Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

420 IL CONGRESSO AREONAUTICOATORINO. li 26 ottobre alla presenza del Duca di Genova, del generale Brusati, comandante del corpo d'armata di Torino, del generale Escard, dei s enatori Frola e D'Ovidio, di vari deputati e autorità, e di molti rapp resentanti italiani ed esteri, fu inaugurato a T orino il Congresso aeronautico internazionale. L'on. Montù, dopo un sal uto agli intervenuti, enumer b i var i important issimi temi che il Congresso dovern svolger e sia nel campo meccanico che ne l campo fisiologico. Seguirono a lt r i discorsi dell 'assessore Chauv in a nome del sindaco, del comm, Scamoni per il prefetto, del comandante Rénard, per il Governo francese, e di Wendricht, rappresentante de l Ministero russo de lla Guerra, tutti vivamente appla ud iti. Ne l pomeriggio, a lle 14, nell a sala de lla " Pro Torino,, si svolse quindi la prima seduta con un'adunanza pl enaria, p resieduta dal co lonnello Paul Ré nard; il cav. Pesce, segretario de ll a sezione, l esse una relazione s ui " lavori della C. P. I. A. ,, , esponendo i voti del Congresso precedente. La relazione, lunga ed elaborata, tendeva a dimostrare il grande lavoro comp iuto ed i grandi problemi che ancora attendono la loro soluzione . li colonnello Rénard espose quindi ai congressisti i lavori e le relazioni che si doveva no d iscutere e d ivise il Congresso in quattro sezioni: nella p ri ma e nella seconda si doveva trattare di aeros·atica e di aviazione: nella terza e quarta di app li cazioni scientifiche e di legislazione. Nella prima sezione, presieduta da l conte A lmerigo da Sch io, il colonnello Bouttieraux, direttore del materiale aerostatico milita re di Francia, svo lse un a sua relazione sul le " Ricerche della sicu rezza degli aer oplan i e delle condizioni da imporre per la loro accettazione,,. L'oratore dimostrb come gli apparecchi volanti non presentino ancora la piil grande stabi li tà e sicu rezza e che per questo si impone un maggior controllo ed una piil ampia serietà nel rilasciare i brevetti di pi lota agli aviatori. Il comandante Rénard riferì quindi su l t ema: "Terminologia aeronautca ,,, an nunziando che in seno alla C. P. I. A. era stata costituita una commissione per lo studio e la denominazione esalta dei vari congegni che compongono l'aerop lano. ·Il s ignor Leco rnu, dell' I_s tit uto Aeronautico di Francia, r iferì su l t ema: " Rapporti s ui motori di aviazione ,, , dando un'accurata statistica dei mezz i pii, apprezzati e più stabili. Da ultimo il signor Leco rnu, per il ·prof. Marchis, assente, svo lse la relazione s ullo " Stato attuale della questione degli ae roplani ,, . Nella sezione seconda, presieduta dal tenente colonnell o Vives y Viches, del genio spagnuolo, il dott . O. Crouon lesse la sua comunicazione s ulla " Fisiolo'gia degli aviat ori e degli aeronauti ,, : e il co,nandante Foche, d irettor e della Scuola Aeronautica, lesse una relaziqne s ul funzionamento della scuola. Nella seconda seduta, il 27 ottobre, sotto la presidenza del conte A lmerigo da Sch io, l' ing. Cosimo Canovetti espose applauditissimo, la sua relazione: L a turbine à air co1u111e pro/m.l;er ·r. Seguì un'interessante discussione a lla q ua le parteciparono il conte da Schio e i comandanti Rénard e Bouttiera ux. li capitano Ranza, del genio speciali sti di Roma, riferì interessanti studl fatti s ull a " costruzione degli sferici ed il 1ninimo di cuciture e la reazione interna degli aerostati agli effetti ùe lJ a stabi lità ,, . L'oratore disse come il genio