Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

programma della Mos tra del 1902 diceva: " Saranno ammessi soltanto i prodotti originali, che dimostrino una decisa tendenza al rinnovamento estetico della forma; saranno escluse le sempli'ci imitazioni di stile del passato,,. Era chiaro che con "semplici imitazioni,, si intendevano le forme prive di ogni novità geniale, le eserci tazioni s tereotipe, pur rispe ttando la tradizione, anzi rispettandola maggiormente e non negandole alcuna delle virtù ispiratrici che sar ebbe follia negare. Ma tanto bastò perchè ci fosse chi dichiarasse che con quelle parole "si bandiva una crociata verso la tradizione ,,. Ora la tradizione è una bella cosa, ma sar ebbe bene definirla. Quale tradizione? Quella greca, quella bizantina, quella arabo-normanna, quella del Rinascimento, quella del barocco , quella dell'impero, o quella dello st ile fantasia dal '5o al '90? O una mi scela di tutte? Perchè, per esempio, se l'arte fosse s tata fedele alla tradi zione gotica non avrebbe mai dovuto accogliere il Rinascimento, che ne stava agli antipodi, e se fedele al Rinascimento, aver orrore del rocaille.... Staremo a vedere. Ma per intanto a me pare che si potrebbe fare qualche cosa, e questo qualche cosa penso che sarebbe questo. Pos to che combattere l'eclettismo e lo snobi smo storico è arduo e vano, gli artefici nuovi dovre bbero rivolgersi alle class i sociali meno sogge tte a quei fascini: do vrebbero cercare di produrre non un mobile od un vaso, belli, pregevoli ed inutili, ma tipi fissi di interi complessi decorativi, in cui la semplicità non fosse disgiunta dall' eleganza, e la solidità dal corso modesto: compl essi decorativi in cui tutto, dal mobil e principale agli infissi e agli arredi più umili , fosse concepito con unità di stile. Non è vero che il pubblico medio sia os tile. Compera le brutte cose solite, perchè non trova di meglio . C'è un'infinità di gente di gusto che non domanderebbe che di esercitarlo . Perciò mi pare degna di ogni lode l'iniziativa del Toiwing, inizia tiva che dovrebbe essere raccolta e fecondata. L'Italia ha art isti capaci di quest'opera, quando s iano ben diretti. Sperare che l' unità di uno s til e balzi fuori dal lavoro discorde di mille produttori è vano. Bisognerebbe che una qualche istituzione arti stica bandisse concorsi per disegni di arredamen ti completi: li vagliasse e scelti i tipi più adatti li desse a costrurre alle officine comuni, forn endoli poi completi al pubblico. Non è cosa facile, ma è fattibi le. E quando avremo rinnovato la disgraz iata suppellettile che affligge ancora le case delle classi medi e ed umili, gli altri apriranno gli occhi. E avremo fatto molto pel trionfo della modernità e potremo sorridere delle ironie di chi nega che uno s tile possa n<).scere da un rinnovamento degli elementi decorativi, e assomiglia il nostro sforzo a chi vuol "comporre una trave con stuzzicadenti ,, , perchè proprio nessuna sapienza senatoria può far sì che tutti gli s tili storici non siano nati così, dall'elemento al complesso, e non v iceversa.... ENRICO THOVEZ. (Da La Sia'lllfa .) I SETTEMILA GIORNALISTI DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA. li collega Luigi Bottazzi seri ve da Roma al Resto del Carlino di Bo logna: "Non so se un signore qualunque abbia pensato, sostando innanzi ai cancelli di una delle quattro esposizioni di R oma, di scrivere una gioconda fantasia con ques to titolo: " Quando t~1tti gli uomini saranno g iornalis ti,,. Se questo signore qualunque, cioè il signore condannato dalla ~ort~ a pagare anche le spese dei proprii svaghi, es iste ancora a Roma, è pregato di tentare ques ta non ardua impresa letteraria e di dedicarla al Comitato per le Feste del Cinquantenario. Ma