Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

94 LE ESPOS IZIONI DEL 1911 (fot. Abcniacar). ROMA. L'AMBASCIATORE n' INGHILTERRA SIR R ENNEL Ronn ALL'INAUGURAZIONE DEL p ADIGLIONE INGLESE A VALLE GIULIA. Com' è ordinata l'Esposizione di Belle Arti. Nel primo disegno generale della Mostra di Belle Arti era stabilito che il Palazzo centrale del Bazzani, che noi a_bbiamo già illustrato, raccogliesse tutte le opere italiane, e che tutte le opere degli stranieri trovassero luogo nei Padiglioni, singolarmente des tinati alle altre nazioni. Era ques to un proposito di ordinamento assai lodevole: ma quando, per ragioni varie e sulle quali è inutile fermarsi, qualcuna delle naz ioni fece sapere che, pur _partec\p~ndo al~a Mostra, non avrebbe però_ potuto c~- struire un propno padiglione, s1 dovette pensare al modo d1 dare ospitalità anche alle oper e di stranieri, ai quali sarebbe mancato il proprio padiglione nazionale. E la conseguenza - felice - è stata questa: che il nucleo centrale dell'Esposizione, quello del gran1e Palazzo,_ avrà d~lle at~rattive e offrirà un interesse assolutamente msospettat1; attrattiva e mteresse che derivano dai confronti immediati che si possono fare tra le opere dell'arte italiana e quella s traniera, e dalla maggiore varietà e vivacità che offrono sempre le sale di mostre internazionali. E all'ospitalità dell'arte straniera nel Palazzo centrale si potè provvedere con signorile larghezza: sia col vasto spazio offerto dai grandi saloni dell'edificio principale, sia con la geniale cos truzione · delle "Gallerie provvisorie ,, ! che cingono da tre lati_ il .Pala~zo, e ne formano la continuazione, anzi, sotto un certo punto d1 vista, 11 completamento ar-· chitettonico. Vediamo ora come, tenendo conto di tutte ques te circos tanze, si sia provveduto ali' ordinamento dell' Esposizione internazionale artistica. E cominciamo dal grande Palazzo centrale. Nell'ala destr:a (destra, naturalmel?- te, per colui che, sceso dall' ingresso d'onore a Villa Borghe_se, sale la grande s_c;alea che conduc~ al vestibolo del Palazzo) è la Sez10ne dell'Arte Italiana, composta d1 sette grandi sale; so~o anche da qu~st~ )?arte tre_sale,_ parallele alle ,~ltre, delle quali una contiene la mos tra md1~1du_ale d1 En:1co Co~eman,_ 1 mterpret~ squisito della Campagna romana, 11 pittore de1 ruden degli acquedotti delle forre delle torri diroccate, delle tombe imperiali in rovina; l'artista il quale dello squallore del!'Agro inseminato fu il pittore poeta, e che proprio in ques ti ultimi giorni la morte ci ha rapito. La seconda di queste tre sale contiene una mos tra personal e di Giulio Monteverde, il Maestro a cui tutti s'inchinano ; il quale vi esporrà l'opera a cui egli lavora da forse un ventennio, e che sarà il suggello glorioso della sua lunga e invidiata carriera. La terza sala è des tinata a r accogliere una mostra di pastelli e di acquerelli. Nell'ala sinis tra del Palazzo, quattro sale sono riservate alla Svezia, e più particolarmente alle mostre personali cli Lawson, cli Milles, cli Fiestacl e dello Zorn; il quale ultimo s i presenta a Roma con opere assolutamente nuove. Oltre che con mostre individuali di questi suoi quattro grandi pittori, la Svezia si presenta con circa duecento opere dei suoi artisti più significativi. Altre tre sale di quest'ala del Palazzo sono intieramente riservate alla Norvegia: e altre