo, l'unità sua, con a capo Roma, la Città Eterna ·culla · de lla sua civiltà, centro e cuo re dei suoi nuovi destini . . Compironsi :i fatti; e il cinquantenario del memorabi le giorno ya deg namente ce lebrato, perchi; l' Ita li a de ll'oggi :renda, omaggiO ai precursori e s'affermi quale essa è in cospetto ' de ll a · civiltà. Nè. ·doveva nè poteva compi ers i la solenne affermazione d'italianità senza unire, ne l p ensi ero e n e ll'azione, il passàto ~ i l presente, la capitale d'allora - Torino - quella d'oggi _:__ · Roma - insie111e congi un te per co1n1nemorare i ·fasti co1i segnati a lla storia, e trarne gli a uspici p er l'avvenire . LE ESPOS IZIONI DEL 1911 E Roni a C Torh1ò . ri ell' int_ento affrate llàte, simbolÒ ~ affe rmazione de lla Patria unita, si accin gono ad illustrare ne l r9 , r la fausta data, segna lando alle nove lle generazioni il cammino che il Paese percorse dal giorno in cui i l Parlamento subalpino lo p roclamò ricomposto ac\ unità di Nazione. Alla inetropoli del forte ed industre Piemonte raccog liere in una Esposizione Int ernazionale industriale le ma• nifestazioni vari e della attività economica: a Roma, faro del" pensi ero i taliano , riassumere con le esposizion i patriottiche, sto ri r. h e, arti stich e, il con cetto ch e a q ue lle attività econom ich e p resi edette, a rmon izza ndole con la prosperità e con i l p rog resso della Nazione. A lla festa commemor ativa e patriottica le du e città sor elle associeranno i popo li, che s'inoltrano su lla via de l la civil tà umana, sì che i concorr enti ed emu li de lla gara pacifica e feconda delle scienze, delle a rt i e de lle i_ndustri e , siano essi stessi partecipi e spettatori dei fastigi de lla Nazione risorta. In nome dell'Italia, de ll a s ua ri s urrezione ad un a terza civiltà, s icuri dei des tini n aziona li, memori della via pe rcorsa, in vitiamo g li Italia ni , invitiamo i l comorzio delle genti civi li a commemorare, ne l r9r r, a Roma ed a Torino, il cinquantenario del 27 marzo r86 r. I Sindaci E. NATHAN • s. FROLA Il' disegno gen'.erale delle Mostre e dell e fes te di Roma fu in breve. compilato; nè vi furono poi apportate modificazioni sos tanz iali. Esso fu ed è quale verremo ora brevemente e sinteticamente esponendo. ARTE MODERNA. ESPOSI Zl0NE I N TE RN AZ!0N ALE . Nessuna critica, certo, può esser mossa al proposi to di indire a Roma una mostra internazionale dell'arte moderna. Roma non è soltanto, infatti la Capital e politica d'Italia: ma è anche la meta eterna degli s tudi delle aspira- ~oni e dei desideri per gli artisti di tutto il mondo . L'Esposizione internaz ionale di Belle Arti sarà disposta entro un ed ifi cio che, secondo il disegno espressamente compiuto dall'archite tto Bazzani, è già costruito in un'area prossima alla Villa Borghese. E comprenderà Sale internaz ionali, Sale italiane e Padiglioni speciali: e sarà disciplinata da uno speciale Regolamento; le sono assegnate 200,000 lire di premi. · • Roina. - COME> SARÀ IL PADIGLIONE DELLE F ESTE IN PIAZZA D'ARMI. EsPOSIZlONE D'ARCHITETTURA. - LA CASA MODERNA. Un ' concetto essenzialmen te pratico ha pres ieduto all'ordinamento di questa Esposizione. Si è voluto richiamar l'attenzione degli architetti di tutto il mondo sul grave problema che affatica - fra tanti - la nostra civiltà : quello del tipo della " Casa