" ==r: ------ r X --:w: ~»:.-=w.._ ... L:t E'.SPO5IZ1ONI bE:L 1911 s Roma. - I LAVORJ DELL'ESPOSIZIONE FOTOGRAFATI DAL DIRIGIBILE MILITARE. - LA PIAZZA D'ARMI E I PADIGLIONI IN COSTRUZIONE. cleziane, finalmente liberate dalle sconce superfetazioni con cui secoli tristi le avevano deturpate. Primo e imponentissimo nucleo . di questa Mostra sarà il geniale contributo delle , antiche Provincie dell'Impero alla Madre- Roma. In ogni Provincia sono stati scelti quei monumenti architettonici o figurati che maggiormente portano l'impronta del Genio romano, o meglio attestano il vigore della grande civiltà che esso ha diffuso in tutto il mondo. Questi monumenti saranno riprodotti in calchi e disegni appositamente eseguiti da archeologi e da artisti, eJ accenneranno praticamente, pur entro ai brevi confini in cui dovranno esser conten'uti, alla smisurata estensione cli spazio su cui imperarono gloriosamente le aquile romane. Dalla Provincia Asia all'Hispania, dalla Mauretania all'Illirica, tutti i paesi in cui si attendarono vittoriosi · i castra dei romani saranno chiamati a dare il loro contributo : e così accanto alla rozza arte dei legionari nel Tropalum cli Adomklissi risplenderà quella raffinata dei sepolcri della Provenza; accanto agli avanzi del monumentum Ancyranum figureranno le inscrizioni dedicatorie alla Dea Roma, sparse per tutto il mondo antico. Le sale delle diverse Provincie costituiranno come una cornice intorno alla Sala di Roma, in cui saranno raccolte le riproduzioni di pitture di sculture di gemme di monete in cui appaiono i miti particolari dell'Urbe, e che mostreranno come nella Mitologia e nella Storia, si sia formato il concetto della divinità di Roma. Ma dovrà inoltre questa Esposizione significare l'operosa e multiforme energià che gli archeologi italiani hanno spiegata in patria e fuori, dovunque li abbia tratti l'amore della scienza. Si avrà perciò una Sala destinata agli scavi che gli archeologi italiani hanno, col plauso di tutto il mondo civile, diretti a Creta, e una Sala per gli scavi compiuti nell'Eritrea. In questa saranno raccolti i risultati degli scavi fatti nel luogo dell'antica Adulis; in quella i documenti della civiltà preellenica tornati alla luce nei Palazzi di Festos e di Haghia Triada, e i documenti della civiltà classica di Gortyna e di Prinia. Un posto importante terranno anche nella Mostra le riproduzioni, scientificamente severe, di alcuni fra i più cospicui monumenti classici dei quali ci restano solo.meravigliosi frammenti: tra questi saranno l'Ara di Domizio Enobarbo, il Frontone dei Niobidi negli Orti sallustiani, e fra tutti eccelsa, l'Ara. MusEo DI ToPOGRAFIA ROMANA. Sarà una Raccolta pazientemente tratta dalle biblioteche pubbliche e private e scientificamente ordinata di tutti i documenti grafici della città attraverso i vari periodi della sua magnifica storia. Le vicende della sua trasformazione edili~ia sono ricordate e rese tangibili da stampe da inèisioni da disegni da fotografie da quadri: come, nei secoli, sia mutata la sua· topografia, quali monumenti sieno scomparsi, o sieno stati trasportati altrove, o sieno stati modificati, tutto ciò che finora è noto, e solo parzialmente, a pochi studiosi, sarà invece materia d'una completa e certo popolarissima Mostra. Anche questo Museo avrà la sua sede in Castel Sant'Angelo. MEDIO Evo, RINASCIMENTO, SETTECENTO. La grande Città che dopo qualche secolo [cli decadenza, intorno al mille, tornò a fiorire di potenza e di gloria attrasse sempre, da tutto il mondo, gli artisti più eletti: così che l'arte nelle sue molteplici manifestazioni ebbe qui una continuità non turbata. Ecco la ragione di queste tre Mostre speciali: del Medioevo, del Rinascimento e del Settecento. Era facile, a queste Mostre, fare una critica aprioristica: non si sarebbe dunque fatto una specie di imperfetto duplicato delle nostre Gallerie pubbliche e private? L'obbiezione fu sin da principio preveduta: ma in verità, dato il concetto ordinatore cli queste Mostre, essa non regge. Lo scopo cli queste Mostre non è quello di esporre le singole opere d'arte che appartengono ai tre periodi: ma è quello di ricostruirne, per quanto _è possibile, l'ambiente. Se, per esempio, si sarà ottenuto di ricostruire, , anche in parte, uno dei grandi Palazzi del Patriziato romano nel medioevo, di farla rivivere questa epoca straordinaria, piena di fasto e di miserie, nei mobili nelle armi nei quadri nelle sculture nella ·decòrazion·e ne.gli ar·azzi · nell'insieme grandioso e nei · particolari suoi più squisiti, si otterrà certo ' un successo di curiosità · che nè meno sarà p~ivo di interesse scie!l,tificÒ. Così per il Settecento: e . si vedrà senza uscire dal Castel Sànt'Angelo come le miniature soppiantassero le grandi tele, e le finissime ceramiche, le statue; e i bastoncini e i ventagli, le lancie e le spade; e i panciotti adorni di pizzi, le maglie d'accìaio: e come ai - freddi grandi ambienti severi, tappezzati .di cuoio, si sostituissero le eleganti camerette piene di bi·- . belots, nelle quali le nostre avole incip~' iate presiedevano gaie conversazioni e, tenendo colle dita ingemmate la tabacchiera d'oro, si facevano corteggiare dagli abatini. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA NEI CINQUANT'ANNI. Ma anche la storia quasi contemporanea ha i suoi diritti, e un'Esposizione d'arte retrospettiva doveva pur tener conto di questo periodo, politicamente un po' tumultuoso, che è corso dal '60 sino ad oggi . Bisognava pure mostrare in una specie di ordinata sintesi ciò che i più forti e geniali artisti hanno prodotto nell'ultima metà del secolo XIX, quasi a festeggiare la Rinascenza civile della Patria. A questa singolare Mostra che sarà ordinata, come in sede sua propria, nel Palazzo delle Belle Arti, saranno però ammesse soltanto opere le quali di pien diritto e per universale consenso appartengono ormai alla storia della pittura della scultura e dell'architettura nei cinquant'anni trascorsi dalla proclamazione del Regno d'Italia. Delle altre Mostre dirò nel prossimo fascicolo. t ARTURO CALZA. FERNET-BRANCA Sf'ECIALITÀ DEI FRATELLI BRANCA - MILANO Amaro tonico, corroborante, digestivo. Guardarsi dalle contraffazioni.
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