Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

LE ESPOSIZIONI DEL 1911 I Padiglioni Regionali di Piazza d'Armi a Roma SARANNO O NON. SARANNO CONSERVATI? Una delle questioni che più vivamente si dibattono a Romà ora è quella circa la demolizione o consolidazione e conservazione definiti va dei padiglioni etnografici eretti dalle varie Regioni italiane in Piazza d'Armi. Il Comitato di sezione che ha preparata tale attraentissima Mostra ha lanciata la proposta di renderla permanente, ed all'uopo ha formulata una relazione che fervorosamente propugna tale idea. Vi _sono opinioni pro ed opinioni contro. Giovanni Borelli, che in qualità di commissario rappresentante il Comitato centrale delle provincie dell'Italia settentrionale e centrale attese ali' organizzazione dei padiglioni regionali della Mostra etnografica, ha steso per la presidenza del Comitato la relazione finale, nella quale così si parla della riedificazioné duratura dei padiglioni stessi. " Il consenso -dei Comitati regionali è plebiscitario - scrive Borelli. - L'opinione pubblica, nella sua enorme maggioranza, per ciò che ne seppe e ne intuì, aiuta il desiderio e lo fa proposito. Da ogni parte giungono anche a me fervidi appelli. E. noi torneremo a più duro cimento nella certezza di ben meritare del bel paese tutto e delle particolari sue terre. Però oc<::orre sin da ora, mentre viene concretandosi il proposito, avere chiare in mente le linee del disegno futuro. ,, Dice il Borelli che bisognerà rivedere, rielaborare i progetti e correggerli e meglio adeguarli allo scopo e alla destinaziòne che loro si darà. Bisognerà soprattutto rivedere la disposizione topografica degli edifici e ambientarli sul serio secondo la loro natura e la loro origine. Ai riguardo soggiunge alcuni rilievi sulla coordinazione estetica e razionale degli edifici. Poi continua: " È superfluo avvertire che la città regionale non deve concepirsi come una festicciuola meramente decorativa, un lusso di megalomane. Anzi risponderà ad un bisogno di primissimo ordine per tutte le nostre provincie. A parte il significato ideale, le nostre provincie tutte, per la folta complessità crescente delle loro relazioni obbligatorie còlla capitale, troveranno nei padiglioni la loro casa, uno strumento di forza, di difesa, di espansione,,. Il Borelli avverte tuttavia che per realizzare il bel disegno occorre danaro, molto danaro ed . escludendo -che lo Stato possa essere chiamato a risolvere esso il problema finanziario, egli conclude: " Per conto mio, per quel poco che so e posso, mi sono accinto allo studio di un piano la cui attuazione mi sembra facile, pratica, prontissima e che darebbe quanto occorre alla grande impresa col concorso volontario e sicuro della maggioranza degli italiani, · liberando quiridi lo Stato e gli enti locali del rnàggior carico della spesa. , _ " Del mio piano diedi già sommaria. indicazione al Presidente del Consiglio, ·all'on. Ferdinando Martini, che è il naturale e insigne inter- · prete dei Comitati regionali ·nel loro ·proposito fervido di conservare il magnifico sforzo fin. qui compiuto. Ebbi accoglienza lieta- e sono pront.o a completare gli studi come a discuterli con gli organi competenti perchè comunque si doman- · derà la sanzione del Parlamento nazionale. Nel- !' attesa continuerò l'opera di .corp.ple_tamento dell'organizzazione, convinto che la Città regionale duratura sarà,,. · Udiamo ora che cosa _dicono gli oppositori, · Ecco qua,, come è trasmessa da Roma ,al Car- - lz'no di Bologna una critica, non del tutto assurda, al progetto di conservazione: "Il proposito di _rendere _permanente l' Esposizione di Piazza d'Armi è · assurdo, antistorico e antiestetico. E ciò anche se l'attuale Esposizione dovesse subire ·miglioramenti e adattamenti. La prima grossa difficoltà viene dai mezzi finaniiari. Le singole regioni, compresa l'Emilja e la Romagna,_hanno· sòstenuto uno sforzo veramente mirabile perchè la loro arte architettonica, e lo spirito regionale fossero degnamente rappresentate a Roma in quest'anno memorando. Ma altra cosa è una improvvisazione, altra una cosa permanente. Occorrerebbero ora mezzi