Ì Ò2 munì e dalle provincie; 110 ooo lire elargì il Comitato centrale romano; alcune migliaia di lire sottoscrissero le Assicuraz·ioni Generali , la Cassa di Risparmio di Ven·ezia, ecc., ecc. Il totale ragg iunto si aggira intorno alle 350000 lire ; e i progetti e i preventivi di spesa si ri- ·portano a tale somma modesta, certo non proporzionata alla capacità finanz iaria del Veneto, suscettibile - è da credere - di ben altri sforzi! * Vediamo adesso brevemente la distribuzione dei locali interni del padiglione. Il pianoterra della Loggia di Candia è riservato ad ospitare una importante collezione araldica - gli stemmi delle famiglie patr izie celebri del Veneto. La sala del piano superi or e, vas ta duecento e venticinque metri quadra ti ser virà a convegno per le solennità r egionali e conterrà un palcoscenico per esecuzioni mus icali . A r enderla più splendida lavorano Ettore Tito, l'illustre pittore che prepara un tondo di sei me tri e mezzo di diametro per il s offitto, una allegoria de lla gloria di Venezia ; Vittorio Bressanin, di cui si svolgerà lungo una delle pareti minori e su due tratti attigui delle maggiori una processione storica des tinata ad emulare quella da lui dipinta assieme a Vincenzo De Stefani nell a sala del Consiglio provinciale di Venezia ; il Donat i di Verona e il Vianello di Padova. La Sala cos terà, ultima ta, oltre 40 ooo lire ; il teatro ne verrà separato da un immenso tendone di pizzo della ditta J esurum tramato di s telle a cinque punte, la stella d'Itali a, e di l eoni moleca, il sigillo di Venezia, alterna ti . Una parola ancora sulle esecuzioni musicali . Il Comitato di Venezia spera nell'aiuto del Comitato romano per allestire il celebre melodramma Il filosofo di campagna, del Galluppi detto il B uranello e di Carlo Goldoni, un tesoro di facile e arguta melodia settecentesca, esumato dal Liceo musicale Benedetto Marcello durante le feste centenarie della nascita di Goldoni. A completamento del suggestivo avvenimento Taddeo Wi el, uno s tudioso di musica antica, parlerà di Frances co Cavalli ; e il prof. Bernardi della musica da camera del sei e se ttecento e del melodramma nel XVIII secolo; il maestro Palini, col quartett o della R egina ed una orchestra, illus treranno le conferenze. Sarà insomma . una piccola esposizione musicale à cote della grande esposizione musicale in corso nei teatri della Capitale. -A pronunciar una confer enza era _stato officiato A ntonio · Fogazzaro, . il quale aveva accettato: Ahime, chè non udremo più la parola · serena e piena di fede del _buon Maes tro. Comple tiamo addir ittura le linee del programma artistico del Comitato: nel bacino della mostra ·e tnografica saranno svolte serenatine ve~ nezianè di musica del ' 700. Imaginate l'agile e birichino canto della " bi01idina in g ondoleta ,, di Lamberti · e Meyr : " ·La biondina in ·gon doleta l ' a ltra sera _gho menà da l piacer la p ovareta la s 'à in bota indon n en zà·...,. un a sola bav esela sventolava i so caveli e faç eva ch e dai veli scondò .... el s en no fu sse p iù !... ,, imaginate, ripeto l'agile canto dedicato alla ceLÉ É SPOSiZÌONì DÉL 19ìì lebre Benzon espanders i nella maestà dei cieli r omani fatti grigi dalla luce lunare? . Nè è improbabile che nel cortile del padiglione si allestiscano commedie settecentesche a braccia. Ma chi mai sos tituirà nell'eseguirle il trapassato Arlecchino di grande memoria, il bµon Sacchi dai celebri lazz i, caro alle commedie del rus tico Carlo Gozz i, sentimental orso questi, asseta to d'amore, terribile di rabbia contro _i novatori ed, insieme, gli ignoranti? R idi scendiamo fre ttolosamente dal salone d'onore al pianterreno e infiliamo le sale che si susseguono lungo le ali aggiunte alla Loggia. S ono quivi distribuite le mostre delle singole provincie. Verona è rappresentata, nel Comitato generale, dal prof. Gerola, dire ttore di quel museo Civico; Belluno dal dott. Rodolfo Protti, ispettore dei monumenti ; Trevis o dal dott. Luig i Coletti ; Vicenza dai professori Vacèardo ed Ongaro; Padova dal prof. Moschetti , direttore del locale Museo. Da des tra apre le raccolte provinciali Treviso con una sala del dugento. In un pannello decorativo il pi t tore Ca rlini evoca una Corte d'amore nell a celebre Marca. Indi Padita ci ripete una visione trecentesca con la riproduzione della s tanza di Petrarca ad Arquà, ricos trutta su documenti nos tri e tedes chi . Questa creazione devota in onore del poeta dei trionfi dei Sone tti e delle Canzoni r esterà di proprietà del Comune. Poi un salone di settantasette me tri quadrati a ttende la illustrazione delle indus trie veneziane. E la parentesi di industri e moderne permetterà di ammirare e gus tare anche più le, glorie artistiche che Verona onora in una , sala del 1400 dedicata al Pisanello. In essa Augus to S ezanne riproduce fed elmente nientemeno che la s tanza del carpaccesco Sogno di Sant' Orsola, nelle Gallerie Veneziane. Auguriamo che lo spirito carpaccesco vi aleggi veramente (e di ciò è mallevadore lo squisito buon gusto del Sezanne), ma come fare allora ad uscirne? Non sarà preso il visitator