Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

•' LE ES P O SIZI O NI DE L 1911 103 I L GRANDE se A L o NE IN T ER N o E e o R TI LE. L A RICOSTRUZIONE DELLE LOGGIE DI C ANDIA. Ques to insieme di nobilissime cose cos tituirà un compatto e se: vero organismo· nell'ambiente di purissimo stile cinquecentesco. Certo l'inter esse storico ed artistico non potrebbe esser e maggiore ; non maggiore per gli eruditi che troveranno in così poco spazio riuniti richiami preziosi alla loro cultura ; non maggiore per i profani che avranno la rivelazione di un mondo pur troppo ignorato dalla grandissima massa degli italiani. E non è davvero colpa degli italiani se nei programmi di insegnamento delle scuole secondarie la s toria . di Venezia, che continua la storia di Roma, ha una parte irrisoria ed incidentale limitata appena ad alcuni degli avv enimenti connessi alla s toria delle altre nazioni . ' Il significato allegorico della !3ala della potenza marinara di Venezia verrà integrato da tre cospicui documenti le tterari. Da una delle colonnè ros trate dianzi rammenta te penderà in fac- simile il discorso proferito nel dialetto veneziano dal podestà di Perasso il giorno in cui , prima di dichiarar decaduta la poterfza della signoria di San Marco e subentrata quella austriaca sulle cos te e sulle città Is triane, assis te tte al · seppellì~ mento del gonfalone della Ser enissima sotto all'altar maggiore della modes ta Cattedral e. Discorso commovente e fi eramente r assegna to al quale non è possibile tornar con la mente, senza che risvegli in noi la tri s tezza dei tragici momenti dell' is toria che lo determinarono. Dall'altra delle· colonne rostrate penderà un più r ecente frammento di poes ia italiana; il fac-simile della famosa Sirventese all'Adriatico, posta da Gabriele d'An: nunzio in fronte alla Nave; la possente tragedia in cui s'agita veramente - checchè si sia voluto negare - il palpito delle origini della R epubblica; quella Sirventese che termina con la suprema invocazione al Dio " grande e tremendo,, : Fa di tutti gli Ocean i il mare nost ro. Infine, sul davanti del modello dell'aureo " Bucintoro ,,, in una speciale ve trina troverà pos to precisamente il manoscritto della Nave; il voluminoso manoscritto per la consegna del quale al Comune di Venezia, durarono così a lungo, suscita te da incomprensibili ire clericali, le polemiche sui giornali. Il manoscritto, pres tato dal Civico M_useo Cor rer figurerà_ aperto alla pagina dove, dopo l'accenno a Roma madre, s tan scritti ques ti versi : Ma non a furia sùbita di vento tag liaste mai la gomena in travagl io abbandonando l'à ncora nel fondo per cappeggiare contro la t empesta? T ale nel fo ndo i l peso de l' anti ca cittad inanza, t ro ncò il suo ritegno - or nuovi siete alle fo r t une nuove. Or nuova è Venezia, e con Venezia la Veneta R egione, alle fortun e nuove d'Italia. E mentre un soffio poderoso di vita, una corrente irresistibile ed invincibile di energie la percorron o tutta, sollevandola alla dignità di secondo porto della nazione; alla dignità invidiata di centro maggiore, nella nazione, dell'ar te internazionale, spronandola a conqui s te industriali , anche più armonica sembra ques ta ri spondenza tra i valori espressi sinte ticamente nell e gall erie di T orino e i moderni ssimi valori del passato evocati ed illus trati ed esaltati , per tanti aspe tti affascinanti, nel padiglione dell 'Esposizione del Cinquantenario, in Roma Capitale. Grno DAMERINI. LA TORRE DELL' O ROLOGIO (facciata p r inci_pa le). (Fot0_Aldo J esurum,)

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