io dubito che egli esista. Forse la tua specie non è ancora perduta nelle a ltre ci ttà e si propaga, quasi con mezzi di cultura artificiale, per suscitare fra pochi anni nei nuovi italiani quella meraviglia che ci assale vedendo in un museo zoologico lo scheletro di un animale antidiluviano. A Roma, no, non può essere. qui ti.:t~i sono orm~i giornalisti, se per giornalista s1 mtenda colm che non paga il biglietto d' ingres_so a _un te_a tr<;>, o, in un anno come questo fervido d1 patnottismo, all'Esposizione. Questa è stata compiuta con sciupìo di energia e di LE ESPOSIZIONI DEL r9r1 danaro per due categorie di persone: per quelle che non ci vanno e per quelle che ci vanno senza pagare. " Delle prime mi sono occupato recentemente, delle seconde bas ta dir questo, per dare un'idea precisa della loro abbondanza: esse raggiungono la cifra di settemi la. Settemila tessere sono state ril ascia te dal Comitato a settemila giornalisti d'ambo i sessi, i quali non hanno dovuto subire altra spesa che quella del ritratto da incollarsi sul piccolo e prefisso cartoncino, perchè il Comitato non ha provveduto a tempo a impiantare negli ufficii quattro o cinque macchine fotografiche a getto continuo di is tantanee gratuite per la turba dei questuanti. La cifra non è definitiva, e certo si raddoppierà nell'autunno, per tripli carsi nell' inverno e quadruplicarsi nella primavera, quando l'Esposizione si chiuderà e quando gli amici che per ora hanno contentato sol tan to gli amici, potranno disporre dei nuovi cartoncini per . non lasciare senza il privi legio del libero ingresso gli amici degli amici. Ed ora, è necessario dire che i settemila g iornalisti ro- · mani forniti di tessera non sono giornalisti , e che quella s ignora e quel signore così assidui in tutte le quattro esposizioni non hanno mai scri tto e non scriveranno mai in un giornale nemmeno una nota di cronaca? Sono giornalisti soltanto perchè s i sforzano di perpetuare la triste consue tudine nostrana per cui col pretes to della s tampa è leci to contravvenire alla legge, e, magari a un umilissimo regolamento. La stampa, in cambio del libero ingresso, escogita una funzione util e cl' informazioni e di critica. Per costoro, invece, essa si muta nel solo ufficio che renda possibile la frode, senza offendere il senso morale del froda tore. Il mestiere del giornalista diviene così una specie di do - mino con cui possono traves tirsi quanti s tanno per commettere un'az ione scorre tta e vogliono serbar e l' incognito, come accade al veglione in tempo di carnevale. I giornalisti autentici vedono e tacciono, continuando a tollera re la consuetudine che li offende. E forse verrà il giorno in cui qualcuno di loro rinunzierà al privilegio della tesserà, per procurarsi, se non altro, il piacere di essere quel s ignore qualunque che abbiamo rimp ian to in principio. ,, O caro Bottazzi, se n on fosse così che nelle Esposizioni . E in certe Associazioni dell a Stampa; ed in cert i loro Consigli Dirett ivi !. .. Altro che " domino!. .. ,, La solenne commemorazione dei Giureconsulti A TORI NO. I Collegi degli avvocati e de i procuratori di Torino hanno presa l'ini ziati va di chiamare a r accolta tutti i colleghi italiani per una solenne commemorazione dei gi ureconsulti ché cooperarono coll'opera e col pensiero alla unifi cazione del Regno. Il convegno, indetto per i prim i di settembre, radunerà a Torino le rappresentanze del Governo, del Foro, della Magistratura, e costitui rà un avvenimento della piil alta importanza per lo svolgime nto delle solennità commemorative torinesi . L a principale esplicazione dell'ad unanza avrà luogo domenica, 3 settembre, nel gran salone dei concerti ali' Esposizione con una conferenza dell'on. senatore