moderna ,, : una Casa che, necessariamente, dev'essere modesta, ma deve offrire e r iunire in sè tutti i comodi che le nostre civili abitudini rendono ormai non solo desiderabili ma indispensabili; e tutto ciò; senza che in ·essa manchi un raggio di quella bellezza artis tica, che i nostri Padri non vollero mai esulasse dalle loro cos tru zioni . · Questa Mostra, che deve rispondere a criteri praticamente utili, sarà divisa in Concorso internazionale e Concorso nazionale. CONCORSO I NTERNAZIONALE. · Gli architetti e i costru ttori stranieri sono invitati a dar saggi di un villino moderno, che sostituisca alla ricca grandiosità delle nostre ville antiche, la grazia e l'eleganza di un signorile edifizio moderno, in cui possano t rova r libera facile e pratica espli cazione tutti gli agi della vita moderna. E poichè il luogo ove sorgerà la Mostra, il terreno - adiacente alla Villa Borghese, si ·presta meravigliosamente col suo magnifico sfondo, a cos truzioni di piena bellezza, è lecito pensare che questa Mostra riunirà una serie di villini veramente interessanti, e sarà una delle più grandi attrattive dell'Esposizione r omana. CONCORSO NAZIONALE . Questo mira alla costruzione della " Casa ,, • propriamente detta, e, -in modo particolare, alla Casa moderna da costruirsi a Roma. Perciò il concorso è bandito per tre tipi: la casa di lusso, qu~lla di speculazione o d'affi tto e la casa operaia. Questi edifici sorgeranno nella grande area della Piazza d'armi, alla qual e r ecentemente fu es teso il nuovo piano r egolatore della città di Rom~ . . Da ques to concorso il Comitato spera ottenere risultati assai utili all' edilizia romana. Una g rande mutazione sta infatti avvenendo, sotto gli occhi nostri , nel modo di concepire, sia este ticamen te che praticamente, "l'abitazione ,,. Il diffondersi e il progredire dell' igiene e le nuove norme della scienza e dell'educazione non possono non esercitare una influenza ·notevolissima sull'arte cos truttiva, la quale deve pur corrispondere a questa somma di nuove esigenze ed uscirne a sua volta o rinnovata o trasforma ta. L'Italia fino ad ora non è ali' avanguardia di ques ta rinnovazione o trasformazione : altre nazioni, fors e per chè meno preoccupate dai gloriosi monumenti del passato, l'hanno pressochè compiuta. Era dunque utile darne un solenne saggio in Italia: e non è troppo audace pensare che l' emulazione e il des iderio di trionfare innanzi al grande pubblico che si adunerà nella Capitale in occasione delle feste del 1911, ci mostrino una " Casa moderna ,, quale è nelle aspirazioni pratiche ed artistiche del nos tro popolo. ESPOSIZIONI D'ARTE RETROSPETTIVA. L A MOSTRA ARCI-IEOLOGlCA. Un'Esposizione di ques to genere non poteva mancare a Roma : nè a diminuire l'importanza può valere il fatto che dell'arte an ti ca Roma è già una magnifica Esposizione permanente. Sarà infatti cosa di sommo interesse per il visita tore trovare riunite e dispos te con ri gorosi criteri scientifici, insigni collezioni di c,ose antiche e nuove e pratiche illustrazioni del meraviglioso patrimonio archeologico che a Roma fa capo e che dalla insigne città trae forza e consistenza. La Mos tra archeologica ha sede - nè potrebbe averla più degna - nelle T erme Dici-

