Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

L:t .tSPOSi ZiO Ni DEL 191i 395 R o MA. A L L' E s p o s I z I o· N E E T N o G R A F I e A. esposizione inauguratasi per solennizzare il primo cinquantenario del!' unità italiana. V' è in e~sa, per chi la sa intendere, una dolce e _commovente poesia, che eleva un suo canto possente e inneggia alle glorie della nostra t erra. Le fedeli riproduzioni. E l'Italia _v'è rappresentata non solo dalle sue ricchezze artistiche, non solo dalle costruzioni caratteristiche delle varie provincie, ma anche con la vita dei popoli delle diverse r egioni, con le vecchie e belle costumanze, con le opere industri. Perchè è necessario distinguere in questa mostra romana quello che è esposizione etnografica propriamente el etta, da quello che . è invece esposizione r egionale. L'una.· s'integra con l'altra, :la . compie, r ende perfetto il qua_clro accennato _appena ·dalla prima, dando. insieni.e una visione sintetica di ciò. che sia la nostra t erra, facendola conoscere a noi stessi che siamo suoi abitatori. Senza dubbio per quanto sintetica e forse appunto per ciò, la visione rima,ne_sempre pallida in_confronto alla r ealtà; ma bisogqa confessare che non era possibile fare di più, essendo l' Italia tanto ricca e tanto bella, da render perplesso chiunque voglia procedere ad una scelta sicura. t!1E1i Non solo, ma bisogna notare che era cosa difficile assai_saper fondere in ciascun padiglione regionale i motivi caratteristici che ricorrono nei monumenti, di cui si gloriano le varie re-. gioni, facendo in modo che l' edi ficio fosse armonico e bello. Occorreva il più perfe tto buon gusto perchè ciascun padiglione, dall'unione di tanti elementi a volta molto disparati, riuscisse ad avere un suo aspetto per nulla frammentario, e fosse così artisticamente· simpatico da far sentire il desiderio che tutta la costruzione, materiata di pietra e non di stucco, potesse conservare per secoli il suo sorriso e per seco_li do~are gioia estetica agli occhi degli amm1raton. In ogni modo l'illusione è perfetta e nessuno crederebbe anche dopo un attento esame, che quegli: edifici s iano cli una materia così fragi le CARATTERISTICO GRUPPO SICILIANO. - UNA CANTI NA. ed - ahimè! - così.... caduca. Non solo qui la pietra sembra pietra.... mentre è gesso, non _solo· il marmo e il ferro sono riprodotti , mirabilmente, ma ogni cosa, ogni più piccolo particolare è tale da ingannare un occhio esperto. Tutte le patine, tutte le sfumature, tutti i seg ni di corrosione lasciati dal tempo, dall'aria, dall'acqua e qualche volta dal fuoco sono stati imitati con fedeltà, direi quasi fotografica. In ques ti padiglioni e nelle diverse costruzioni della mos tra e tnografica s i è fa tto un lavoro cli rifinimento a rovescio. Da prima essi sono s tati compiuti, e sono apparsi lindi, nuovi, perfe tti ; poi il signor tempo.... sotto l'aspe tto di un pittore, ha velato, ha sporcato, ha perfino smussato gli spigoli, e scalcinato le pareti. Era un lavoro che destava meraviglia, e qualche volta, inconsciamente, chi guardava si sentiva spinto a fermare la mano che sembrava volesse compiere un' opera vandalica. GRUPPO SICILIANO. - L'INTERNO DEL CORTILE DEL CONVENTO DI SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI A p ALERMO (fot. Argus). J_

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