Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

LE ESPOSIZIONI DEL r91r VIRGIL I O CosT ·ANTINI. - VECCHIA BRETONE. fermare nella creta tutti i tormenti delle misere donne sospinte sulla via della perdizione e, posGia, dell'espiazione. La donna è una creatura debole, alla quale - egli dice seraficamen te - bisognerebbe risparmiare ogni dolore: la sua fibra non è atta a sopportarne. E da tale principio e da tale pietà è nata l'opera innanzi a cui si pensa. La sch iera delle detenute, tutte grandi al ·vero, avanza lentamente s tre tta da comune catena: c' è quella che sopporta la sua croce chinando rassegnata il volto smunto; quella che lampeggia dallo sguardo un odio sordo ,·contro chi le tolse libertà; quella oppressa sot to il peso del dolore; l'adolescen te quasi in conscia della propria sorte; la vecchia avvezza alla cattivi tà e la penti,ta, la cçnnpunta. Figure eJ anime diverse che l'ar tis ta ha saputo renclerè ·con forza . · Molto discusso è Medardo Rossi che nelle sue cere, nei suoi bronzi, palesando un supremo disprezzo per la forma, mira solo a rendere impressioni. Fra le cose più raggiunte c'è un Ragazzo malato, dal delicatissimo profilo dolorante, una Ragazza ridente, sul cui volto s'affaccia tutta l'anima lieta, un_bambino (Eccç puer) vivacissimo, un fo rte Rùratto del signor Ronard e un Amor filiale, rappresentato da una bellissima testa di bimbo che piange fra le braccia materne. · Filippo Cifariello ha un'opera sola, un Rùratto dalla potente espressione che _lo rende vivo . Adol fo Apolloni, una statua in marmo, un nudo di donna (l'Arte) che, seduta sopra un blocco di pietra, scolpisce. Il Tadolini, invece, ha voluto essere moderno e ha levato un inno alla navigazione aerea: una figura maschile nuda s i libra nell'aria con le mant ferme sul volante ·dell'aereoplano e l'occhio vigile nello spazio lontano ; intorno a lui c'è un'elica, alcuni piani di tela e . g li altri simboli dell'apparecchio col quale l'uomo ha dominata l'aria. Di Vi ncenzo Gemito abbiamo una suggestiva Testa di Medusa e una nuova edizione dell'oramai celebre Acquaiolo. _ Giuseppe Guastalla ci dà un bel nudo di giovane donna, S ensazione, di delicata fattura e di molto sentcimento, oltre a una s tatua in argento, Vindex senipre vigi'li~ raffigurante una vittoria alata, di sapor e greco, che impugna fiera lo scudo e il gladùts. Umberto Fioravanti espone una testa di vecchia, Tn·ste vecchi"aia, che se non è sta ta calcata, lo afferma scultore possente, tale è la verità con la quale sono rese tutte le rughe di quel volto diventato coriaceo per gli anni. Giovanni Mayer ha una g iovane donna che sorr ide, Scherzosa, volgendo la testa con . civetteria, marmo dalla linea class ica, dal tocco delicato. Tra i giovani ce ne son vari degni d'attenzione. Francesco Ciusa col titolo Dolorante ani·ma sarda, ci offre un gruppo di buona tecnica, che evidentemente deve rievocare qualche rito dell'isola: una madre che leva in alto le braccia congiungendo i pols i a gu isa di scongiuro mentre tiene in grembo un bimbo a tes ta china. Romano Romanelli in una g rande scultura che non manca di dift tti ma che tuttavia ha rilevantissime qua- · lità di modellatore, rappresenta Ercole ed zl leone avvi nti in formidabile lotta. Nicola Dantino ha una Signora ad intera fi gura, ·che è una di quelle sue piccole cose dalla linea elegante, dalla larga fat tura e dal delica ti ssimo sentimento. Vincenzo Bentivegna presenta una Madre che stringe tra le braccia il proprio bimbo s fiorandogli con una guancia la tes ta ricciuta, in un ges to pieno d'amore e di dolcezza: bronzo assai buono. Il Calori si riaffe rma solido modellatore in un nudo maschile a grandezza naturale, R esurrezi·one. Il Cataldi ha, invece, un Nudo di· donna, morbido e voluttuoso. Giuseppe Rossi espone una fanciulla di delicata fa ttura colta da un Colpo di vento mentre si reca, con una secchia sotto il braccio, alla fontana . Bene si presenta anche Edoardo Rossi col frammento Venere, torso mancante delle braccia e della testa, modellato con tecnica sapiente. Grandioso è poi il gruppo che Pedro Zonza Briano intitola Il pensiero· Ellenico. E composto di tre figure grandi al vero: Soc rate, in atto di bere la cicuta; Platone, assorto nelle sue visioni; Eschilo, meditante sui destini dell'essere. · La Mostra di scultura contiene anche alcune ve trine con targhe. Noto in una di ques te dive rsi finissimi lavori di Marcella Lancelot Croce, fra cui i ritratti di Adolfo Venturi, del Si"ndaco Nathan, di Guido Baccelli: opere pregevoli, non solo per l'esecuzione ma anche per la somiglianza. E non c'è altro, almeno che valga la pena di descriversi. ARTURO L ANCELLOTTI . Saverio Sortini torna al suo soggetto p referito dandoci uno d i quei mozzi rudi e vivaci a cui ci ha abituati; è un giovanetto dall'espres3ione pensosa e triste insieme, modellato con forza. G I U S E P P E S T E L L A. - VECCHIA ORANTE (fot. Lancell otti.)

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