" ==r: ------ r X --:w: ~»:.-=w.._ ... L:t E'.SPO5IZ1ONI bE:L 1911 s Roma. - I LAVORJ DELL'ESPOSIZIONE FOTOGRAFATI DAL DIRIGIBILE MILITARE. - LA PIAZZA D'ARMI E I PADIGLIONI IN COSTRUZIONE. cleziane, finalmente liberate dalle sconce superfetazioni con cui secoli tristi le avevano deturpate. Primo e imponentissimo nucleo . di questa Mostra sarà il geniale contributo delle , antiche Provincie dell'Impero alla Madre- Roma. In ogni Provincia sono stati scelti quei monumenti architettonici o figurati che maggiormente portano l'impronta del Genio romano, o meglio attestano il vigore della grande civiltà che esso ha diffuso in tutto il mondo. Questi monumenti saranno riprodotti in calchi e disegni appositamente eseguiti da archeologi e da artisti, eJ accenneranno praticamente, pur entro ai brevi confini in cui dovranno esser conten'uti, alla smisurata estensione cli spazio su cui imperarono gloriosamente le aquile romane. Dalla Provincia Asia all'Hispania, dalla Mauretania all'Illirica, tutti i paesi in cui si attendarono vittoriosi · i castra dei romani saranno chiamati a dare il loro contributo : e così accanto alla rozza arte dei legionari nel Tropalum cli Adomklissi risplenderà quella raffinata dei sepolcri della Provenza; accanto agli avanzi del monumentum Ancyranum figureranno le inscrizioni dedicatorie alla Dea Roma, sparse per tutto il mondo antico. Le sale delle diverse Provincie costituiranno come una cornice intorno alla Sala di Roma, in cui saranno raccolte le riproduzioni di pitture di sculture di gemme di monete in cui appaiono i miti particolari dell'Urbe, e che mostreranno come nella Mitologia e nella Storia, si sia formato il concetto della divinità di Roma. Ma dovrà inoltre questa Esposizione significare l'operosa e multiforme energià che gli archeologi italiani hanno spiegata in patria e fuori, dovunque li abbia tratti l'amore della scienza. Si avrà perciò una Sala destinata agli scavi che gli archeologi italiani hanno, col plauso di tutto il mondo civile, diretti a Creta, e una Sala per gli scavi compiuti nell'Eritrea. In questa saranno raccolti i risultati degli scavi fatti nel luogo dell'antica Adulis; in quella i documenti della civiltà preellenica tornati alla luce nei Palazzi di Festos e di Haghia Triada, e i documenti della civiltà classica di Gortyna e di Prinia. Un posto importante terranno anche nella Mostra le riproduzioni, scientificamente severe, di alcuni fra i più cospicui monumenti classici dei quali ci restano solo.meravigliosi frammenti: tra questi saranno l'Ara di Domizio Enobarbo, il Frontone dei Niobidi negli Orti sallustiani, e fra tutti eccelsa, l'Ara. MusEo DI ToPOGRAFIA ROMANA. Sarà una Raccolta pazientemente tratta dalle biblioteche pubbliche e private e scientificamente ordinata di tutti i documenti grafici della città attraverso i vari periodi della sua magnifica storia. Le vicende della sua trasformazione edili~ia sono ricordate e rese tangibili da stampe da inèisioni da disegni da fotografie da quadri: come, nei secoli, sia mutata la sua· topografia, quali monumenti sieno scomparsi, o sieno stati trasportati altrove, o sieno stati modificati, tutto ciò che finora è noto, e solo parzialmente, a pochi studiosi, sarà invece materia d'una completa e certo popolarissima Mostra. Anche questo Museo avrà la sua sede in Castel Sant'Angelo. MEDIO Evo, RINASCIMENTO, SETTECENTO. La grande Città che dopo qualche secolo [cli decadenza, intorno al