LE ESPOS IZI ON I DEL 1911 ( Proprietà Otto l\rfcssingcr .) (Fo t. Lancdlotti.) IL BR INDI S I. afferrare, nell a loro real tà, tutti i particolari del modello su cui tiene a lungo fisso lo sguardo. D'un tratto si alza come preso da una subitanea ispirazione, at t rave rsa di corsa la distanza che lo separa ditlla tela, e, col s uo lungo pennello (un pennello fenomena le, il più grande che io abbia ' mai visto fra le mani di un pittore) dà un energi co colpo all'opera g ià cominci ata. Quindi retrocede, allontanandosi a poco a poco, per giudiçare dell'effetto, e, quando questo gli sembra ben raggiunto, manda ogni sor ta di moccoli: figuriamoci in caso contrario! Ma se il modello, invece di essere un povero diavolo di professione, è una signora che posa per un ritratto, allora cambia scena. Ed . ecco un Mancini_ timido e cerimon ioso, che c_hi ede per javore un mutamen to di gesto, un Mancini, insomma, che non si riconosce più. . I quadri dell'illustre pittore romano sono tutti dipinti per mezzo del reticolato, che egli sovrappone all a tela s u cui aderisce perfettamente. Dopo aver compiuta l'opera, strappa via il reti - · colato. Ed ecco la r;i g ione di quei lunghi segni · che si veggono per diritto e per traverso su tutte le sue opere . 11 s istema non costituisce una specialità, chè molti altri pittori vi ricorrono . Ma quello che mi pare original e è ciò: che il Mancini pone un altro id ent ico reticolato innanzi ·al modello. In tal modo ot tiene quell' esattezza di toni e rappor ti che formano l' essenza del va- . lore de' suoi quadri. ~ questa una trovata per fac ilitare il proprio lavoro? Se pure, essa lo è per Antonio Mancini e non potrebbe esserlo per qualunque altro. Poichè un artista del valore suo, . può produrre . opere egregie anche senza reticolato, ma un artista inferiore, ricorra pure a tutti i r e ticolati del mondo, non vi riuscirà certamente. Non è vero, . maes tro ? ARTURO LANCELLOTTJ. (Dal Secolo XX.) Curiosità alla Mostra retrospettiva DI CASTEL SANT'ANGELO. Della geniale e riuscita Mostra Retrospettiva di Castel Sant' Angelo, tutti ormai hanno potuto constato la grande importanza. Delle molte speciali collezioni di genere _retrospettivo ci siamo a varie riprese occupati e i lettori hanno un'idea almeno approssimativa cli ciò che è attualmente Castel Sant'Angelo. L e Esposizioni riunite negli ambienti riattati ed in quelli costruiti recentemente lo ha nno reso un Museo fra i più pregevoli del mondo. Per ora mi limiterò a trattenermi cli una delle cose piµ carat teristiche che at t raggono maggiormente la curiosità del visi tatore, destando un senso di commozione e quasi di raccapriccio. Dal cortile di Alessandro VI una porticina dà adito, per una buia ed angusta scaletta, alle orribili prigioni storiche, nelle cell e sotterranee, pri g ioni in cui rnolsi fossero .rinchiusi il cardinale Caraffa, la famiglia Cenci e · Benvenuto Cellini. Dalle prigioni, pe r gli antichi silos, si passa all e oliare : in ampi sotterranei parecchie file di vetrine mur_ate che un tempo furono per la riserva d' olio. Si dice che ques te grandi provviste d'olio avessero servito in tempo d'assedio per ge ttarlo bollen te sugli assalitori. Da qui, s empre per passaggi sotterranei, si en tra in un' antica cella priva d'aria e cli luce ove sono riunite due vecchie ghigliottine, una mannaia e il cavalletto usato per le esecuzioni, sotto il governo dei papi. In una scansia, oltre alcuni ordegni di tortura, si può vede re la tabacchiera ed il diario di G. B. Buga tti, detto Mastro Titta, il celebre boia pontifi cio. La tabacchiera è capace di contenere addirittura una buvetta di tabacco, e si dice che il boia, quando entrava ad ese rc itare la sua lugubre funz ione, usa va offrire una presa di tabacco a quei condanna ti che gli • sembravano più quieti e rass egnati. In quanto _al diario, esso ha un'importanza maggiore poichè vi sono laconicamente elencate e ·con numero <l'ordine tutte le esecuzioni, di cui l'ultima, la 517.", in data 17 agosto 1864, epoca in cui Ma s tro Titta fu messo in giubilazione. Spigoliamo in ques to diario qualche annotazione di es ::- cuzioni: esso s'in izia con questa sempl ice registrazione : N. r. Nicola Genti lucci, impiccato e squartato li 22 Marzo 1796, per avere ammazzato un sacerdote, un vettur ino e sgrassato due frat i : giust iz ia eseguita in Ful igno. Un'altra : Marco Ross i, ma zzolato e squartato in Valentino li 28 Marzo 1797, per avere ammazzato suo zio e t suo fratello cugino . Al N. r r si legge : Giacomo dell' Ascenzione impiccato al Popolo per ave re scassinato e sfasciato dive rse botteghe. Abbondano !'esecuzioni per condanne che s i collegano a ll a Storia del nostro Risorgimento: 407 . Romolo Salvatori di Cisterna di anni 40 per aver fatto fuc ilare dai Garibaldini in tempo di Republica, l'arciprete di Giulianello in Anagni, decapi tato in quella ci ttà li ro Sett . r85r. 448. An tonio del fu Ferd inando De Felici, romano, di anni 35, p rofessione cappell aio, per attentato commesso in persona dell ' Emu. Cardinale Antonelli, _ segretario di Stato, condannato a morte lì r 1 luglio 1855 in via de' Cerchi . Nella stessa cella si vedono le due cappe che Mastro Titt a indossava: la bianca per la toletta del condanflato; la rossa, per le esecuzioni. Cimel i raccapriccianti di storia vissuta fino a pochi anni fa! S c 1PIONE DE Rossr. È US O 'CTO : L' Ora di Tripoli di Enrico Corradini. L. 3,50 P roletariato, Emigrazione, Tripo li. - L'esempio di Tunisi (Politi ca d ' associazione) - L'_escmpio di Tunisi (Le mi n iere). - Tripoli. - La coltivazione del deserto. - Leggendo una relazione conso la re. - Lungo .la costa .ci renaica (Bengasi). - Lungo la costa ci renaica (Dern a e le co lonie ita liane). - La penetra zione pacifica degli a ltri . -Storia turca d' un viaggio italiano. - Sull ' a ltipian o cirenaico (Da Derna a Ci rene) . - Sull'altipiano cirenaico (Da Cirene a Bengasi). - A tutti è util e l'occupazione di Tripoli. Dirige.-e commissioni e •·aglia agli editori T,·e•·es, in Milano 5 □- années triomphal succés: contre les TOUX usez dè~ -,Pastilles Marchesini
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