specialisti si occ upi app unto di questi studl che sono di grande utilità e come le esperienze fatte abbiano dato degli ottimi risultati. A ll a d iscussione parteciparono il colonnello Mathieu, i 1 co lonnello Rénard ed il dottor Crouzon, tutti concordi col capitano Ranza nelle conclusioni da questo espost e. Il s ignor Doutré riferì su l tema: Stabilisateurs avtomatiques , i llustrando lungamente i suoi studl in ma teria con dimcistrazi oni pratiche e di seg=ii alla lavagna. li capitano Mina t rattb della Resis ftnza dell'aria , ed in argomento . si intavolb un'interessante discussione fra il colonnell o Rénard ed il dottor Crouzon. Il capitano Costanzi rinunzib a trattare il tema: R isultati di uno studio analitico delle eliche, estgu.ito presso il b~itaglione specialis ti del genio. Il coma ndante Mathieu, del genio belga , riass unse in francese ques ti ri s ultati , fra le gene ral i approvazioni. Il colonnello Bo utti erau x, specialmente lodb assai la relazione del capitano Costanzi. Nella seduta de l 28 hanno riferi to e discusso var i congressisti sulla cartografia aeronautica de ll a Francia, su lla fotogrammetria del pallone e su lle carte d'aeronautica. Il co lonne llo Rénard h a p resentato a l Congresso il segue nte ordine del giorno , pienamente approvato: " Ogni nazione, per mezzo di persone competenti, prepari una medesima carta ~ià eseguita dall'Aero-Club di Francia: i risultat i di questi studi , siano riferiti ad un Consiglio internazional e fra le Potenze per potere riferire ed acco rdarsi in merito ai dettagli ed alla estensione delle carte ,, . Poi ha riferito Costantini su l t ema della ricuperazione parziale della resistenza dell'aria . Il prof. Pa lazzo ha parlato dell a meteoro logia in servizio dell 'av iazione, ed il t enente Ferrari su ll 'Osservato r io aeronau tico d i Vigna di Valle e l'organizzazione italiana degli sfodi d'esp lorazione de ll 'atmosfera appoggiando i l suo dire con documenti, carte e diagrammi interessanti. In ultimo il signor Chas - seriand ha trattato d ei misuratori della velocità del vento. Nel pomeriggio il comandante Rénard, presidente della C. P . I. A., ha tenuto una lunga app lauditissima conferenza s ull a "Fase scientifica spo r tiva e tecnica dell'aviazione .,. Il duca di Guiche ha svolto il tema: " La r es istenza dell'aria "' esponendo i risultati dettatigli da una lunga pratica av iatoria. Hanno mosso alc ine osservazioni il co lonne llo Bouttieraux, i l prof. Carnot, della Scuola di Arti e Mestieri di Parigi, e il dottor Cruson. Infine, I' ing. . Canovett i ha svolto la s ua re lazione s I tema: " Le turbine ad aria come propulsione ,, . Dopo la discusLE ESPOSIZIONI DEL 1911 sione e le r elative spiegazion i date dall ' ing. Canovetti, il comandante Rénard, a nome del Con·gresso, ha fatto voti a ffinchè il Canovett i abbia tutto l'appoggio materiale che i s coi esperimen ti e i suoi stud i I ichiedono. Il colonnello Vivis ha parl ato infine su lla classificazione dei venti dal punto di vista d ella navigazi.one dell e n avi aeree. Il Congresso la mattina del 3:, tenne la sua seduta di chi usura sotto la presidenza del conte A lmer igo da Schi o. Il dottor Doutré iiferì s ullo stabi lizzatore a utomatico. Qu indi il colonnello R nard parlb della t erminologia aeronauti ca ed il capitano Bogliolo pre,entb un apparecchio per la misura della r esistenza dell'aria sugli aeroplan i . Il cav . Ve rde pa rlb s ul tema: "La determinazione geogra fica delle pun te ris petto al meridiano ed al parallelo ,, . Dopo una comunicazione del signor