Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

I j (Fot. 'Nunes-Va is.) Dott. NELLO TARCH I ANI, Segreta rio Genera le per , la · Mostra del Ritrat to lt~liano. durre a delle vere scoper te, a chiunque abbia occhi per vedere e animo per sentire rivelerà l:l ireùarrìen te un grande tratto di storia: vecchie tragedie e vecchie commedie che rivivono con la folla dei loro illustri · attori: sovrani e ministri, generali e favoriti, dame e damigelle; convegno di Ombre r eincarnate a ricostrùirci l'illusione dei loro tempi spariti. Gli s torici vi ' troveranno i loro dòci.imènti iconografici, le signore si contenterahn magari di s tutliarci la storia della moda.. . ; spettacoli .sempre istrbttivi. L'idea della mostra sorse · due anni fa nella mente di un uomo che ama l'arte perchè la cornprende come funzione di vita, in Ugo Ojetti, La sua idea fu accolta dall'énte che promoveva i fest eggiamenti, il Municipio · fiore·ntino, che allora aveva a capo il sindaco Sahgiorgi. Oggi presiede àl ·comitato ddle feste fiorentine·il marchese Filippo Corsini, il giovane sindaco dell'antica casata : .e alla Commissione esecutiva che ha organizz.ata. la mostra presiede lo · stesso Ojetti, 'coadiuvato da un ·gruppo i;:li s tudiosi d'arte LE ESPOSIZIONI DEL 1911 che sono anche uomini di pronta attività: Nello Tarchiani segretario della Mostra, Carlo Gamba, Giovanni Poggi e Alfredo Lensi. Numeros i commissari, scelti fra gli uomini di coltura e di gus to artis tico che soi;io in Italia, lavorano in tutti i centri dove si possa scoprire qualche tela rappresentativa per la nos tréL ar te e per la nos tra s toria. Poichè, come è naturale, una esposizione di questo genere non poteva scegliere il suo materiale nelle gallerie dello Stato o tra le collezioni più note. Si trattava non tanto di raccogliere quanto di scoprire. Manca fino ad oggi uno .studio completo - e anche incompleto - sull'ar te del ritratto in quei due secoli e mezzo che, secondo un' idea formata in gran parte di PALAZZO VECCHIO. QUARTIERE DI LEONORA DA T oLEDO. - Porta di -Benedet to da Maiano nella Sala dei Gigli, prima dett a dell'Oriolo, Prof. Cav , Uff. V1NCENZO VALVASSORI, Segr. della Commi ss. Esecutiva per l'Esposizione lnternazion. di F loricoltura. pregiudizi, sono tutti di decadenza e povertà art1st1ca,. I grandi ritrattisti italiani del ' 600 e del '700 sono per ora parzialmente conosciuti, e molti ingiustamente apprezzati per ignoranza, poichè le loro opere - opere di commiss ione - sono sperse in case private, in piccole collezioni municipali, in città lontane, in castelli fuori mano. Bisognava appunto riunire dinanzi al pubblico una g rande serie di tesori privati. E voi sapete che, mentre un privato è sempre disposto ad essere creduto proprietario di rari tesori, non sempre ha piacere che questi tesori sieno veduti, esaminat i, confrontati.... Oramai però questo diffic ile lavoro di rintracciamento e di valutazione preliminare è fatto, ed anche le possibili r esistenze - non sempre irragionevoli, del res to - di qualche proprietario sono s tate sùperate. Ha dato il buon esempio la Casa reale di Savoja aprendo ai commissari le gallerie delle sue reggie. Soltanto da ques ta parte sono assicurati ,_una settantina di ritratti : dalla R eggia, che fu borbonica, di ~Caserta ver- . . FIRENZE. GIARDINO DI ORTICOLTURA: IL GRANDE 'TEPIDARIO,

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