e dal sot tile incantamento dell' ambiente soave e riposante ? A Verona terrà dietro Udine con la riproduzione di una cucina friul.ma del secolo XVIII; nota simpa tica di f olk-lare montanaro. Traversato in seguito il portica to dell' edificio poster iore del padiglione ricomincerà la s filata delle . mos tre provinciali. Ancora Verona nello stile del 1500 (ar chitetto Savini) e Vicenza con un T empie tto palladiano - si può pensar Vicenza senza Palladio ? - e Venezia col salone della Nave di cui converrà sublto trattenerci più diffusamente, tanta è la sua caratteris tica importanza ; e Belluno con i.m salotto da pranzo del 1700 su disegni del Pròtti. · Come la · indipendenza del Vene to termina col morire del secolo XVIII, · così termina con una evocazione settecentesca la galleri a delle province, della quale ques ta rapidissima indicazione s ommaria non può dare che una ben pallida impressione preliminare. Ho accenna to or ora al Salone della Gloria Navale di San Marco. La organizzazione ne è dovuta all' onorevole conte Pietro Foscari, coadiuvato da un comita to speciale compos to di pers_one scelte da lui medesimo, tra ,le quali il pittore Vizzotto Alberti, autore di due pannelli che vi fi gureranno al sommo di due delle porte. · L'idea di dedicare una sala alla Nave è fons,rotina data su di una doppia serie cli considerazioni. Non s oltanto, infatti, si volle evocare la potenza marinara della Serenissima, ma si intese inoltre di ammonire nuovamente, traendone la dimo:- strazione migliore dalla s toria, che l'espansione marittima come accompagnò, anzi precede tte, i periodi più floridi delle vicende de lla patria, ciò deve s tare al sommo dei propositi dei r eggitori attuali della patria. E po ichè per tanti s ecoli la Navis Navium, il segnacolo più ful:- gido ci el!' Italia su tutti i mari, fu il " Bucin.- toro ,,, il vascello sontuoso dal quale, .gittando nei profondi gorghi l'anello simbolico, il doge sposava la equorea divinità in segno cli domi, nio perpetuo, nulla· di più giusto e cli più nàtll· rale che la glorificazione della potenza navale nei t empi andati sia polarizzata verso il -" Bllcintoro_,,. Il quale occuperà quindi il centro del salone dedicatogli nel padiglione Vene to. .Si tratta, strano a dirs i, del modello di " Bucintoro ;, ricos truito dall' impero d'Aus tria, e conseryato attualmente nel museo dell' Arzanà Dantesco, quando i francesi si r itirarono dai terri tori della ex Dominante. . Il Museo dell'Ars enale veneziano ha prestato alla sala della Nave altre molte ·cose preziose, armi, modelli di navi, trofei cli vi ttoria, fanali di galee turches_che, es emplari di triremi, ,ecc. Tr~ ·i fanali ve ne sarà uno notevole riprodotto fedelmente dal Lova di Trissino il quale ha pure riprodotto, a sbalzo dorato, il pomo ricchissimo di un'as ta di s tendardq. Fra le memorie ,di ) nclimenticabili geste militari van ricordati, una cinquecentesca colubrina preziosamente cesellata da artefice ignoto; un mortaio intessuto .saldamente di cuoio e cordame che servì alla difesa di Venezia, improvvisata da Vittor Pisani, contro ai genovesi all'epoca della guerra di Ch ioggia; il modello d'una delle batterie -galleggianti, il germe delle odierne dreadnoughts, fors e, imaginate dall 'ult imo ammiraglio della Repubb_lica, Angelo Erno, nella seconda metà del se t tecen to, quando .battendosi . contro il bey di Tunis i, rinnovò e riaccese per l' ultima volta, inutilmente, la tradizione dei Dandolo, dei Mocenigo, dei Venier .... La sala della nave ha lo sviluppo di una 1· Agli spigoli interni , formati dalla concorrenza delle· pare ti dell'as ta della maiuscola, con le pareti minori della tes ta, verranno collocati gli unici esemplari oggi esistenti di colonna rostrata ; le due colonne rostrate, cioè, esis tenti nella sala del . Consiglio dei Savi da Mar, che precede, nell'ars enale, l'antica ed odierna sala dei traccia ti. Le pareti si adornano ancora degli s temmi · dei possedimenti della R epubblica, ricorrenti tutto intorno al sommo; mentre più basso si altèrneranno le riproduzioni degli originali bassorilievi di marmo, rappresentanti le piante topografiche delle città marinare dei clominii di Venezia, come Zara, Spalato, ecc.; esistenti, per esempio, sulla fac ciata della chiesa di Santa Maria Zobenigo, o nei Musei; e le riproduzioni di monumenti ad alcuni degli ammiragli veneziani più famo si, Francesco Morosini, il Peloponnesiaco, al centro, quale fu scolpito nel 1694 per la sala degli Scrutinii di Palazzo Ducale; Sebastiano Veniero, il vinci tor di Lepanto, in piedi, nel bronzo, di Antonio dal Zotto, per la tomba dei Santi Giovanni e Paolo ; Angelo Erno, come lo illus trò Antonio Canova per ordine del Senato dopo la morte di lui a bordo della Fama da una banda; Tomaso Mocenigo e Vittor Pisani dall'altra banda. Roehe" Raccomandà ta d a ll e Autorità Mediche nelle · Malattie polmonari, Catarri bronchiali cronici , Tosse Asinina , Scrofola , Influenza -- 'GUARDA RSI dalle CON TJ?A FFA ZJON J 'N Unici fabbri canti: F. Hoffmann-La Roche & C. o - Basilea
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