tre sono occupate da una mostra internazionale di bianco e riero e da una "Mostra della medaglia,,. Nel Salone centrale è una delle maggiori a ttrattive dell'Esposizione : anzi quella il cui annuncio definitivo - che ora soltanto è possibile di dare - ebbe un' eco universale cli simpatia : vogliamo dire il grande fregi o che Aristide Sartorio ha preparato per decorazione della monumentale aula ciel nuovo Parlamento italiano. In questo Salone, in cui sarà fatta l'inaugurazione solenne cieli' Esposizione, saranno poi disposte, immediatamente dopo la cerimonia, le opere della grande scultura italiana. Le Gallerie provvisorie contengono sale italiane, sale internazionali e sale straniere. Le sale italiane sono, naturalmente, la continuazione delle· mostre accolte nelle sale escl usivamente italiane e di cui abbiamo parlato. Nelle sale internazionali è la mos tra speciale dell'Argentina e quella della Rumenia; e le opere cli alcuni s tranieri, cui non sono s tate riserva te sale proprie, ma che ha nno partecipato all'Esposizione direttamente co n· noi. V'è inoltre una mos tra delle opere dei Pensionati es teri residenti in Roma: mostra che offrirà un interesse veramente grande, perchè per la prima volta si vedono raccolte in uno s tesso ambiente opere di pensionati cli diverse nazioni; e il fatto cli ave rle così riavvicinate potrà esser ragione di osservazioni e di raffronti tutt'altro che inutili agli studiosi dell'arte contemporanea. Delle sale s traniere, tre sono · riservate alla Danimarca, quattro al- ]' Olanda: una accogli e - magni fi ca mos tra - 27 opere di Ignacio Zuloaga; un'altra è dedicata all'esposizione di sei grandi pannelli di vita spagnuola, dipinti dall'Anglada. Altre due sale sono intieramente ris erva te alla Svizzera, che ha magnific amente trasformato gli ambienti con decorazioni, s ia in legno che in stoffa, tutte caratteri s ti che del paese. Ques te sale svizzere contengono 140 opere: nel centro di una di esse è un grande gruppo scultorio. Altre due sale sono destinate alle opere della Bulgaria e della Grecia: un' altra accoglie opere d'arte cinesi e in modo speciale acquarelli; così che per la prima volta s i potrà studiare in Europa una raccolta d'opere d'arte cinesi d'una certa importanza e vas tità. L'ala estrema delle Gall erie provvisorie è occupata dall'Esposizione internazionale di Architettura. Una delle sale accoglie le opere delle varie Associazioni di architetti austriaci; un'altra è riservata a li'Associazione italiana fra i cultori di architettura; ed essa vi s ta eseguendo una speciale decorazione, per la quale fu bandito un apposito concorso. La grande sala a destra delle Gallerie, e che ne fini sce la tes tata, è des tinata ai ricevimenti della Presidenza del Comitato; il quale avrà modo di accogliervi degnamente i Commissari delle nazioni estere. Il Salone centrale delle Gallerie provvisorie accoglie, simmetricamente all'altro del Palazzo principale, opere di scultura italiana e s traniera. A questo ordinamento ciel nucleo centrale clell' Esposizione fa riscontro l'ordinamento delle mostre nei Padiglioni esteri, delle quali si parlerà nel prossimo numero. ARTURO CALZA. LA MOSTRA ITALIANA DI BELLE ARTI, che fu inaugurata il 27 marzo contiene so lo quattrocento opere e tutte eseguite l 'anno scorso, magari in questo principio d'anno . Esse sono state scelte con una severità ed