Achéma r sulla volgarizzazione dell 'ae ronautica nelle scuole del Belgio, il conte Da Schio ri ferì s ul t ema: "Di un progresso dell'aeronautica " ed il prof. De Agost ini presentb la sua rela zione s ull e carte di navigazione aerea. F urono approvati vari or ini del giorno di ca rattere tecnico ed uno d iretto a promuovere l' uni one internazionale aeronautica. Il colonne llo Bouttieraux propose che a sede dei fut ur i Congi·essi fossero proclamate Madrid, Bruxelles e Cristiani a . Si procedette alla nom ina dei vari membri delle commissioni interne e dopo discorsi di saluto de l co lonne llo Ré nard e dell 'on. Montit, il Congresso fu d ichiarato chiuso . I congressisti si r ecarono il 31 su l Lago Maggiore dove assistettero ad esperimenti con l'idropla no Fo rlanini. La festa dei bambini all'Esposizione di Torino Una delle ultime grand i feste ali' Esposizione di Torino è stata quella dei bambini , svoltas i il 26 ottobre. Fu organizzata una matlinée la quale ebbe t ale successo che lo s tesso Comitato ne rimase sba lordito. Erano stat i preparati 3o mila regali: si sperava quindi in un concorso di 60 mila visitatori, calcolando in med ia un bambino per ogni visitatore. I visi tatori furo no invece 90,205 oltre i bambini, il cu i numero non fu possibi ·e computare, poichè essi entravano gratis . Ma, ad occhio e croce, giudicando dalla q uant ità di persone che accompagnavano vere nidiate di bimbi , si pub dire che ne s iano entrati olt re So mila da lle 14 ·alle 17. Già prima delle 14 eravi un' enorme ressa ai principali ingressi e su l piazzale de l Pilonetto. Qui lo spettaco lo era magnifico e nello stesso t empo pauroso , poichè non era possibile gettare un'occhi ata su quella folla di grand i e di piccini, che si accalcava dinanzi al banco donde avrebbe dovuto avvenire la distribuzione dei doni, senza provare un bri vido di t errore, tanto erano tutti così sch iacciati! La fo ll a s ' accalcava urtandosi, p igiandosi , sospingendosi da ogni parte: le mammi ne erano impotenti a tratten ere i bi mbi , che strillavano per paura di non ent ra re. Erano mille e mille vocine ora piagnucolose, ora a llegre, argentine e squillanti, tutte unite in un coro solo che dava a quella festa di luce, di vita e di colori un insolito fremito di fresca a nimazione ed allegrezza. Presso l 'entrata di Corso Raffaello avvennero anche scene quas i disgustose. Alle replicate richieste agli incaricati per avere da essi il tanto promesso e sospi rato scontrino per ritirare il dono, i preziosi di spensi eri, in numero di due o tre, ritti innanzi al monumento del principe Amedeo, con alcune scato le in mano, distribuivano a destra a si ni stra, davanti e di dietro, a lla rinfusa, senza controllo, sen za criterio, ai piccoli, a i grandi , a q uan ti loro capitavano davanti con le mani tese ed allungate . Chi rimaneva senza biglietto, chi ne aveva una manata: se qualche biglietto cadeva tra la folla, la lotta d iventava furiosa: tutti quelli ch e stavano at torno si precipitavano alla ricerca; i bimbi cadevano, correndo peri colo di rimanere soffocati; i grandi, mal reggendosi sulle gambe per gli urtoni di quelli che stavano di etro, finivano addosso a i primi caduti, e così gl i uni si affastellavano s ug li a ltri in una confusione indicibile. Finalmente intervenner o gli agenti ed il parapiglia fu sciolto, e la fo lla ammaccata, pesta e scon tenta, infil b i ' viali riboccanti dirigendosi a l piazzale del Pi lonetto . Ma tut ti coloro che affluivano al Pilonetto, appena giun ti al ponte, si accorgevano come fosse