fi. nanziari per lo meno dieci volte maggiori. " Ma chi ha fatta questa proposta non ha escluso .che tali mezzi si potessero trovare da part~ dello Stato e deHa Provincia? "E stata una boutade. I -danari, caro mio, sarà impossibile trovarli sopra tutto sè si pensa alla perfetta inutilità dello scopo che si . vorrebbe raggiungere. A che cosa sarebbero infatti dedicati i singoli padiglioni? Non si sa dire e non si sa immaginare. Ma anche se: uno scopo si trovasse occorre non dimenticare che l'attuale attrazione dei padiglioni regionali consiste tutta nella imitazione dei . rispettivi originali. Ora !:immaginate voi una imitazione di carattere permanente? Sarebbe assurdo ed impossibile farlo.: Voi sape_te le discussioni che vennero fatte a proposito del campanile di Venezia, quando si voleva ricostruirlo intonandolo all'ambiente. Se ne dovette dimettere l'idea per le difficoltà insuperabili, e anche, lasciatemelo dire, perch~ si · capì che il tempo non si può mascherare _çon vernici e con patine false. A Piazza d'Armi si farebbe come un grande museo della falsificazione architettonica, si pietrificherebbe un gesto rettorico che i nostri figli deriderebbero, si aggiungerebbe alla Roma antica, §plendida di me- · morie, . e alla Roma moderna pulsante di vita nuova, un'arte . inutile che presto cadrèbl:ie 1iecrosato. Ben altro s1 deve ' fare per: lei ·sviluppo : anche edilizio sempre maggiore di Roma che non una morta antologia di vecchie pietr~. _ _ , " - Ma Lei non crede che le singole Regioni sarebbero lusingate nel loro amor proprio sto- _ rico sapendo di avere in Roma una sagoma dei loro più caratteristici, e storici edifici? . _ " - Non lo : credo. lo assolutamente non so immaginar_e quel gioiello che è il portico dei Seryi, _ o la facciata di; San :Clemente in Casaùria fuori dell'ambiente bolognese o abruzzese. E .del resto !':immaginereste ·voi la cupola di San Pietro ricostruita, ad uso e- consumo dell'ammirazione estetica dei milanesi nel Parco di Milano'?~ .. Non tutti; però, la pensanò così, e -la mattina del 9 · agosto · si sonò riuniti in Campidoglio il. Presidente del Comitato· generale della· Esposizione, · conte sen·atore di San Martino, il sottosegretario . agli Interni, on·. · Falcioni, in ·rappresentanza dell'on., Giolitti, il sindaco Nathan ed il Presidente della Commissione esecutiva del Comitato Emilian·o conte Bianconcini. · L'adunanza è stata indetta allo scopo d.i esaminare un progetto tecnico-finanziario per la conservaziope del Padiglione Emiliano; dovendo tale s,tudio servire_-di esperimento ad un più ampio progetto di conservazione di parecchi altri' padiglioni. Questo interessa non tanto e non _solo le r egioni -per il loro decoro arti stico, ma anche la Capitale, çhe si ornerebbe .di interessanti opere d1arte -in una permanente mostra -e tnografica .italiana, ·ed il Comune di Roma, che valorizzer'ebbe i ter-reni di Piazza d'Armi. Associazione all' .EDIZIONE . POPOLARE _ILLÙSTRATA 335 Perciò l'iniziativa della idea parte da Roma e dalle sfere ufficiali del Governo, del Comune e del Comitato per la Esposizione. · · Prevalse- il concetto della conservazione e ricostruzione dei padiglioni. Lo Stato e il Comune di Roma concorrerebbero largamente nella spesa; ma l'esecuzione verrebbe affidat_a, sia per la parte tecnico-artistica, 'sia per la parte eèonoi:nico-ind'ustriale aì comitati · regionali. _ La regione . emiliana sarebbe invitata a dare ·essa per : la prima l'es t;mpio -alle altre nell'ese- -guire questa iniziativa con lo stesso zelo col quale corrispose al primo appello del Comitato romano erigendo il suo padiglione. · · Al ritorno a Roma del ministro Tedesco verramio fissate le modalità· e là misura del' c;oncorso dello . Stato e le facilitazioni del credito -agli enti pubblici locali che concorreranno , ndle spese. La riunione si chiuse rimettendo più concrete deliberazioni ad una nuova prossima convocaz10ne. -. NUOVI -RIBASSI -FERROVIARI ._ per vlsitare le Esposizioni · di Roma e Torino. _, Final!lìentè ·1e Ferrovie dell_ò _Statq si sono s:vegli_atè !... 