esposte con un gusto che non saranno mai abbastanza lodati. Di molti artisti invitati è stato, a ll'ult ima ora, respinto quel ch'essi avevano mandato. Tremi la opere di pittura e di scultura passarono davanti alla gi uria che non ne accolse che duecento, meno dell'otto per cento. Ecco i nomi degli artisti che furono accettati: Pittori: Almagià, Agazzi , Amistani, Bonivento, Berto letti , Bovio, ·Poggi, Belfiore, Bi gnotti, Besso, Bursi, Boglione, Beltito, Barricelli, Brescian i, Bortoluzzi, Bastianini, Berta, Barcellini, Brandemberg, Capranesi, Co lucci, Cavagli eri, Chablin, Cadorin, Cazzaniga, Carosi, Crema, Cipolla, Castegnaro, Casorati, Coltelli, Costantini, Caputo, Cambon, Cruscio, Diamantini, Danieli, D'Aghiarti, Dal Molin, Deguirot, Favai, Falchetti, Ferrazzi, Fraenkel, Guarino, Gamboggi, Ga udenzi , Grimaldi, Guerrini , Goidie, Garbari, Gloz, lswolski, Koheler, Langhlau, Luzzi, Lembrecht, Lamertini, Lance lò-Croce, Lloyd, Longoni, Lev i, Martina, Micheli, Mazzoni , Malerba, Menato, Mofere, Mengarini, Mo fe r, Mattielli, Modigliani, Michailesen, Moeuschuller, Nathan, Noether, Honni, Nodari, Otto, Ortolani, Orlandini, Pollonera, Pomo, Passon, Protti, Passig li, Petrucci, Pa lamenghiCrispi, Pascucci, Pennasilico, Piazzi, Parmeggiani, Rossini , Ronca, Rossi, Roselli, Rho, Ricci, Pini, Scabbia, Stanga, Tonell i, Stella, Saens, Siverio, Tavernier, Torchi , Testi , Tosi, Valeriani, Vittori, Vegetti, Villani, Valli, Wasnuth, Wagner, e Zambelletti. Sc11/tori: Astorri, Bentivegna, Burnham, Anita R. Cavalieri, Calori , Cataldi, Casadio, Camaur, Cellini, Ciampi, Cifariello, Cullen, Dantino, D'Amore, Del Bo, De Eenedetti, Fioravanti, Franceschi , Gemignani, Gangeri, Haseltine, Jardell a, Kohler, Lamonaca, Lovatelli, Mayer, Mangianello, Merculi ano, Ohlssen, Pirai no, Pogliani, Profeta, Rancher, Romanelli , Rossi Giuseppe, Rossi Eduardo, Saroldi, Schlass, Sortini , Ucce llo, Zonza, Briamo. Fra gli artisti invitati, figurano tra i principa li, e con opere notevoli, Tito, Innocenti, Calandra, Lionne, Noci , Coromaldi, Ball a, Mancini, Dalbono, Casorati, i due Gioii , Nomellino, Bezzi, Scattola, Bress, Fragiacomo, i tre Ciardi, Pieretto Bianco, ~- artorello, Maggi, Tavernier, Mariani, Carcano, Mentessi, Bazzaro, Belloni, Selvatico, Alciati, Tallone ed altri. Nel palazzo italiano delle Belle Arti sono" accorsi anche tutti gli stran ieri che non hanno un vero padiglione nazionale, come gli svizzeri con d'ue sale, i danesi con tre, gli svedesi con quattro, che sono state destinate a mostre personali di Zorn, di Larsson, di Fiastad e dello scultore Millis. E due sa le sono state infine date a due insigni pittori spagnuoli, a i quali forse il padig li one spagnuolo n on sembrava troppo ospitale; Zuloaga e Anglacla. E le loro mostre saranno, pare, tra le maraviglie cli questa bella e varia e p iacevole esposizione. Anglacla questa vol ta ha d ipinto anche grandi pannelli decorativi, lunghi t re o quattro metri; notevoli fra tutti una Scena nolturua con un gruppo cli chitarristi spagnuoli e l'Arrirn d, l t orero, che ri s pl enden te d'oro e di rasi scende dalla vettura acclamato da una folla d'amici e cli donne. ._-L.IQUORE STREGA DITTA G. ALBE RTI - BENEVENTO Esposizione Internazionale - Milano 1906 Esposizione Universale - Bruxelles 1910 FUORI CONCORSO l"\El"\BRO DELLA GIURIA \

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