inutile andare innanzi, poichè i l così detto cortile d'onore era rigurgitante . La fo lla ch e lo ingombrava, pi giandosi tra un chiasso continuo, ove spiccavano a lti gli stri ll i di tanti bambini, fin da mezzogiorno " faceva porta ,, ai cancelli del Pi lonetto, che mettono sulla -strada di Moncali eri. Molte donne dei sobborghi. co i loro bambini, avevano pensato di entrare da quella parte per gi unger e prime al luogo dell a distribuzione e avere così il premio assicurato . Infatt i la distribuzione incomincib: e parecchie migliaia di doni, fra a utomobilini, fasci di cartoline illustrate e giornali illustrat i, ven nero distribuiti, fra la confusione indescrivibile, il pigia-pigia sempre crescente e la lotta di tutte que lle manine che si stendevano a porgere i biglietti ed a ritirar e i regali. Mentre cib avveniva, si seppe, per mezzo di t elefonate giunte dagli ingressi, che i 3o mila biglietti erano esauriti e c ' .e ancora gruppi di mamme e di bimbi protestavano perchè ne erano rimasti senza. Allora fu dato ordine di affiggere a tutte le porte un avviso ch e diceva: u Doni esauriti 11 • I ntanto la distribuzione procedeva tra un disordine sempre maggiore in quell'immenso agglomeramento di gente pigiata. Allora opportunamente il conte Di Polonghera, d'accordo co l commissario Pollotti, ordinb che si sospendesse la distribuzione rimandandola ai giorni successivi. Ta le decisione fu ann unciata ad a lta voce, accolta da l plauso generale. Tutti i bambini mu niti di bigli etto seppero cosi che, ritornando nei giorni seguenti avrebbero av uto il loro dono, con meno pericolo e piil calma. P erb a l momento i 11 cu i la notizia che la festa era sospesa , i sparse , la ressa divenne tale che q ua e là alc uni bambini, non potendo p iù res pir . re, f,,ronJ colti da sve - nimenti. Uno di essi fu raccolto e soccor so da un giornalista; un a ltro da un u ffic iale dei carabin ieri; un altro da un de legato di pubb' ica sicurezza. S, trattava di malesser i passeggeri. Ma la folla, che assistette a queste scene , mi se in circolazione la not izia aggravando la, ed in breve per tutta Torino, al la rmata, correva la voce che un bambino foss e morto soffocato. Questa notizia veni va divulgata alle 19; alle 20 s i parlava già di due bambini morti .... Per fortuna le sbrigliate fanta,ie si fe rmarono in tempo. Da tutti i posti di soccorso, da lle Sezioni di g uardie municipali, da quelle di pubb lica sicurezza, gi un sero smentite sodd isfacenti . Nessu na disgrazia, assolutamente era accaduta ... . tranne le mo lte disgrazie di non avere potuto afferrare i l regalo! ... La cErimonia di chiusura dElla Mostra dEI Ritratto. A Firenze il 3 novembre alle I I del mattino _ha avuto luogo, nel salone dei Duecento , in Palazzo Vecchio, la cerimonia di chiusura della Mostra del Rit ratto. Intervennero il sindaco d i Firenze, marchese Filippo Corsi ni, tutta la Commissione esecutiva dell a Mostra con a capo il presidente, commendatore Ugo Oj etti, tutte le pri ncipa li autorità, i senatori Del Lungo, Lamberti e Torrigiani, il dep utato P escetti ed a ltre numerose personalità e gran numero d'invitati fra cui numerose s ig nore e s ignorine in eleganti toilettes. Prende per primo la parola Ugo Oj etti presidente della Commissione esecutiva, e con elegante discorso fece la storia della Mostra da quando egli nell'inverno r908 ne presentb la prima idea ed i l programma al Si ndaco di Firenze . La Mostra ha raccolto da ogni parte di E uropa ottocento ritratti, ha fatto conoscere molti pittori nostri, che nel settecento