Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

Se le Esposizioni contemporanee di Roma, di Firenze, di Torino saranno solenne glorificazione del .primo cinquantenario della più grande pagina della nostra storia nazionale, all'evocazione di un glorioso passato riuniranno la sintesi del cammino compiuto dal Regno d'Italia nel suo primo mezzo secolo di vita e di lotta. Riconosciuta la sua unità politica, l'Italia doveva ancora raggiungere quell'importanza economica ed _industriale che praticamente la po.- nesse fra le grandi nazioni. Malgrado le difficoltà dell'inizio, attraverso crisi terribili, il riostro paese è riuscito a raggiungere risultati veramente insperati. Dove nulla prima esisteva, in mezzo a condizioni economiche più che difficili, in un ventennio sono assurte ad un'importanza che le fa vittoriosamente gareggiare, con le più favorite d'oltr'Alpe. Basterebbe in proposito fra i tanti riportare un esempio. L'Italia, dei paesi in ciò che riguarda l'utilizzazione e la distribuzione dell' energia elettrica, è prima in Europa e seconda nel mondo. Se l'Esposizione di Milano del 1906 fu per molti tecnici dell'estero una rivelazione, quella di Torino di quest'anno sarà una più ampia e dettagliata dimostrazione di ciò che l'Italia sa e può fare. Il confronto del risultato nostro con quello che si compiè in tutti i paesi del mondo sarà per tutti vivo d' insegnamenti e di progresso. Il Comitato che vigila all'ordinamento della gran •Mostra di Torino ha voluto compiere; usando dei dati forniti dai suoi predecessori, 1.1n' opera eminentemente logica ed organica. Volendo presentare al visitatore · un nesso logico e fedele fra i mezzi del lavoro moderno e le sue produzioni, non si è contentata, come troppo spesso avvenne per lo passato, di riunire esclusivamente il maggior numero possibile di esempi, ma di sottoporli ad un'intelligente opera di selezione e di organizzazione. Così nell'ordinamento delle varie parti della Mostra la Commissione è partita dal concetto molto giusto di seguire la via secondo la quale procede la legge economica del lavoro. Così risalendo ad uno degli elementi essenziali della produzione: l'operaio, - è venuta agli strumenti più semplici che servono ad esplicare la sua attività, all'applicazione delle forze naturali domate, all' industria, ai mezzi di trasporti fino a giungere ai micidiali ordigni che assicurano la pace. Perchè la visione di questa glorificazione del1' industria sia formulata ne_l modo più vicino al vero, quale si svolge nelle fabbriche e nei grandi opifici, cosi, quanto la cosa è possibile, si assisterà alla rappresentazione del lavoro in azione. Non si vedranno quindi macchine immobili e silenziose, ma i più complicati congegni in azione, i quali inizieranno il grari pubblico alla conoscenza così attraente e tanto poco nota dei met?di ogni giorno più perfetti e celeri di produz10ne. Basandosi sopra queste grandi "linee iniziali l'Esposizz·one lnternazz"onale del!' Industria e del Lavoro è stata ripartita in 26 gruppi ed in 54 classi : Con ·questo primo articolo, che potrebbe quasi chiamarsi una prefazione, mi limiterò ad LE ESPOSIZIONI DEL 191:t un colpo d'occhio generale, mentre i'n seguito, in singoli articoli, cercherò di dare una visione esatta delle varie industrie con i suoi ritrovati e le sue novità. * Il primo gruppo, suddiviso in cinque classi, ha per scopo di mettere sotto gli occhi degli studiosi l'opera così importante compiuta da tutte quelle istituzioni d'insegnamento professionale che tanto contribuirono allo sviluppo dell e industrie e. dei commerci. Sono esse infatti che educano ed avviano le menti delle nuove generazioni ai problemi sempre nuovi e che fornendo gli esempi pratici dei ri sultati altrui gettano la semente feconda del progresso del domani. Tutta l'importariza sociale di una simile organizzazione è stata ben compresa, del resto, da - tutti i grandi pà_esi industriali, i quali l'incoraggiano con ogni mezzo morale e materiale. Ciò che fino ad ieri era un'opera filantropica per le masse, oggi è diventata una . necessità impellente, assoluta nei tre rami del lavoro umano: industriale, agrario, commerciale. La costante, necessaria ricerca del meglio ha fatto emergere ad una notevole importanza -gli apparati scientifici d'ogni genere e con essi quelli di misura. Sono infatti essi che preparano la via a tutte le grandi scoperte, a tutti i moderni perfezionamenti, . che permettono di rivelare il modesto. fenomeùò passato fino ad ieri inosservato e che domani sarà costretto a compiere la sua opera di progresso, che vigilano sopra i risultati. 