Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

una deliziosa penombra; carabinieri che passeggiano, custodi _che sbadigliano: lui· arr'.iva _con aria indifferente, dà un'occhiata tutt'intorno e una sbirciatina all'orologio. Un po' dopo - anzi, molto dopo - arriva lei. " Oh, chi si vede ?! Ma che bella combinazione ! ,, E l' uno ·e l'altra. s'immergono nei più animati discorsi davanti al progetto d'una bonifica o ad una vetrina di campioni minerarì. Finchè giunge a di s trarli il perfetto visitatore,. quello che s i fa un dovere di veder tutto e dappertutto si ficc a. Di visitatori . modello ce n' è un po' d ' ogni stampo: studentelli sgobboni , infiammati di scolastico zelo; pedanti di varia età e condizione - professori, burocratici, militari a riposo - ai quali una scorsa affrettata o una volontaria trascuranza parrebbero colpevoli di disordini; vecchi dilettanti del sapere ch e, coi capelli bianchi, coltivano l'innocente rnanìa d'istruirsi; borghesucci, foresti eri della leggera che voglion godersi la lira ciel biglie tto; piccoli azionisti taccagni che sfruttano coscienziosamente il capitale versato. Il sistema, però, è uno solo. Vengono ali ' Esposizione nelle prime ore d'apertura e s i mettono a girarla, magari colla pianta sott'occhio, da capo a fondo. Se entrano in una galleria, state certi ch e non tornano " a riveder le s telle ,, prima d'averla esplorata per . ogni verso: si cacciano in mezzo agli stands, sfo~ gli~no gli album, fanno incetta di cataloghi, tempestano· di domande i commessi e i custodi , che non di rado devono anche richiamar la loro attenzione su certi cartellini profusi con s ignorile larghezza. Che ingenuità quei cartellini! Li capirei se ci foss e stampato " Si prega cli toccare ,, . Ma scrivere il contrario sopra a degli oggetti che son lì a portata cli ·tutte le mani, e proprio su quelli che invitano cli più ad allungar un dito, mi pare una provocazione bell'e buona. E poi, "si prega,,! Come dire che, se vi piace far diverso, padroni ssimi, accomodatevi .pure. Tant'è vero che, della gente che passa, la più parte guarda la cosa toccabil e, legge il grazioso avvertimento, e.... non r esi s te alla tentazione. J ragazzi, poi! Si ·tocca il modello della macchina, polito come ,m. gioiello e minuto come un ninnolo, per vedere se proprio funziona; si toccano il progetto in -miniatura del sanatorio o. del P.orto, il minuscolo fac-simile della corazzata, perch è sembrano giuocattoli e han proprio tutti i loro arnesi ed accessori; i grossi pezzi cli metallurgia, i campioni industriali, i blocchi di minerali si toccano per sentir se siano autentici. Le ragioni di toccaFe sono infinite. Ma senza cartelli, credete a me, si terrebbero molto di più le zampe a casa. Una libertà che bisognerebbe sul serio limitare ai visitatori - con tanto di multa, sicuro! da :comminarsi flagrant e deù'cto - è quella della critica. Oh, i giudizi ciel pubblico. Non si può girellare a proprio genio per l'Espos izione senza che vi arrivi ogni momento all'orecchio, coll'importuna chiarezza che hanno tra la fo lla le anonim·e stupidità, l'opinione del signor qualunque. E ·se ne sentono di tutti i colori. La nota dominante è· data dagli incontentabili: perchè l' e- · legante disdegno, la sufficienza, il furb esco pessimismo ch'eran di moda vent'anni fa tra le cosiclette persone superiori, oggi sono patrimonio della moltitudine. Accanto alla gente di mondo, che séguita a professare il più profondo scetticismo, e ad ammirar qualche cosa senza riserva, crederebbe cli scendere dal suo pieclestallo, tra il colto e l' inclita del giorno d'oggi non c'è sensale arricchito o maestrina elementare che - per darsi l'aria di saperla lunga LE ESPOSIZIONI DEL 1911 non cerchi il difetto prima della qualità e l' errar~ prim~ del merito. . . " L'Esposizione ? - sentite dir in tono d' indulgente superiorità. - Hanno voluto far troppo e son rimasti a mezza strada. ,, "Troppo vasta, - si lagna un altro - troppo sparsa. Arrivare a certe sezioni è come fare una scampagnata.,, " Gli