mille, tornò a fiorire di potenza e di gloria attrasse sempre, da tutto il mondo, gli artisti più eletti: così che l'arte nelle sue molteplici manifestazioni ebbe qui una continuità non turbata. Ecco la ragione di queste tre Mostre speciali: del Medioevo, del Rinascimento e del Settecento. Era facile, a queste Mostre, fare una critica aprioristica: non si sarebbe dunque fatto una specie di imperfetto duplicato delle nostre Gallerie pubbliche e private? L'obbiezione fu sin da principio preveduta: ma in verità, dato il concetto ordinatore cli queste Mostre, essa non regge. Lo scopo cli queste Mostre non è quello di esporre le singole opere d'arte che appartengono ai tre periodi: ma è quello di ricostruirne, per quanto _è possibile, l'ambiente. Se, per esempio, si sarà ottenuto di ricostruire, , anche in parte, uno dei grandi Palazzi del Patriziato romano nel medioevo, di farla rivivere questa epoca straordinaria, piena di fasto e di miserie, nei mobili nelle armi nei quadri nelle sculture nella ·decòrazion·e ne.gli ar·azzi · nell'insieme grandioso e nei · particolari suoi più squisiti, si otterrà certo ' un successo di curiosità · che nè meno sarà p~ivo di interesse scie!l,tificÒ. Così per il Settecento: e . si vedrà senza uscire dal Castel Sànt'Angelo come le miniature soppiantassero le grandi tele, e le finissime ceramiche, le statue; e i bastoncini e i ventagli, le lancie e le spade; e i panciotti adorni di pizzi, le maglie d'accìaio: e come ai - freddi grandi ambienti severi, tappezzati .di cuoio, si sostituissero le eleganti camerette piene di bi·- . belots, nelle quali le nostre avole incip~' iate presiedevano gaie conversazioni e, tenendo colle dita ingemmate la tabacchiera d'oro, si facevano corteggiare dagli abatini. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA NEI CINQUANT'ANNI. Ma anche la storia quasi contemporanea ha i suoi diritti, e un'Esposizione d'arte retrospettiva doveva pur tener conto di questo periodo, politicamente un po' tumultuoso, che è corso dal '60 sino ad oggi . Bisognava pure mostrare in una specie di ordinata sintesi ciò che i più forti e geniali artisti hanno prodotto nell'ultima metà del secolo XIX, quasi a festeggiare la Rinascenza civile della Patria. A questa singolare Mostra che sarà ordinata, come in sede sua propria, nel Palazzo delle Belle Arti, saranno però ammesse soltanto opere le quali di pien diritto e per universale consenso appartengono ormai alla storia della pittura della scultura e dell'architettura nei cinquant'anni trascorsi dalla proclamazione del Regno d'Italia. Delle altre Mostre dirò nel prossimo fascicolo. t ARTURO CALZA. FERNET-BRANCA Sf'ECIALITÀ DEI FRATELLI BRANCA - MILANO Amaro tonico, corroborante, digestivo. Guardarsi dalle contraffazioni.

6 LE ESPOSIZIONI DEL r9II I PADIGLIONI DELLE REGIONI ITALIANE ALL':ESPOSIZIONE DI ROMA. PADIGLIONE EM1LIANO-R.OMAGNOLO MO.STRA - ETNOGRAFICA (LJN ANGOLO ò, NAPOLI) COSTRUZIONI PADIGL!O/IJE DELLA PE:SCA I: ACQUARIO L, O S T A T O A T T U AL E D E I L A V O R I (fot. A. Gatton i),

I , .... LE E S PO S I ZI ON I DEL 1911 7 I LAVORI PER 'IL MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II IN ROMA. . . . ~ _GLI OPERAI MONTANO LA COLOSSALE STATUA EQUESTRE DI BRONZO DEL GRANDE R E, IDEATA DAL CHIARADIA1 COMPIUTA DAL GALLORI1 DA)NAUGURARSI NEL 1911. (Disegno di Aldo Molinuri.)