11 laboratorio è la mente di ogni grande industria, mentre l'officina è il braccio che eseguisce. In questo gruppo, oltre agli strumenti scientifici di ogni genere, fisici, chimici, di meteorologia, ecc., una speciale classe è riservata alle macchine ed agli strumenti destinati alla misura della resistenza dei materiali in tutte le loro svariatissime foggie. Fra le nuove grandi industrie prima la fotografia, in cui nel gruppo III, ad una completa esposizione dei risultati ottenuti, vero salon dell'arte fotografica, si aggiunge la lunga serie degli apparecchi che vi si riferiscono, da quelli che servono ai dilettanti alle più complicate prove di fotoincisione colorata. Anzi in quest'ultimo si annunciano non poche novità, fra cui specialmente tricromie e policromie in cui la selezione viene ottenuta fotograficamente. La grande industria. _ I maggiori insegnamenti per i tecnici ed i visitatori: saranno nell'osservare i risultati e le applicazioni di quella che ormai, per la potenza di capitali e di organizzazioni che essa richiede, si suole racchiudere nella vastissima denominazione di grande industria. In testa di essa può porsi la meccanica generale (gruppo IV), la quale razionalmente è stata divisa nelle sue due graridi manifestazioni, di cui la prima comprende le macchine motrici, i motori di ogni genere muscolari, idraulici, termici, elettrici e conseguentemente tutti gli organi destinati alla trasmissione a distanza del lavoro meccanico. Nella seSlrolina 79 conda invece raggruppati in classi, a seconda delle singole industrie in cui si riferiscono, gli apparecchi e gli strumenti alla lavorazione del legno, dei metalli, delle pietre sia naturali sia artificiali. La macchina utensile può dirsi la sovrana del lavoro moderno. D'altra parte la necessità della produzione spingendo all'impiego di sempre maggiori po• tenze e velocità, ne viene che questi organi presentano gravi pericoli. Così il Comitato non ha potuto esimersi dal riunire in uno speciale riparto gli apparecchi di soccorso e di prevenzione contro gl'infortuni delle officine. La. maggior parte degli apparecchi funzioneranno davanti agli occhi del pubblico in un'immensa galleria all'uopo disposta. Se nella meccanica generale l'Italia potrà figurare degnamente rispetto alle altre nazioni, dove incontestatamente si troverà in prima• linea sarà nell'Elettricità (gruppo V). La recente esposizione di Bruxelles del r9ro ha dimostrato a sufficienza questo nostro primato. Se il nostro paese al momento attuale possiede le più grandiose installazioni di Europa, se ogni anno in media rSo ooo ca.valli sono _s trappati ai corsi d'acqua che precipitano · 1ungo · i fianchi delle nostre montagne;. allo stesso tempo in ciò che riguarda la costruzione degli apparecchi abbiamo già occupafo sul mercato mon- · diale' una stima che onora la patria di Volta, d Galvani e di Galileo Ferraris. Alla grande industria elettrica, a quella elet trochimica formarite una notevole classe, bisogna aggiungere i s istemi di trasmissione elettrica del pensiero: telegrafia, telefono, radiotelegrafia e fotogra_fia. Nè minore importanza hanno il gruppo XVIII, che riguarda le indµstrie estrattive e chimiche, e il XIX (industrie tessili), in cui l'industria della seta, una delle nostre maggiori ricchezze, potrà porre in vista i suoi meravigliosi prodotti e le sue perfette macchine di lavorazione, capaci di tessere dal modesto nastro che adorna il collo del1' operaio -al complicato arazzo, abbellimento sontuoso di case sovrane o multimilionarie. L'arte e l'indus tria di lusso dei gioielli e dei metalli preziosi (gruppo XXI) costeggerà quella importantissima del cuoio e dei suoi affini. L'agricoltura: industrie alimentari. L'agricoltura moderna nazionale è una delle grandi classi di questa Esposiz:one. Dalla selvicultura alle industrie forestali, vedremo sfilare le macchine agrarie che servono a dissodare la terra di tutti i paesi ed a strappare ad essa la sua sempre rinnovata ricchezza. Ed aderente ad essa la produzione dei prodotti alimentari ed i mezzi pi_ù adatti al loro trasporto ed alla loro conservazione (gruppo XVII). Dalla fabbricazione degli zuccheri a quella della cioccolata, dalla trasformazione dei cereali in pane all'industria del latte ed ai caseifici, vi sarà un vasto campo all'attenzione degli scienziati come dei semplici artigiani. Anche in questa parte il giusto concetto dell'esposizione di macchine in lavoro ·sarà largamente applicato. '' Roehe'' . Raccomandata dalle Autorità Mediche nelle Malattie .polmonari, Catarri bronchiali cronici, Tosse Asinina, Scrofola, Influenza -- GUARDAR.SI daÌ/e CONTRAFFAZIONI ._ Unici fabbricanti: F. Hoffmann-La Roche & C.0 - Basilea

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