edifizi? - strilla un terzo. - Non me ne parlate! Archite ttura da s tabilimento idroterapico. ,, "La galleria del lavoro? Non e' è abbastanza macchine in azi:one. Il padiglione della Germania? Una mostra campionaria. Il palazzo delle Industri e arti s tiche ? Un magazzino a prezzo fisso. E poi ci vorrebbe più fest e, più divertimenti, e il clou ci vorrebbe, l' indi spensabile clou, la trovata originale che caratterizza la · mostra e richiama i fore s tieri.,, . Oh benede ttissim.i ipercritici dell'ultim' ora, progettisti infallibili della cosa fatta, profeti dell' insuccesso! E tutto quello che c' è di riuscito, cli grandioso, cl' interessante, perchè non lo vede te? Per chè, ogni volta che un aspe tto dell a Mos tra vi desta nell'animo un moto d'ammirazione, o affrettate a soffocarlo e voltate il capo eia un 'altra parte ? Come il modo di Chantec!er: per timore cli esser dupe. · Jn mezzo a questi malcontenti, so bene che qua e là s'incontrano anche degli entusias ti; ma son pubblico spicciolo che va e viene con ari a imbarazzata, come in casa d'altri, e si pronunzia a voce bassa. Quelli che parlano forte sono invece i belli spiriti , che voltano tutto in ridicolo e commentano ogni cosa con un'arguzia da per finire; gli ignoranti, che credono il Siam una colonia africana e scambiano un motore a gas per una dinamo, ma vogliono spiegare, giudicare, sputar sentenze anche loro. E i polemisti? Perchè si formano anche qui - e dove non si formerebb ero? - correnti, divisioni, partiti, in nome dei quali si dibatte con accesa facondia. L'antagonismo più acuto è tra i xenoji.li, gente retriva, in ritardo· sulla moda, che ammira per progetto tutto ciò che porta la marca straniera e a veder sventolare sopra una cupola una bandiera che non sia il tricolore, si sente commossa nei precordi; e _i nazionalisti, gente d'avveni i:e vestita sull'ultimo figurino letterario-po - litico, che dalla sigaretta allo spumante, dal cannone al chiosco-réclame, esalta tutto ciò eh' è nostro. " L'Esposizione? - dicono i primi. - Sì, mica male. Ma bisognava vedere a Saint-Louis ! A Bruxelles e' era molto più ordine! Le sezioni straniere: quelle sono riuscite! Ah, noi italiani abbiamo · ancora molto da imparare! ,, E gli altri ribattono che il progresso nazionale non si poteva affermare più solennemente ; che i forestieri, qui in riva al Po, restano con tanto d'occhi , ecc., ecc. "E poi a Torino le esposizioni non bruciano!,, Ma di tutte le brave persone che peregrinando nei meandri della Mostra, per non saper cosa dire cli meglio o per incantare le s ignore che accompagnano, si credono in obbligo di divulgare il loro parere, ce n' è forse una sola che abbia presente l'ammirevole ardire, .lo sforzo colossale da cui è nata la bianca città cosmopolita? Se per un istante solo si potesse mos trare al pubblico, come in una veduta di cinematografo - oltre alla lunga preparazione morale compiuta nei comitat i, nei municipi, nelle ambasciate, nei mini s teri - l'immane lavoro materiale che ha generato l'Esposizione, mi illudo ch e anche il più sventato dei suoi critic i si farebbe più ri spettoso. O se non altro anche senza la multa, parlerebbe più piano. MARIO SoBRERO. LE FESTE DI TORINO. La Squadra giapponese. li Convegno Forense. Là njJresa dei Concerti. Segni non meno note voli del promettente ri s veglio rileYato ne ll'a rticolo ch e precede, avemmo, in questo periodo di tempo, con la visita dell a squadra g iapponese agli ordini dell'ammiraglio S himamura - un eroe autenti co - ed accompagnata dal! ' ottima musica che, fatta segno alle pit1 li et e a ccogli enze del pubblico, di ede un riuscito concerto nel parco dell ' Es pos izione ; - col convegno forense, di c ui il 3 corr., di sse il discorso commemorati vo il senat ore Vittorio Sci a loja - e, pit1 recentemente , con la ripresa di quei concerti istrumenta li che sì grande successo conseguirono durante lo svolgers i dell a prima seri e. La solenn e seduta commemora tiva tenutasi , come s i è de t to, il 3 corrente, all a prese nza del R e, de ll e