UN MILIONE . d i mq. di s uperficie. 1F Il r. Ingresso princi pale. 2 . Arte applicata all'Ind ustria. 3 . Città moderna. 4. Palazz, del'a Moda. 5. ·Ungheria. 6. Colonie francesi. 7. Ristoranti e padiglioni diversi . :;:. -.t..-.:=.. ---~ L A P L A N I /V\ E T R I A GE N E R A L E D E L L E E 5 P O 5 I Z I Off I D E L L ' I N D U 5 T R I A E D E L L A V O R O A T O R I N O ( S e a 1 a I 1 5 5 o o), 8 . Orto botanico della R . Un iversità. 9. Castello de l Valen tino tR, P olitecnico!. 10. ! strumenti di precisione. r r. Ingresso secondar io . r2. Ristoranti e padiglioni diversi. r3. lnsegnamenfo professionale. r4. Strumenti musicali. rS . Sala delle fes te. r6 . Elett rici tà . q. Ingresso secondario e monumento a l Principe Amedeo. 18. Galleria delle macchine in azione. r9. Giornale cd Arte della Stampa. 20. Inghi lterra. 2r . Colonie inglesi. 22. Borgo e Castello medioevale. 23. I ndia, 24. Sottopassaggio al cor so Dante. 25 . Ingresso secondario. 26. Parco dei divertimenti . . o o o o o o e o o o o . o o . ~ o o o o n o . o A~, 26 20 ~4 . ........,,..... c=J Il' 1······•····•·~0 n\ I o 27. Ristorante1popolare. 28. Ministero .,dei Lavori Pubblici. 29. Locomozione. 3o. Mater iale ferroviario. 3 r. Ponte provvisorio sul Po. 32. Scalo dei canotti automobili. 33. lndustri,e manifatturiere. ~ n 34. Agricoltura e macchine agrarie. 35. Guerra e mar ina. 36. Italiani all'estero. 37. Ingresso secondario. 38 , Siam. 39. Passerella sul. Po. 40. Germania. 4r. Scalea d'accesso al P onte monu- [!lentale. 42. Ponte monumentale snl Po. 43. Gran fontana monumentale sulla collina. 44. Fr ancia. 45. Belgio. 46. Brasile. 47. America Latina (Uruguay, Equatore). 48 , Repubbli ca Argentina. 49. Ingresso secondario . So. Passerella sul Po. 5 r . Stazione arr ivo merci . I 11 palazzo della Francia, sulla nva destra del Po. Il palazzo della Germania, sulla nva des tra del Po. Il palazzo del Belgio, su11a nva destra del Po. C O S T R U Z l O N l P I Ù A V A N Z A T E N E L L' E S P O S l Z I O N E D l 'f O R I N O (fot. N. Fornori). -I 280000 mq. di area coperta, Il Jb

IO LE ESPOSIZIONI DEL 1911 Le origini dell'Esposizione di Torino In fa tto di esposizioni Torino ha belle e felici tradizioni. Senza risalire alle mostre delle indus trie subalpine, a ttua te fino da quando, sotto r e Carlo Alberto, Torino non era che la capitale del piccolo Piemonte; bas ta ricordare la prima sua espos izione artistica del 1880 ; la gran mostra nazionale del 1894; l'altra pure nazionale del 1898:e quella internazionale di arte decorativa moderna, tenuta nel 1902, la prima del genere in Italia, P.er noverare altrettanti completi successi, di cui Torino è g ius tamen te altera. Così, era ben naturale che la patriottica città, accingendos i a celebrare il cinquantesimo anniversario della proclamazione del R egno d'Italia con Roma Capitale, pensasse ad indire una grande espos izione internaz ionale, nella : quale si rinnovassero, i_n più vaste proporzioni, i successi di quelle anteriori. I giornalisti L' idea prima di questa nuova esposizione cominciò a germogliare in Torino nel 1905, i giornalis ti torinesi avendo deliberato di fes teggiare il centenario della nascita di Cavour, nel 1910, con una mos tra del giornale. Poi il progetto si allargò, sul finire del 1906, dopo che Mil ano aveva appena chiusa , con buoni risultati, la sua esposizione internazionale dei traspos ti; e dopo un breve periodo di incubazione, l' idea venne effettivamente concr etata in una memorabile riunione di cittadini tenuta in Torino la sera del 14 febbraio 1907. Tutti i presenti - che erano quanto di più