11 Comitato per le feste commemorative del 19rr comunica, . infatti, quanto ·segue, , in ' data ·del · 13 ·agosto: · · "Fino ad ora, volendo godere · qualche ribasso ferroviario per le _città sedi di esposizione, occorreva, .come: è. noto, a,cquistare _una tes_sera del _prezzo di _lire 10,So, _la _quale dava diritto ad otto viaggi con un ribasso viariabile del -40 al _60 ·per cento. , _ " Tale tessera aveva però l'inconveniente che, se alcuno l'avesse usata per un so lo viaggio di andata e ritorno, veniva · ad economizzare ben poco o nulla, se la· città da cu_i partivst era _distante meno di 350 chilometri da ~orna, Torino, Firenze. Si ·ebbèro quindi, - riella voce· pubblica e nella stampa molte proteste, delle quali fu anche, per il tramite di autorevoli deputati, primo fra tutti l'on. Maggiorino Ferraris, portata la eco in Parlamento. " A fax cessare qu~sto stato di cose, e_p~r fare in modo che anche gli abitanti delle città comprese nel raggio di ·3So chilometri di percorso ferroviario dalle varie esposizioni potesseFo godere di un sensibile .ribasso su l prezzo di viaggio, i Comitati delle :esposi zi oni, · ha-nno chiesto ed ottenuto dalla Direzione generale delle Ferrovie dello Stato _la istituzione di un nuovo tipo di tessera, della du_rata di otto giorni _del . preiz'o ' di" lfre :4 'per la p,;:;,;,a e Ìa seconda classe e di 'lire J per la tei;za :·_ l à- qua"Je · dà _diritto· a d _u_n viaggio di · andata ed uno .di ' ritorno per ·Roma ' o ·pe·r To- , rino o per Firenze, ad un prezzo ridotto in modo, che, ' anche aggiungendo ad esso il ·preizo d1a~quisto della tessera si viene ·sempre ad ottenere un risparmio · notevolissimo sul prezzo del big lietto ordinario. E questo risparmio - -pÒichè si volle daie alla inriovùione u'na impronta democratica - è per la terza classe di gran lunga maggiore in · proporzione a quello della .:seconda. "Ecco qualche esempio delle nuove ridnzioni, ·avvertendo che nel prezzo dei biglietti speciali ': di andata e ritorno per le città, ,sedi -delle : esposizioni, è compfeSO ' l'importo della tessera: _ · _ , " Da Milano _a ·Firt';nze_, .prima _classe ~- So, 10, se<:onda classe L. 35,90, terza classe 2q,70 , _(in luo_go : dd ·preZfO normale dei due biglietti ._ di andata e di _ritorno am,m9ntant e rispettivamente . a L. 82,20, L. 56,90 e · L. 37). ", :Qa - Genova• a -Firenze: _prima classe L. 36,Io, seconda · classe L. 26,So,' -terza . cfas'se L. 1 s· (in" luo'go del ·prezzo non,nale del _biglietto _di _andata e ritorno ammontante a · L · 44,7"0,"· L. -3I;7S e L. 20,36), " Da Firenze a Roma: prima classe L. · 46, Io, secondaclasse L. 33,So, terza classe L. 19 (in luogo del prezzo normale del bigli etto di andata e ritorno ammontante a L. 57,85, L. ·40,SS e L. 26,25). " Da Napoli a Roma: prima classe L. 36,801 seconda classè L. 27, terza classe L. I5,20 (in luogo del prezzo normale del biglietto di andata e ritorno ammontante a L. 45,60, L. 31,95 e L. 20,70). " Da Genova a Torino: prima classe L. 24,90, seconda classe L. 17,55, terza classe L. 10,60 (m luogo del prezzo · normale del biglietto di andata e ritorno ammontante a · L. 29,20, L. 20,50 e l. I3,2S). "Da Milano a Torino: prima classe L. 22,75, seconda classe L. 15 ,85, terza classe L. 9,90 (in luogo del prezzo normale dei due big li etti di andata e ritorno ammontante a L. 37, L. 26 e L. 17). (Sono uscite trenta dispense) VITTORIO .:EIVIANUELE II PRIMO :RE D'ITALIA LA VITA NARRATA DA ILLUSTRATA DA · Edoardo e F òrtunirio Matania In qu~sta _'nuova edizione. che è_ di ' lusso e popolare ad ·Un tempo, del Vittorio .llman,ueie., le magnifiche· c~mposizioni dei Matania, che sono veri quadn, vengono dat_e fuori testo; m mC>do da poter arche essere !lles~e in cornice. çi9 forma la .caratteristica ed il lusso di queste nuove edizioni illustrate. Ogni dispensa è composta di 8 pagine di testo, e 4 pagine fuori testo, in carta matata, contenenti due quadri. Ogn~ dispensa così composta · costa soli I O CEN TE S rM I. ==~~~~== - Associazione a sert'e di dieci di.spense : Una Lira. DIRIGERE COMMISSIONI E VAGLI A AI FRATELLI TR EVES, ED.ITORI1 IN MI LANO, VIA PALERMO, I2; E GALLERIA VITTORIO EMANUELE, 64 -66-6 8.

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