Vittorio Scialoia, nome legato alle piil care memorie patriottiche, ed i Coll('gi di Torino, come anche il Municipio e la Commiss ione esecutiva dell ' Esposizione preparano agli intervenien ti degne accoglienze . Ecco il programma che il Comitato ci comunica: Sabato, 2 settembre . - Dalle ore 9 alle r2 e da ll e r3 alle r5 : Ne i locali del Comitato (Palazzo del Tribunale e della Corte d'Appello, via Corte d'Appello, N . r6, piano t erreno) : distribuzione delle tessere, medaglie commemorative. Guide di Torino , ecc. - Ore r6: "Vermouth,, d'onore offerto dai due Collegi degli avvocati e dei procuratori di Torino (Ris toran te del Parco nel recinto dell'Esposizione). - Ore 2r: Solenne ricevimento offerto da l Municipio di Torino nella sede de l Circolo degli artisti, via Bogino, N. 9. Domenica, 3 se ttembre. - Ore ro : Solenne commemorazione tenuta dal senatore avv. V. Scialoja, nel Salone delle Feste, ali' Esposizione. - Ore rg: Banchetto offerto ai colleghi d'Italia dagli avvocati e procuratori di Torino (Rislora,,te del Parco, nll'Esposizione) . Lunedì, 4. - Ore 6,3o: Gita a Courmayeur (Valle d'Aosta, metri r rgr s. I. d. m.). - Ore r2: Colazione a Courmayeur. - Ore r6: Ritorno e banchetto ad Aosta. Martedì, 5. - Ore 9: Gita a Rivoli e v isita al Frigidari'llln. - Ore r2: Banchetto d'addio al Castello. La quota d i adesione al Convegno è fissata per tutti indistintamente in L. ro e la tessera relativa permetterà ai colleghi non appartenenti alla Cu r ia torinese di par tecipare a tutto quanto è indicato nei gi orni 2 e 3 settembre . Per le gite è stabilito un contributo di L. 3o- per quella di Courmayeur e di L. 6 per quella di Rivoli. 35r La grandiosa festa musicale del 1 Dagosto a Torino. F ra i grandi concorsi convocati nella capitale subalpina, rimarrà lungamente ricordato il concorso musicale internaziona le che ebbe la sua sintesi nella grandiosa festa popola re musicale del r6 agosto. La grande giornata era gi unta; il coronamento della· festa popolare per eccellenza doveva riuscire ve ramente grandioso e tale si comprendeva avesse ad essere fin dalle prime ore del pomeriggio, quando una folla stragrande si avviava all'Esposizione per assistere a lla sfi lata dei corpi musicali partecipanti al concorso. Dai vari punti della città movevano anche le Società musica li al p unto di adunata, seguite da amici ed ammiratori, che applaudivano all'alternarsi delle marcic e degli inni. Sul piazza le del Castello del Valent ino, all'entrata delle Mostre temporanee, era un continuo g iungere di bande,fanfare e Società cora li, p reced ute dai loro vessilli e stendardi, s ui quali stanno appesi i ricordi dei trionfi già riportati. Erano co ntinue manifestazioni di gioia, sa luti, evviva che si scambiavano qua e là, mentre sotto l'ampia tettoia un affaccendarsi nervoso ed inquieto degli organizzatori del corteo, che non avevano poco da fare ad assegnare a ciascuno il suo posto, in mezzo a quella baraonda di canti e d i suoni, che portava una vita nuova in mezzo ai viali dell 'Esposizione. Le gradinate del Castello del Valentino non furono mai state ascese da cosi gran numero di persone, che formavano sulla massa bruna del Castello due veri grappoli umani agitantisi in tutti i sensi. Alle ore r7 precise il corteo si mette in moto dal Pa• lazzo delle Industri e artistiche, preceduto da un drappello di carabinieri a cavall o e dalla fanfara del reggimento di cavalleria" Catania ,,, ed inizia la sua lunga marcia attraverso una siepe umana acclamante, che saluta i vessi lli, scoppia in esplosioni di gioia al suono degli inni nazionali, accompagna con le sue grida e con i suoi applausi i canti delle Società corali. Piil di un'ora dura la lunga sfilata e passano i corpi musicali delle Società