Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

LE ESPÒSIZIONI DEL 1911 TORINO. IL PADIGLIONE DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO. ~e Mostre della " più grande Italia,, a Torino. III_ - GLI ITALIANI ALL" ESTERO_ CUPOLA E MINAR_BTI ORIENTALI. - NELL'AMER_ICA LATINA. - IL 9UAR_TO POTER.E FR.A GLI EMIGR_ATI. - MOSTR.B UFFICIALI. - I NOSTR.I SEICENTOMILA EMIGRANTI. - ESULI INSIGNI. - LA SEZIONE DEI SOMALI. - DAL COR_ANO AI SAMBUCHI. - SCOLAR.ETTI TUNISINI. - IL BANCO DI R_OMA A TRIPOLI. - UN FANTOCCIO SIMBOLICO. La cupola che sovrasta al bell'edificio della Mostra degl'Italiani all'Estero è una bella cu - pola tonda cli moschea, e la fiancheggiano due minareti in istile moderno: il simbolo, un po' composito, può dare p erò a bene sperare della via.... orientale sulla quale vorremmo incamminata la nostra espansione . Simbolo più severo, e realmente significativo appare nell'atrio la statua di Dante, il patrono della gente nostra raminga. E corrono per ogni dove, su le trabeature delle mo] teplici gallerie, motti poetici alludenti alla nostra emigrazione : ,motti ' di Dante Ali ghieri, di Gabriele d'Annunzio, cli Gi,ovanni Pascoli, di Pasquale Villari, di Ruggero .Bonghi. I più.... imprudenti non sono firmati. ·Ce n'è uno, piuttosto . feroce, che dice: " Un paese senza na·vi è' come un'aquila senz'artigli 11 • Ma noi ci appaghiamo, per solito, delle aquih~ simboli che.. .. Girare per le galler ie degli Italiani all'.Estero e sapersi orientare è cosa piuttosto problematica. Cominciamo dalle colonie libere dell'Estremo Occidente (del "West,,, tradurrebbero elegantemente Civinini, Zangarini e Puccini) e notiamo a caso, qui come altrove, alcune impression i caratteristiche. Poichè un esame ordinato della mostra immensa richiederebbe (e ne varrebbe la pena) una serie di monografie: una per ciascuna colonia... . Le colonie nostre dell'America latina riempiono dei loro prodotti e delle loro statistiche una serie di stands: colonie dell'Argentina, della California, del Brasile, dell'Uruguay, del Cile, ecc., ecc. E -· no.tate - l'America latina ha su questa stessa sponda del Po eretto tre monumentali edificii, per cura de' suoi governi repubblicani. Gli italiani hanno preferito esporre qui, presso i fratelli d'altre regioni: tutti insieme rappresentano qualcosa come sei milioni d'individui. Una popolazione pari a quella del piccolo Belgio industrioso, dispersa dall'Italia oltre mare. Ho notato con rincrescimento che le provincie irredente, costrette - purtroppo - ad esser noverate fra " gli 1 taliani all'Estero ,, non hanno esposto nè copiosamente nè ordinatamente. Peccato! Chi ricorda il graziosissimo stand trentino, ospitato nel 1906 dalla Mostra del "Touring,, (che allora non era slavofilo .... ) all'Esposizione di Milano? · Pochi giornali irredenti figurano anche nella sala-biblioteca della Mostra, in cui vediamo accolti i principali periodici italiani d'oltremare dal1' Um'one di Tunisi alla Patria degli ùali'ani di Buenos Aires, dal!' Araldo Italiano di New York all'_Eco di Tripoli. E questa la seconda Mostra degli Italiani all'Estero che appaia in un'espos izione italiana, e coincide appunto col II Congresso degli Italiani all'Estero tenuto a Roma nel mese di giugno: segna un gran passo innanzi, paragonata alla prima, sopra tutto riguardo alle sezioni industriali e a quelle delle colonie di diretto dominio. Ma la parte dedicata alla pubblicità non è stata forse troppo curata, quando si ricordi che - dal materiale raccolto nella Esposizione milanese del 1906 - il comm. Fumagalli potè trarre una magnifica monografia, La stampa periodi'ca italiana alt'estero, che ha un valore fonclamen tale.... Ritornando negli stands delle varie colonie libere, passiamo in rassegna dopo i prodotti italoamericani (degna di menzione sopra tutto la mostra ord inata dalla Camera di commercio itali ana di Buenos Aires), i prodotti delle colonie d'Egitto, di Cina, di Russia, di Germania, 'e infinite altre.... Ci avviamo così, a traver.so gli stands . ctelle grandi compagnie di navigazione (il "Lloyd Sabaudo,,, la spodestata "Navigazione,,, ecc., ecc.) ai reparti che chiameremo ufficiali. E se le compagnie di navigazione hanno esposto modelli di vet tori transatlantici, gli espositori ufficiali - cioè gli uffici governativi o gli istituti favoriti dal Governo - hanno esposto i dati sintetici di quello straordinario fenomeno ch'è la nostra emigrazione. Bisogna dar lode, e lode sincera, alla Socie tà Geografica Italiana, all' Istituto Coloniale e sopra tutto al Regio Commissariato dell'Emigrazione per il fortissimo contributo arrecato alla Mo.stra. Questi istituti e questi uffici, accusati spesso di eccess ive lentezze burocratiche' e di gretti criter ii amministrativi, hanno dato prova di una genialità e di una modernità di spirito notevolissime nell 'affacciare al pubblico i risultati schematici della loro azione: carte geografiche, volumi, tabelle espongono le due Socie tà; e il Commissariato compendia in una serie di carte e cli diagrammi le fasi della nostra ' emigraziqne nel tempo e nello spazio, con una grande evidenza visiva, che indirettamente attesta della lucidità di criteri con cui l'ope ra di- assistenza agli emigranti viene dal Commissariato stesso comp iuta. La nostra emigrazione! Vorrei poter riprodurre tutte le tavole s tatistich e che fregiano i muri della Mostra; e accennare a i molti proficui dibattiti che oggi si svolgono sull'argomento, 50 années triomphalsuccés: 'contre les TO~X usez d~~,-Pastilles Marchesini

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