scelto e benemerito novera la Capitale Subalpina nella politica, nell'industria, nei commer~ ci, nel patriziato, nel mondo bancario, nella classe degli ar tis ti, dei professionisti e della s tampa - deliberarono con entusiasmo di costituirsi in Comitato Generale per organizzare una esposizione internazionale, da tenersi in Torino dal1' aprile al novembre del 191r. · A Presidente di Il Comitato quel nurne_roso Cogenerale mitato generale la risurrezione di un popolo che dopo di aver lascia te impresse nella storia orme pro fonde della s ua grandezza, giaceva da secoli avvil ito e travolto fra le vaste sue rovine. "All'atto solenne - che il Conte Camillo di Cavour, nella v iva esultanza del conseguito triunfo potè chiamare un gr1·do di' e11tusias111, o convc1~ttio in legge - seguiva pochi giorn i dopo la proclamazione di Roma"'a capitale del nuovo Regno . "Da quel giorno l'Italia ebbe a trovare nel vi ncolo della so lidarietà nazionale tutto il tesoro delle rinascenti energie, ed a nche in mezzo ai duri sagr ifi ci ed a lle a ma r ezze p ro fonde che e bbe a subi re per il coi1so lidamento della conqu is tata libertà, non fa llì mai a lla fede che l 'aveva so rretta nei pii, fi eri cimenti ed a lla promessa d i vo ler essere messaggera di pace e di civi ltà. " Homa e Torino unite in un a1nplesso fraterno, si accingono ora a celebrare nella esultanza concorde di tutte le Provincie Italia ne la r ico rren za cin quantena ria di quell a, che sarà per sempre la data· pii, gloriosa della loro storia, e pensano che nessu n'altra manifestazione possa essere pi i1 degna e rispondente a lla loro idea lità, quanto quella che si concreta in una rassegna generale dei prodotti del!' arte, cl ell ' industria e del lavoro, alla quale, come già nel recente mag nifico convegno di Milano, abbiano a concorrere con aflettuoso interesse a nche gli strani eri ed alla qua le le du e città diano accogli enza ospitale, ciascu na per la parte che meglio si convenga al carattere delle sue tradizioni. A Roma quindi la pa rte arfsti ca ed ar cheologica, a Torino quell a delle indust ri e e del lavoro . " Chiamali ora n oi, dal voto dei nost r i Concittadini e sotto gli auspici dell a Rappresentanza Comunale, all'ordinamento ed alla d irezione dell "Esposizione I n · erna - ziona le delle industri e e del la voro che a vr à luogo in Torino nel r9, r, sentiamo di dover rivolgere l.a nostra prima parola a tutti i Comuni Italiani, a t ut ti g li l sti tu t_i sèien- _ tifici, . a ~utl e le Società economiche, a tutte le Assoc ìazioni indust ri ali ed operai e, a_ll e · Camere di Commerc io, ai Comizi . Agrari, _ . ad og rri espress ione insomma· de ll'attiyit à economica ed industria le, e a quanti a mano il loro paese, chi edendo ad essi · co~ pi en~ fiducia di volere assecondare l 'opera alla quale attenderemo con tutta l ' in tens ità delle nostre fo rze, e di volern e aiuta re lo svo lgimento con tutti quei mezzi ma teriali e mo, a li che sono necessa ri perché ri esca d egna di T orino e dell 'Ita li a. " Noi ci pe rmettiamo perciò cli trasmettere a lla S. V. 1 unita scheda pregandola d , vol er raccogliere le ades ioni degli Enti che sono da lla S. V. rappresentati e dare Ella stessa quel maggior concorso che crederà p iù con veni ente sì che ci sia dato di inscrivere l'au ,orevo le di Lei nome nell 'albo dei promotori della patriott ica ma nifestazione. venne acclamato il senatore Secondo Frola, che era allora sindaco, operosissimo, di Torino; ed alla carica di vice-presidenti furono chiamati i quattro exsindac i, per tanti titoli benemeriti, senatori Rignon, di