vissero quasi sempre in Russia, in A ustri a , in Polonia, ha dato fama di grande ritrattista a molti pittori del seicento not i finora sopratutto come affrescanti, e a molti pittori de ll'ottocento classici e r omantici ormai tenuti in poco conto pei loro macchinosi e r eto rici quadri storici; infine ha dato ad artisti italia ni parecch i ritratti finora attribuiti ad artisti stranieri . L'Oj etti, come presidente della Commissione esecutiva, spiegb poi come funzionarono i vari comitat i regionali, poi ri ass unse il I i lancio fina n ziario. Tra il cont ributo del Governo per lire So ooo, del Comune per lire 25 ooo, la quot, ·spettante alla Mostra di Firenze su lle specia li tessere ferro,·iarie, regionali e na • zionali, gli ingressi di centosettantamila persone, la vendita dei cataloghi e delle cartoline, la Nlostra del Ritrat to ha av u to 37 7 ooo l ire d'introiti. Tutte le s ue spese, comprese q nelle che si possono prevedere per la ri sped izione d ei quadri, ammontano a 172 ooo lire. Da questo un avanzo di lire 206 ooo che va tutto a l Comune di Firen ze. A che le destinerà il Comune? L'Ojetti lesse una lettera diretta al S indaco e firmata da Pasquale Villari, Ferdinando Martini, Isidoro del Lungo, Filippo e Piero Torri giani, Fran cesco Guicc iard ini, Giovanni Rosadi ed a ltri eminenti uomini della Toscana n ella quale si chiede che una parte a lmeno di questo avanzo sia destinato a ll'arredamento di Palazzo Vecchio i cui quartieri monument ali, pur restando ormai aperti al pubbli co, ch iusa la Mostra, r est eran no privi d 'ogni suppellett ile . A nome della Commissione esecutiva egli disse spera re che, dopo aver provveduto a questo arredamento, il Comun e vorrà dedicare il resto della somma ad un'impresa artistica determinata che torni tutta a vantaggio e decoro della città. L'oratore fu vivamente applaudito. Indi il s indaco di Firenze, marchese Filippo Corsini, pronuncib poche parole di ringraziamento e di plauso alla Commissi'bne esecutiva, applaudito dai presenti. La ceri1noni a tenninò circa a mezzogiorno, quindi nella loggia di Saturno fu offerto agli invitati sontuoso rinfresco. Le sale della Mostra rimasero aperte agli invitati fino alle 13; a lla qua!e ora fu chiusa la Mostra che ebbe tanto e meritato successo. Il Diario delle Esposizioni e delle Feste. 20 ottobre. - Rom.a. Sotto la presidenza del prof. Lamberto Loria inaugurato il congresso etnografico italiano. 2 1 ,, T orino. Nell'aula dell'antico parlamen to subalpino inaugur ato il Congresso delle Soci et à Economiche . 22 ,, Roma . Svolgesi a P iazza d'Armi ali' Esposizione i I co rteo storico de ll a r egina Cristina di Svezia. ,, - Inaugurato in Castel Sant ' Angelo il Congresso de ll a Società per la Storia del Risorgimento Italia no . 2 3 ,, Torino. Gra ndi ri cevimen ti , seduta straordinari a del consiglio comu nale, banchetto, serata di gala in onore del Sindaco e della Giunta comunale di Roma. 26 ,, - Inaugurato il V Congresso di areona utica. ,, Roma. In Campidoglio, con discorso del guardasigi ll i Finocchiaro Apri le ina ugurato il VII Congresso g iu ridico nazionale. 29 ,, - Con discorsi d el ministro Nitti e di Luigi Luzzatti inaug urato il Cong resso dell e case popolari . " Mii.mo. Partenze pel raid aviatori o Milano-Torino: vincitore della corsa Maffeis. 3r ,, - Ritorno da Torino degli aviatori: vincitore Manissero. 3 novembre. - Fireuz e. Chiusa l 'Esposizione del Ritratto. Stampato su carta delle CARTIERE BERNARDINO NODARI in Lugo di Vicenza.

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