operaie di piccole città dalle sgargianti divise militari, che sono andati a Torino a prezzo di grandi sacrifizi; e passano le bande cittadi ne piil import anti, che hanno potuto prendere par te a i concors i s uperiori; e passano le estudiantine, che annoverano tra i loro soci molte rappresentanti del gentil sesso; e passa no le Società corali che alternano l'irruenza dei canti di gioia a lla severità contenuta degli Inni nazionali. E fino dalla lontana Algeria sono accorsi gli amici dell 'arte musicale ed un lungo saluto accompagna l' imponente gruppo della " Lyre Algerienne ,, d'Algeri, che spicca coi. fez rossi e con gli sciamma bianchi gettati su ll'abito nero. E un avvicendarsi continuo di vessilli, di colori, di suoni, di cant i, mentre sovratutto risuonano g li Inni nazional i , e la fo lla applaude ali' " Echo Musical de Golf Juan Vallauris ,,, che suona in una simpatica mescolanza la Marsigliese e la Marcia reale. Il corteo ha finito la sua lunga passeggiata ed è gi unto al Ponte Monumentale, su cui si dispongono le Società musicali, mentre i vessilli vanno a prendere posto sulle scalee che dànno accesso all'altare della Patria. Ed eccoci al grandioso festiyal che degnamente chiude la bellissima memorabile festa musicale. Un apposito palco è eretto, ·al centro del piazzale, sotto il " Chàteau d'eau ,,, ed ivi dovranno collocarsi gli esecutori de i due pezzi che · compongono il programma del Festival. Mancano pochi minuti alle rg, e spunta s ul piazzale la testa de l corteo. Le bandiere, gli stendardi, i gonfaloni vanno a schierarsi sulle . scalee e le terrazze del " Chàtea u d'eau ,,, offrendo poco dopo - quando l'occupazione del pittoresco edificio si è fatta completa - un quadro interessante e curioso. Sale quindi a l posto direttoriale il maestro cav . Vaninett i, e la musica della regia marina e la musica municipale- di Torino unitament" ad altre bande iscritte al Concorso eseguiscono la composizione - di ottima fattura - dello stesso Van inetti: "Lazio e Piemonte,,. L'uditorio prorompe in cordiali battimani, che sarebbero piil lunghi ed insistenti se non fossero le 20130 e se un po' di stanchezza non premesse su tutti e specialmente su quanti parteciparono al corteo. Mentre - terminato il Festival - musici e spettatori si ritirano dal piazzale e dal ponte delle Vittorie, ancora v i giungono a ltri corpi musica li, suonando e canta ndo, recando nuova animazione e nuovi entusias1ni. ... li sole calante produce uno sfondo d'oro e di fiamma su cui si profila elegantemente il padiglione dell 'Arte musicale e delle Fes te: dal mezzo del Ponte Monumentale l'effetto è magico e impressionante. Cosi - con u n o rdine perfetto, senza il minimo incidente - è terminata una delle piil brillanti giornate della grande Esposizione, una di quelle feste che imprimono un incancellabile lietissimo ricordo nelle menti e nei cuori . Il Diario delle Esposizioni e delle Feste. I7 agosto. - Torino. Inaugurato il Congresso Internazio nale dei pompieri e quello dei dazieri. ,, ,, - Arri vati l'ammiraglio Shimamura ed altri u ffi. ciali delle due n avi giapponesi ancorate a Genov·a, accompagnati dalla banda della mar ina giapponese. 2 r ,, Torino. Nel!' Esposizione sfilamento di - gran corteo di . duemila pompieri . 22 ,, Roma. Inaugurato il Congresso dei sordo-~uti. · ,, ,, Torino. Inaugurato il Concorso .lnternaziona'le di te- ; legrafia pratica: . . Recentiss ima pubblicazione: Un volurriè in-16 con 14 fototipie (JV.ATTRO LIRE.= Ritratti d' artisti:italiani, di Ugo Ojetti. DIRIGERE COMM[SS[O:'< I E VAGLIA AI FRATELLI TREVES, EDITORI, IN MILANO, VIA PALERMO, I2 j E G_A_L_L_E_R_I_A_V_J_T_T_O_R_IO_E_M_A_N_U_E_L_E_ 1 _6:-4-E-6-:-6-:-.-----

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==