Sambuy, Casana e Badini Confalonieri. " T orino, 4 marzo 190i 71 • lL SENATORE TEOFILO Rossr, Sindaco di Torino at tuale Presidente del Comitato Generale dell'Esposizione. L'accordo con Roma P er accordi pre·- cedentemente interceduti in una riunione tenuta in Roma col s indaco di quella città, Ernesto Nathan, dal sindaco di Torino, senatore Frola e dal sen . Tornaso Villa, presidente della Comissione esecutiva torinese, era s tato appunto convenuto che per concordare le identiche iniziative sorte in Roma ed in Torino contemporaneamente, l' Esposizione sarebbe s tata, idealmente, una sola, ma Roma si sarebbe assunta l'organizzazione della mostra internazionale di Belle Arti ed Archeologica, mentre in Torino sarebbe stata convocata soltanto la mostra internazionale dell'industria ~ del lavoro. La deliberazione della ele ttissima assemblea fu immediatamente comunicata a Sua Maes tà il R e, che, formulando gli auguri più espressivi, acce ttò l'alto patronato dell'Esposizione. · · Il sel)atore Frola ebbe dall'assemblea l'incarico di provvedere a cos tituire la Commissione Esecutiva, la quale fu immediatamente composta così: Tomaso Vj lla, presidente ; Antonio Bianch i, Enrico Boyer, Delfino Orsi, T eofi lo Rossi, vicepresidenti; Giacomo Albertini , F erdinando Bocca, Edoardo Rossi , Riccardo Brayda, Emanuele Campredon d_'Albareto, R iccardo Catt aneo, A lberto Canvin, Emanuele Costa di Po longhera, Edoardo DaneÒ, Cesare Ferrere di Cambiano, Paolo Gazzelli Brucco , Ignazio Marse rigo Bastia, F e li ce Paniè, Giovanni Sacheri, Lodovic_o Scarfiotti, Vittorio Sclopis. Tutti nomi chiarissimi nella s toria o nella a,ttività contemporanea del Piemonte, tutti uomini validamente esperimenta ti alla vita pubblica, nelle industrie, nelle amministrazioni locali, e con alla tes ta Tomaso Villa, un ve terano delle battaglie vittoriose che· l'indus tria italiana ha combattute in Torino, in Italia e all'estero sui laboriosi campi delle Esposizioni. La Commissione Esecutiva non perdeva tempo ; con primo appello stituivasi immediatamente, e già il 4 marzo 1907 diramava _questq patrfottico appello: Eg;egio Signore . "Nel giorno memorando del 2 7 marzo r86r, acclamata dal plauso unanime delle Camere legislative, si levava dall'antica Reggia di To rino la voce poderosa di Vittorio Emanuele JI a proclamare in faccia a l mondo l'avvento dell'Unità Nazionale e per essa In base a ques to accordo, i sindaci di Roma e di Torino pubblicarono il 15 gennaio 1908 il manifes to collettivo, riprodotto a pag. 4, nell'articolo dedicato alle origini dell'Esposizione di Roma. Come la mos tra di Torino veniva posta sotto l'alto patronato di Sua Maestà il Re, così la Commissione Esecutiva conferiva la propria pres idenza onoraria al principe Emanuele Filiberto, duca d'Aosta, che l'acce ttava col maggiore · buon volere, continuatore in Torino, come cittadino, delle belle tradi zioni lasciatevi dal duca Amedeo, suo padre. Il capitale L'Esposizione indetta da Torino sorgeva con tutti i carat teri di una coraggiosa inizi a tiva privata : in fatto il capitale dell'Esposizione è costituito da azioni da roo lire ciascuna, rimborsabili, per intero o ·proporzionalmente, a liquidazione finita, e la cui esazione è avvenuta a rate nel 1908, 1909, 19ro. A tutt'oggi la sottoscrizione oltrepassa i sei milioni. Inoltre lo Stato ha deliberata una sovvenzione di un milione e mezzo; un altro milione e mezzo è stato dato dal Municipio di Torino, indipendentemente dalla concessione del terreno; 400 mila lire furono date:dal Comitato_;dell'Esposizione del

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