Autorità e di numerosi invita ti, nel salon e de lle feste a li' Es pos izione, per ini zia tiva dei Consi g li degli avvocati e procur atori di T orino, che hanno da to convegno ai colleghi de l Foro itali ano per far atto di reverente omaggio a i mag istrati e g iureconsulti, che tan ta pa rte ebbero nelle fortunose v icende del patri o ri scatto . La nobile ini ziati va ebbe, come si meritava , il più la rgo co nsenso ed i I pi ti degno assertore. Il discorso commemorativo - pagina veramente esem• pl are di s tringa ta eloquenza e di profonda dottrina - fu detto, infatti, da uno fra i pii1 illustri giureconsulti nostri: da l senatore Vittorio Scialoja, che ri evocò, s usc it a ndo la commossa ammira zione dell' e letta assembl ea, le nobili figure , in g ran p arte scompa rse, ed i fa tti glorios i che cooperaron o e prepar arono l' unità d ell a Patri a. No n s appi amo tenerci da l riprodurre , del forte di scorso de!l' onorevole Scialoj a, a lmeno l'eso rdio che è la ra pida ri e vocazione dei precurso ri del dir itto e dell a libertà italici: " li tema che dagli egregi colleghi ini ziatori · di questa comm emorazione mi fu assegnato, potrebbe facilmente da r lu ogo ad un elenco di nomi ins ig ni dei giuri sti dell e di - ve rse regioni d'Italia, che p rese ro in vari modi parte pi i1 atti va al ri sorgiment o del la patria nostra e alla costituzione del Regno. · "E prima di tutti do vrebbero venire i precursori. Non ris ale forse subito il nos tro pens iera ai magg iori g iuri s ti del secolo d ecimoottavo, che promossero le idee pii1 liberali, o con g li scritti, o co n l' ope ra, o, p iit santamente a ncora, col martirio ? " I nomi del Filange ri, el ci Beccaria, di Mario Paga no non dovranno almeno da noi invocars i, me ntre ci accingiamo a p arl are di coloro che più diretta me nte prese ro parte a i glorios i fatti, che oggi celebri amo? E potrebbe tacers i di Gian Domenico Romagnosi, che fu maes tro a lk generazioni che lo seguirono ? "Sen za que ll e dott r in e, sen za quegli esempi, diffi cilmente s i sarebbe generato in Itali a un numero sì g rande di cultori del diritto, che cooperarono in tutti i modi a l rinn ovamento de lla Patri a .... "Già solo il rammentare la composizione dell e Giunte e dei Minis teri , e dell e asse mbl ee dei di versi Stati del 1848 e de l 1849 e del 1859, quella della Camera e del Senato pi emo ntesi fino a l 1860, e quella del primo P a rl ame nto itali a no riunito in questa eroica città di T orino, ci darebbe un a e voca zione di g iuri s ti patrioti tale da commuovere a ncora i nostri cuori; perché ci a'scnno di noi v i ritro ve rebbe o persone di cui le nostre fami glie vanno orgogliose, o mae's tri insigni della cattedra e del Fo ro, o magistrati dinan zi ai quali con somma reve renza abbiamo perorato le prime ca use, o quei pii1 a lti dominatori del mondo giuridico, dei quali noi ci professiamo di s cepoli e seguaci. "E se cli tutti il nome io qui p otessi rife rirvi, volenti eri lo far e i, senza timore di annoiarvi ; certo ass is tere mmo ins ieme alla sol enn e ra ss egna di un immenso e glorioso esercito di veterani ., _. Da l!' epica a lla lirica. La mite e variopinta stagion e a utunnale è sta ta quest'anno anticipata dall a ripresa dei concerti orchestra li nel sa lo ne delle fes te . Questa seconda seri e, ini ziatasi felicemente il 6 co rrente con un riu scito concerto diretto dal maes tro Vittorio Guy, s ar à probab ilmente limitata a 14 esecu zioni, essendo immi nente la s tagione del Regio, do ve si da ranno: " La fan ciulla del W es t ,. e la II Manon u· La forzata limitaz ;onc del numero dei concerti - occorre dirlo ? - non andrà per ò a di scapito dell a scelta dei p rogrammi e dell a bontà de ll' esecuzi one: ne dànno fin d' ora a ffid amento il nome dei maestri d irettori presce lti e la nota valentia dei 125 esec utori. E. F . IROLINA azione sicura . . . . . . perfino in TOS$I.Catarr1 bronch1all cron1ct Tosse asinina dopo Influenza e Polmoni~.e

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